29.10.07

Belle tope e videogiochi

Si sa, i videogiochi attraggono soprattutto i giovani maschi: il potere che poligoni e pixel esercitano sulla mente del maschio tipico in fase adolescenziale (e pure dopo, lasciatemelo dire) è talmente forte da surclassare ogni altro tipo di stimolo.
Tutti gli stimoli soccombono. Tutti, tranne uno.
Quale è l'unica cosa in grado di attrarre i giovani maschi ancor di più di un succoso, caldo, profumato e morbido...ehm...videogioco?
Ma ovvio: la topa.
Cioè, ragazze, non offendetevi. Noi non lo si dice per scarsa considerazione (anzi, eccome se vi consideriamo), però dovete capire che il maschio tipico ha due-neuroni-due: uno che dice "questo mi interessa" e uno che dice "questo non mi interessa". Non siamo in grado di discernere razionalmente la differenza che passa tra un piatto di lasagne e uno di piattaforme, figuriamoci se siamo capaci di comprendere cosa sia il "pianeta donna" nella sua incredibile complessità.
Vediamo una donna, e pensiamo "topa". E bon.
Dunque, videogiochi e topa: un mix esplosivo, un connubio da sogno. Per noi giovani maschi, videogiochi e topa sono un po' come il miele per gli orsi, la cacca per le mosche, i fiori per le farfalle, i cani per le pulci, la Nintendo per Loco.
I programmatori di Running with Scissors lo sanno bene, e da anni deliziano (e attirano) i fan dei loro giochi con delle topolone da paura (le "Postal Babes", testimonial del brand "Postal").
E noi ringraziamo. Altro che se ringraziamo.


Elizabeth, Postal Babe

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