27.5.14

Project CARS, video di gameplay dalla build 733

Project CARS, per chi non lo sapesse, è il titolo della simulazione di guida sviluppata da Slightly Mad Studios e finanziata tramite la piattaforma di crowdfunding World of Mass Development: il gioco uscirà a novembre su PC e su qualche altra tralasciabile piattaforma.

Chi avesse donato il proprio obolo agli sviluppatori può già da ora testare con mano la bontà del prodotto ed i progressi compiuti, scaricando grazie all'indispensabile Steam delle "build" rilasciate a cadenza più o meno regolare a seconda dell'entità della "donazione"; al momento in cui scrivo siamo giunti alla build 733, ed il video visibile qui sotto celebra non tanto le mie pessime doti di pilota virtuale (mia moglie puntualizzerebbe sottolineando che, nella realtà, come pilota sono pure peggio), quanto la magnificenza grafica del gioco. In particolare non mi stancherò mai di sottolineare come finalmente correre sotto la pioggia sia non solo esteticamente mostruoso, ma anche godibile dal punto di vista del frame rate.

In ogni caso, godetevi questa gara di 3 giri sul circuito denominato Belgian Forest (Spa Francorchamps, per gli amici) a bordo di una potente BMW M3 GT. Gli avversari sono 31, lo scorrere del tempo è opportunamente velocizzato a 60X in modo da osservare beati lo spettacolare ciclo giorno/notte e la pioggia cade battente e a sprazzi, visto che le previsioni del tempo sulla linea di partenza parlavano di un miglioramento e, almeno in Project CARS, le previsioni del tempo non sbagliano. Mai.

26.5.14

#vinciamonoi? Lo diceva anche Napoleone

#vinciamonoi? Lo diceva anche Napoleone.

#vinciamopoi

Elezioni Europee 2014: a sorpresa il Partito Democratico guidato da Matteo Renzi veleggia oltre il 40%, mentre nonostante le piazze gremite ed il simpatico mantra del "vinciamo noi" il Movimento 5 Stelle (per gli amici, identificabile con la sigla M5SS) la prende in saccoccia ed arretra rispetto alla precedente tornata elettorale.

Chi l'avrebbe mai detto che gli insulti, le urla, le liste di proscrizione per i giornalisti, i roghi dei libri, la minaccia di organizzare una nuova marcia su Roma e la pretesa di essere "oltre Hitler" avrebbero condotto Grillo, Casaleggio & Co. a perdere contro ogni (loro...) pronostico queste Europee 2014? Io, per esempio.

M5S: riassunto delle Elezioni Europee 2014.

20.5.14

Orfani #8, la deflagrazione dei sistemi

Il mondo del fumetto italiano è un mondo strano. Anzi: gli appassionati italiani di fumetti sono strani. Si offendono per niente, il loro sport preferito è la caccia alla citazione, e ti montano su una polemicona in un attimo: se tu dici che una roba è bianca, puoi star sicuro che immediatamente apparirà dal nulla qualcun altro che sosterrà che invece è nera. Per questo motivo credo sia meglio dirlo a bassa voce che il numero 8 di Orfani, la serie a fumetti tutta a colori edita da Sergio Bonelli Editore ed ideata dal trio Franco Busatta, Emiliano Mammuccari e Roberto Recchioni...mi è garbato assai.

In questo numero 8, intitolato "War Pigs" e disegnato da Davide Gianfelice, assistiamo alla deflagrazione dei sistemi. Ma non dirò altro a proposito di questa deflagrazione della testa del Colonnello Nakamur...ehm, volevo dire dei sistemi, appunto onde evitare il rischio che l'appassionato italico medio di fumetti passi per caso da queste parti, ed avesse qualcosa da ridire circa la mia passione per gli spoiler. Piuttosto, parlerò dello stile del signor Gianfelice, che mi disegna un Ringo notevole sia da giovine che da maturo guerriero, o un Jonas indurito (incattivito?) il giusto, o una Mocciosa che non vorresti proprio incontrarla in un vicolo buoi, o...insomma, un numero bello da guardare.

Questo numero #8, però, è anche e soprattutto un numero bello da leggere: se la rivelazione che i veri responsabili della catastrofe che aveva colpito il pianeta Terra non erano gli alieni, ma proprio gli umani (nel caso specifico, gli Svizzeri: sempre detto io) era giunta un filino telefonata (per dire, leggete cosa scrivevo ai tempi dell'uscita del numero #1), a 'sto giro le sorprese non mancano. E si tratta di soprese che credo avranno un forte impatto sul resto della serie, anche se per il momento dovremo accontentarci di scoprire quale impatto avranno sul prossimo numero, il #9, che sarà intitolato "Freddo come lo spazio" e sarà disponibile dal prossimo 14 giugno.

Orfani #8, avercene.

6.5.14

Lo dice anche il Gatto Acustico: siamo Animali Acustici


Animali Acustici è un duo musicale nato nel 2014 e composto da Massimiliano Cremona (voce, chitarra) e Gerardo Sempavor (voce, birretta). Attualmente il repertorio di Animali Acustici comprende brani di: Alice in Chains, Simon and Garfunkel, Pearl Jam, Eddie Vedder, Afterhours, Radiohead, Depeche Mode, Rem, Neil Young, Patti Smith.

Lo dice anche il Gatto Acustico, colto in atteggiamento di grinta: siamo Animali Acustici.

4.5.14

Santopadre ha fatto il miracolo: il Perugia torna in Serie B!


E' Serie B. Dopo 10 anni. Dopo i Gaucci, i Covarelli, i fallimenti, i dilettanti, i Cavalieri di malta e le delusioni cocenti. Il Grifo, grazie alla rete di Marco Moscati al 30° del primo tempo batte il Frosinone in quello che era un vero e proprio spareggio per la promozione, vince il campionato di Lega Pro Prima Divisione Girone B e saluta la compagnia. Il Perugia è promosso in Serie B.

E' Serie B grazie al presidente Massimiliano Santopadre, roba che a partire da oggi credo che come atto di riconoscenza vestirò solo Frankie Garage, che magari mi ringiovanisco pure; senza contare che se facciamo un altro miracolo l'anno prossimo possiamo anche far partire il processo di canonizzazione. Ci ha portati via da questa [CENSURA] di categoria, dici poco.

E' Serie B grazie al tecnico Andrea Camplone, che aveva lasciato la panchina biancorossa dopo la rocambolesca sconfitta con il Pisa nei play-off della scorsa stagione, salvo poi tornare dopo l'addio a Cristiano Lucarelli per portare il Grifo ad essere protagonista assoluto del campionato. Ci ha permesso di arrivare all'ultima di campionato padroni del nostro destino, contro tutto e tutti. E ha vinto.

E' Serie B grazie a Moscati, Nicco, Eusepi, Koprivec, Mazzeo, Comotto, Franco, Scognamiglio, Ayres Fabinho, Sprocati, Vitofrancesco, Massoni, Filipe, Conti, Insigne, Sini...e tanti altri, che insieme al Grifone son venuti via dalla Lega Pro, che dall'anno prossimo diventerà unica nel senso che Prima Divisione e Seconda Divisione spariranno per lasciare il posto ad una Lega Pro, appunto, unica. I giocatori del Grifo, dicevo: dall'anno prossimo questi ragazzi avranno il nome sulla maglia, se lo sono meritato.

E' Serie B grazie al pubblico dello stadio Renato Curi, grazie alla Nord, grazie anche a tutti quei tifosi che qualcuno si ostina a definire "occasionali", ma che oggi lo stadio lo hanno riempito anche loro. E che sofferenza vivere tanto lontano da Perugia, volerci essere e non poterlo fare, trovarsi a credere anche solo per un attimo che tutti quei tricolori comparsi improvvisamente oggi sul Lago Maggiore fossero proprio per celebrare l'impresa del Grifo...

E' Serie B grazie a Renato, che son convinto ha spinto da lassù i cuori degli 11 in campo e dei tifosi sugli spalti, gli spalti di uno stadio che porta il suo nome. Lode a te, Renato Curi, è Serie B.

Fiorentina - Napoli, la Coppa Italia, gli ultras e la fine del calcio italiano

Il presidente del consiglio, Matteo Renzi? Inutile.
Il presidente del CONI, Giovanni Malagò? Inutile.
Il presidente della Lega Calcio, Maurizio Beretta? Inutile.
Il presidente del Senato, Pietro Grasso? Inutile.
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis? Inutile.
Il patron della Fiorentina, Diego Della Valle? Inutile.

A Roma, prima durante e dopo la finale di Coppa Italia (TIM Cup) tra Fiorentina e Napoli abbiamo capito tutti chi siano i veri padroni del calcio italiano: gli ultras. Fuori dallo Stadio Olimpico si spara, c'è un agguato ai tifosi del Napoli, uno di loro resta gravemente ferito. Dentro lo stadio si scatena il finimondo: scontri, fumogeni, le telecamere inquadrano una serie di bambini spaventati ed un vigile del fuoco che viene portato via a braccio. La finale di Coppa Italia non comincia, non può cominciare perchè...

...perchè tutti i signori elencati sopra, come ho scritto, sono inutili. Sono inutili perchè è stato un ultras del Napoli, figlio di un presunto affiliato ad un clan camorristico, a trattare con le autorità in diretta TV e, alla fine, a dare l'ok per lo svolgimento della partita. E' un ultras che sfoggia una maglietta inneggiante alla libertà per l'assassino dell'ispettore Raciti il vero padrone del calcio italiano. Che se lo imprimano bene in mente i vari Matteo Renzi, Giovanni Malagò, Maurizio Beretta, Pietro Grasso, Diego Della Valle, e pure Aurelio De Laurentiis, chissà che non ne tragga ispirazione per un bel film.

Le immagini vergognose alle quale abbiamo dovuto assistere ieri sera, compreso uno stadio intero che fischiava l'inno nazionale, se le imprima bene in mente anche la TIM, lo sponsor che ha legato il proprio nome ed il proprio marchio a questa Coppa Italia ed al calcio italiano, a questo calcio italiano: un bell'abbraccio mortale, non c'è che dire (...altro che l'abbraccio tra Berlusconi e Renzi!). E lo stesso dicasi per Acqua Lete, main sponsor del Napoli, e per Mazda, main sponsor della Fiorentina. Il signor TIM, il signor Acqua Lete ed il signor Mazda sappiano che i veri padroni del calcio italiano sono gli ultras, enjoy.

Ieri sera, più che alla finale di Coppa Italia, abbiamo assistito alla fine del calcio italiano. E se i signori Matteo Renzi, Giovanni Malagò, Maurizio Beretta, Pietro Grasso, Aurelio De Laurentiis, Diego Della Valle - e andrebbero citati anche tutti gli altri presidenti e/o patron del calcio italiano - vogliono dimostrare di non essere inutili, e smentirmi, credo sia giunto il tempo di prendere seri provvedimenti per togliere definitivamente il giocattolo calcio dalle pericolosissime mani degli ultras violenti. Sarà un appello inutile?...

Questo è il calcio italiano.

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