25.2.13

Elezioni 2013: Te la do io l'America

Chi vince e chi perde.

Chi pareggia. No, chi pareggia no. Alle elezioni o vinci o perdi, poche balle. Mancano ancora i dati definitivi, ma la situazione sembra già ben delineata: abbiamo i vincitori, abbiamo gli sconfitti.

Perde Bersani, perde il PD, che neanche l'Inter dei bei tempi riusciva a perdere così bene e con tanta orgogliosa costanza. Perdono soprattutto quei baldi giovini con la puzza-sotto-al-naso che, vantandosi della loro pluriennale militanza politica sotto le insegne del PD (probabilmente iniziata direttamente nell'utero materno), guardavano con snobismo a tutti quegli altri giovini che, dopo una vita di menefreghismo, per la prima volta si avvicinavano alla politica perchè - a dir loro - incantati da un comico genovese in odor di populismo. Non siete voi il futuro, cari.

Perde la Scelta Civica di Mario Monti. Che era supportato da Fini e Casini. Casini e Fini. Fini. Casini. Ma davvero credeva di vincere, ma che dico vincere...di pareggiare?! L'unica speranza del Presidente del Consiglio uscente sarebbe stata un'alleanza pre-elettorale con la coalizione di centro-sinistra, ma qui entriamo nel campo della fantascienza. La sconfitta è resa ancora più cocente dal fatto che Berlusconi aveva pronosticato un "ruolino" per il povero Monti, cioè dal fatto che per una volta Berlusconi ci aveva visto giusto.

Perdono, anzi straperdono Ingroia e Rivoluzione Civile, che hanno ottenuto l'unico risultato di aver levato voti preziosi alla coalizione di centro-sinistra. E se fino a pochi giorni fa da quelle parti si accusava proprio il PD, reo di preparare presunti accordi post-elettorali con quel cattivone di Monti, oggi si accusa Bersani di non avere voluto il dialogo...eh? Sul serio? Che poi, diciamoci la verità: a sinistra sono bravissimi a farsi del male da soli, che neanche il Marchese de Sade dei bei tempi riusciva a farsi del male da solo così bene e con tanta lussuriosa  libidine.

Vince Berlusconi, che si porta a casa qualche regione chiave e un senato spaccato in due come il culo di una pornostar alle prime armi (vi piace l'immagine? Provate ad immaginare che il culo sia il vostro...); oltretutto giusto ieri il Silvio si è pure gustato dal vivo anche qualche bel paio di tette svolazzanti (qualcuno doveva spiegarlo alle Femen che protestare in topless in determinati casi non funziona), chi lo ferma più? Alfano? La Lega?! Il voto anticipato?!?! Il conclave?!?!?!

Vince, anzi stravince il MoVimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che viaggia intorno al 25% alla Camera e al 23% al Senato. Visti i risultati, viene quasi da pensare che effettivamente le piazze dello Tsunami Tour erano belle affollate, nonostante cameraman e registi assortiti abbiano fatto di tutto per far credere il contrario. Secondo alcuni questo è il trionfo dell'anti-politica. Secondo altri, questo è l'inizio della fine per l'anti-politica. Sfumature, dipende dalla concezione di politica che uno ha, e dalle lenti attraverso le quali si è soliti guardare alla realtà.

Chi vince e chi perde. Chi già pensa all'ingovernabilità, e al voto anticipato. E chi, di nascosto, butta l'occhio allo spread.

Si, sono davvero arrivati.

L'Inter rovina la festa, ed è solo l'inizio

Non è bastato l'investimento milionario su Mario Balotelli, ex ragazzo prodigio dell'Inter, non è bastato nemmeno un calendario beffardo che aveva stabilito che il derby di Milano si giocasse proprio il giorno delle elezioni, con un Milan in crescita e la solita Inter leggerissimamente in crisi, non è bastata neanche la spinta data dalla vittoria 2-0 contro il Barcellona in Champions League: alla fine la partita più attesa è finita con un bel pareggio, 1-1 e tutti a casa.

Il primo tempo del Milan aveva fatto temere il peggio (nel senso che avrebbero vinto i cattivi, niente lieto fine insomma): El Shaarawy ritrovava un filo d'orgoglio e ritornava ad essere quello di qualche tempo fa (prima che arrivasse il nuovo leader del Milan, Mario Balotelli), e portava in vantaggio i rossoneri al 21°; un Inter inesistente faceva il resto. Che però il vento fosse destinato a cambiare lo si intuiva dalla rogna piombata addosso proprio all'ex interista Balotelli, che andava a sbattere più di una volta contro un Handanovic in formato gigante, autore di alcune parate veramente mostruose.

Si diceva che il vento fosse destinato a cambiare, in questo derby di Milano, e il vento cambia nel secondo tempo. E pensa te le coincidenze, aggiungo. Qualche giorno fa un certo  uomo politico italiano, rivolgendosi ad una platea osannante, aveva detto - a proposito di uno dei suoi avversari e degli elettori che l'avrebbero votato - "noi siamo tutti più belli di lui e dei suoi. Stavo dicendo fanno schifo, ma non si può dire". Curioso che a segnare la rete del pareggio per l'Inter, la rete che rovina la festa e strozza l'urlo in gola, sia proprio un calciatore che da più parti è stato definito "non bello", Ezequiel Schelotto. Loro saranno anche più belli ma gli altri sono più bravi, viene da dire.

Festa rovinata, si diceva. E mi sa che è solo l'inizio: oggi i seggi sono aperti dalle ore 7:00 alle ore 15:00.

Serie A
26a giornata
Inter - Milan 1-1
21° pt El Shaarawy
26° st Schelotto

Era destino che qualcuno più brutto di loro gli rovinasse la festa...

21.2.13

Attenzione: questo spot potrebbe farti incazzare



Nel 1993, con un referendum, gli italiani abolivano i finanziamenti pubblici ai partiti: invece di recepire l'esito referendario, i partiti cambiarono semplicemente il nome dei finanziamenti, ora conosciuti come "rimborsi elettorali". Geniale!

Il M5S è l'unica forza politica che non ha mai preso questi soldi, la sua campagna elettorale viene da sempre finanziata grazie ad una raccolta fondi libera e spontanea. Tanto per fare un esempio, la sola regione Lombardia prevede per la prossima legislatura un rimborso elettorale pari a 35.000.000 di € (trentacinquemilionidieuro).

Ai partiti, dunque, solo in Lombardia le prossime elezioni saranno costate 35.000.000 di € (trentacinquemilionidieuro). Perchè se il rimborso elettorale ammonterà a 35.000.000 di € (trentacinquemilionidieuro), è lampante che la stessa cifra sarà stata effettivamente spesa dai partiti per le rispettive campagne elettorali.

TRENTACINQUEMILIONIDIEURO.

17.2.13

Il Perugia stende la Nocerina nel big match di Lega Pro

Nel big match del 21° turno della Lega Pro, Prima Divisione, Girone B, il Perugia stende la Nocerina davanti a 6684 spettatori con il risultato di 2-1; dopo un inizio scopiettante, con la rete del redivivo Fabinho arrivata al 6° minuto di gioco ed il pareggio della Nocerina con l'ex Mazzeo dopo soli 3 minuti,  il Grifo trovava la rete della vittoria quasi allo scadere con Rantier.

Da segnalare non solo l'ottima prova del portiere biancorosso Koprivec (autore di alcuni interventi decisivi), ma anche un rigore reclamato dal Perugia (fallo di mano, avvenutuo forse fuori area) oltre all'espulsione del tecnico dei Grifoni Camplone. Dopo la sosta, nel prossimo turno al Curi arriverà l'Avellino secondo in classifica.
 
Lega Pro - prima divisione
21a giornata
Perugia - Nocerina 2-1
6° pt Fabinho
9° pt Mazzeo (N)
42° st Rantier
Grifo di cuore.

13.2.13

Tutti contro Sanremo, ma vince Sanremo

Tanta, troppa gente ha l'abitudine di perdere tante, troppe occasioni di stare zitta. Come tutti gli anni, in questo periodo esce dalle loro tane un discreto numero di persone che non sopportano il Festival della canzone italiana di Sanremo, eppure a starle a sentire pare quasi che queste stesse persone siano le uniche (o quasi...) a guardarlo: informatissime sui compensi di presentatori ed ospiti vari, dettagliatissime nelle loro critiche a questo o quell'elemento dello show, criticissime in diretta via Facebook o Twitter, viene quasi da pensare che in queste persone ci sia una gran passione per il sadomasochismo.

A 'sto giro, però, oltre ad una coppia di presentatori (Fabio Fazio e Luciana Littizzetto) che alcuni amerebbero definire "di sinistra", ci sono di mezzo pure le elezioni di fine mese: ad iniziare il balletto era stato Silvio Berlusconi in persona, secondo il quale il Festival era da spostare in quanto distrarrebbe il popolo italiano da quello che dovrebbe essere l'unico argomento di discussione valido del periodo (MPS? Finmeccanica? Le liste sporche?), le elezioni appunto (ah ecco). La verità è che il leader del PDL, più di Sanremo, dovrebbe temere la marea di cazzate (chiamiamo le cose col loro nome, dai) che, sotto Festival, provengono dai suoi aficionados...

Lo tsunami di cazzate si era palesato già prima dell'inizio del Festival, e aveva travolto (o cercato di travolgere) i presentatori della manifestazione ed i prestigiosi (o meno) ospiti: compensi troppo alti, si diceva, pagati oltretutto con i nostri soldi, i soldi del canone. Oddio, questa è un'altra delle non-novità a proposito di Sanremo, ma qualcuno più intelligente di me potrebbe aggiungere che in Italia da qualche tempo va di moda prendersela con qualcuno tacciandolo di "essere di sinistra": i giudici, gli arbitri...troppo ghiotta l'opportunità di sparare cazzate contro un Festival avvertito come pericolosamente "rosso".

La verità, e questi signori dovrebbero saperlo bene, è che esattamente come nel resto della società, anche per uno show televisivo come il Festival di Sanremo vale il principio della domanda e dell'offerta: è il mercato, baby, e lorsignori lo ribadisco dovrebbero conoscerlo bene! Esattamente come nel calcio (faccio un esempio che dovrebbe risultare facilmente comprensibile a queste persone) i grandi campioni ti portano pubblico, sponsor e vittorie, ma ti costano infinitamente più di un brocco qualsiasi. Chi critica Fazio (per citare lui) a causa del suo compenso dunque o mente sapendo di mentire, o lo fa con intenti populisti, o prima di parlare dovrebbe riflettere più attentamente sui propri pensieri.

Prima serata, altra cazzata: sul palco dell'Ariston arriva Maurizio Crozza, colpevole soltanto di fare satira, e di volerla fare imitando l'intoccabile - a quanto pare - Silvio Berlusconi. Com'era prevedibile, in sala si scatena la contestazione di 2-3 persone che - bontà loro - erano arrivate a Sanremo perchè interessate alla musica italiana. Mah. La prima cosa che mi viene in mente è che se davvero sei convinto che il Festival di Sanremo sia un programma di musica probabilmente sei stato su Marte negli ultimi 40 anni.

La seconda cosa, invece, è più pratica: chi ha avuto la brillante idea di contestare Crozza ha ottenuto esattamente l'effetto opposto rispetto a quanto si era probabilmente prefisso: rendere più simpatico il buon Maurizio ed ancora più insopportabile l'oggetto dell'imitazione del comico. Qualcuno più intelligente di me, o semplicemente più informato, potrebbe dire (anzi, ha detto) che quella contestazione era organizzata fin nei minimi dettagli, e che era una cosa ampiamente attesa. Se così fosse, dove starebbe la novità?

In conclusione, però, non posso non sottolineare come la cosa che mi da più fastidio di questo tsunami di cazzate è la spocchia snobista e cieca di gran parte di questi detrattori ad orologeria, buoni solo a riconoscere la pagliuzza nell'occhio degli altri, e incapaci di vedere la trave infilata nel loro occhio (che credevate?). Con la loro boccuccia a culo di gallina atteggiata a sorpresa fanno "Oh", si stupiscono di fronte ad un Festival di Sanremo nel quale si parla di politica e di matrimoni gay, e s'indignano. Ecco, magari il prossimo anno a fare la valletta ci mandiamo Ruby Rubacuori, così state zitti.

Dai, che tanto sabato finisce.

11.2.13

Benedetto XVI: il Papa si dimette


Clamoroso in Vaticano! Il 28 febbraio 2013 alle ore 20:00 Benedetto XVI si dimetterà da Papa: l'ha annunciato oggi lui stesso durante un concistoro, stupendo gran parte dei presenti, con un breve discorso in latino.

Queste le sue parole, opportunamente tradotte in italiano:

"Carissimi Fratelli,

vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino.

Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato.

Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice.

Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio.
"

Joseph Ratzinger, il quale compirà 86 anni il prossimo 16 aprile, era salito al soglio pontificio il 19 aprile 2005 dopo la morte di Giovanni Paolo II. Come un novello Pietro Angeleri del Morrone (il Celestino V che, nel dicembre del 1294, rinunciò a continuare il suo ufficio), il Papa tedesco ha stupito tutti con una decisione rarissima nella storia della Chiesa. Chissà se anche questa volta ci aspetta un Bonifacio VIII...

Lungi da me voler accostare il sacro ed il profano, ma mi urgono due considerazioni: una sulle motivazioni che hanno portato il Papa a prendere questa importantissima decisione, ed una sulle solite profezie che vengono puntualmente tirate in ballo in epoche di grandi sconvolgimenti.

La prima: ho ancora negli occhi il sondino che alimentava Giovanni Paolo II, un Papa che rimase al suo posto nonostante la malattia e - anzi - testimoniando la malattia. Per chi, come me, abbia appunto ancora vivo quel ricordo le motivazioni addotte da Benedetto XVI risultano allo stesso tempo comprensibili e "dissonanti".

La seconda: secondo la Profezia di Malachia il prossimo Pontefice, detto "Pietro il Romano", sarà anche l'ultimo della serie, e sotto il suo tribolato pontificato Roma cadrà ed il tremendo Giudice giudicherà il suo popolo (per fortuna non sono cattolico).

Insomma, profezia o non profezia, anche facendo la tara con l'eccezionalità dell'accaduto che effettivamente porterebbe a mettere colpevolmente da parte il rasoio di Occam, resta difficile non pensare che ci sia sotto qualcosa.

9.2.13

Primo trailer di gameplay per Wasteland 2!



E' finalmente disponibile il primo trailer dedicato al gameplay di uno dei progetti videoludici più attesi degli ultimi anni: Wasteland 2 di inXile Entertainment.

Wasteland 2 è il seguito del gioco di ruolo post-apocalittico che nel 1988 ha di fatto posto le basi per la nascita di un'altra famosissima serie a tema post-atomico, Fallout. Il gioco è stato finanziato su Kickstarter grazie al supporto della community che ha stanziato quasi 3 milioni di dollari a fronte di una richiesta iniziale di "appena" 900.000 verdoni, e benchè la campagna di raccolta fondi su Kickstarter sia ormai chiusa e strachiusa è ancora possibile contribuire alla realizzazione del progetto direttamente sullo Store del sito ufficiale.

Mettere gli occhi per la prima volta sulle meccaniche di gioco di Wasteland 2, seppur ovviamente al "piatto finale" manchino comprensibilmente numerosissimi ingredienti (mancano alcuni effetti particellari, la minimappa non funziona, ecc...), è fonte di grande soddisfazione: tutto sembra andare nella giusta direzione, ed anche la qualità grafica del prodotto - perchè anche l'occhio vuole la sua parte - è soddisfacente. Che dire? Il fatto che un progetto simile sia passato da Kickstarter è un altro segno della lungimiranza dei maggiori publisher videoludici (o della degenerazione dei gusti del pubblico, a seconda dei punti di vista...).

Wasteland 2 dovrebbe uscire ad ottobre 2013.

Berlusconi contro Sanremo

Berlusconi ce l'ha con Sanremo. Con il Festival di Sanremo, in realtà, mica con la ridente cittadina ligure. Con i conduttori del Festival di Sanremo, Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, molto più probabilmente.

Secondo il leader del PDL (...leader ma NON candidato premier, mi raccomando, sennò la Lega Nord piange!) il Festival di Sanremo, che si terrà al Teatro Ariston della ridente cittadina ligure dal 12 al 16 febbraio, andava spostato poichè distoglierebbe l'attenzione da quello che dovrebbe essere l'unico e vero argomento principe delle discussioni, dei salotti televisivi, delle chiacchiere di questo periodo: le elezioni del 24 e 25 febbraio prossimi.

A quanto pare, il problema è che il popolino bue si lascerà fatalmente distrarre dai lustrini e dalle polemiche del Festival (non dalle canzoni, quello non capita mai), quando invece dovrebbe interessarsi al futuro del Paese maciullandosi i maroni con discussioni, salotti televisivi e chiacchiere a tema politico, in modo da farsi un'idea su chi omaggiare del proprio voto nel chiuso della cabina elettorale. In effetti non fa una grinza, cribbio: manca poco al fatidico appuntamento elettorale ed il popolino bue dev'essere pesantemente preso per il cul...ehm...edotto, mica deve sollazzarsi senza pensare al futuro!

Ecco perchè pare che siano in arrivo, da parte dei più svariati soggetti, le seguenti proposte aggiuntive onde evitare distrazioni al popolino bue, in vista delle prossime elezioni:

1 - In seguito alla fragorosa doppietta segnata all'esordio il calciatore Mario Balotelli - prestigioso e costosissimo neo acquisto del Milan di Silvio Berlusconi - sarà rispedito in Inghilterra: troppo elevato il pericolo che l'attaccante continui a segnare a ripetizione, distogliendo l'attenzione del pubblico dalle elezioni;

2 - Verrà temporaneamente bloccato l'accesso al noto sito Youporn: non è accettabile che gli italiani perdano tempo a guardare filmati di categoria "Group Interracial Mature Big Boob Double Fisting" invece di informarsi sui programmi di governo delle varie coalizioni;

3 - La piattaforma satellitare Sky sarà obbligata ad inserire il famigerato "mosaico" su tutti i canali del suo pacchetto, anche su quello dedicato alla Formula 1 (che, detto tra parentesi, ha già stufato ancor prima di esordire), e ogni tessera del mosaico conterrà esclusivamente approfondimenti politici; non bisognerà nemmeno schiacciare il tasto verde per visualizzare il mosaico: dovrà essere visibile soltanto quello, su ogni canale;

4 - Giro di vite anche per gli italici utenti di Twitter: fino alle elezioni gli unici hashtag permessi saranno #Elezioni2013, #Elezioni, #Voto2013, #Berlusconi, #Bersani, #Monti, #ItaliaAlVoto. Banditi altri argomenti di discussione, soprattutto quelli riguardanti catastrofi naturali come terremoti, vulcani, trombe d'aria e soprattutto tsunami: gli italiani devono pensare al voto, mica devono preoccuparsi degli scherzi della natura!

Quanta paura fanno quei cattivoni di Fazio & Littizzetto??? Tantissima...

8.2.13

Tsunami Tour: Beppe Grillo a Novara il 15 febbraio 2013

TSUNAMI TOUR
Beppe Grillo a NOVARA
15 febbraio 2013
ore 21:00
Piazza Martiri

Per la gioia di tutti i sostenitori locali del Movimento 5 Stelle lo Tsunami Tour di Beppe Grillo arriva a Novara il 15 febbraio 2013 alle ore 21:00, in Piazza Martiri.

Secondo i sondaggi, sarà un'altra piazza vuota.

6.2.13

CD Project Red annuncia The Witcher 3: Wild Hunt



Non bastava l'influenza killer che tante vittime sta mietendo in questo periodo, ci si è messa anche CD Project Red ad alzarmi la temperatura corporea oltre ogni limite umanamente accettabile, e lo ha fatto con il trailer di annuncio di The Witcher 3: Wild Hunt.

Se lo sviluppatore polacco prima ci aveva sorpreso con The Witcher (2007), e poi ci aveva letteralmente tolto il fiato con The Witcher 2: Assassins of Kings (2011), ora con quello che sarà il capitolo conclusivo della saga (e l'ultimo gioco ambientato nel mondo creato dallo scrittore polacco Andrzej Sapkowski che CD Project Red realizzerà) sembra puntare ancora più in alto. Per la prima volta nella serie, infatti, The Witcher 3: Wild Hunt combinerà una storia matura e non lineare con un mondo aperto (open-world) à la The Elder Scrolls. Anzi, il mondo di gioco sarà "più grande di ogni altro visto nella storia moderna degli RPG" (!!!).

Vedremo come le due cose sapranno (e potranno) convivere: onestamente, sono abbastanza scettico sul fatto che una storia profonda e caratterizzata da un complesso livello di scrittura possa...uscire viva dal confronto con un mondo di gioco enorme e liberamente visitabile. C'è da dire però che se CD Project Red riuscirà anche in questa impresa, tanto varrebbe la pena per Bioware, Bethesda & Co. (tranne Obsidian, che mi deve sviluppare Project Eternity) di chiudere baracca e burattini e passare in blocco alla promozione della birra.

Secondo Adam Badowski, la persona a capo dello studio, il mondo di gioco sarà 30 volte più grande di quello visto in The Witcher 2, e sarà pieno di avventure, quest, personaggi memorabili (non ho dubbi in proposito) e mostri unici. I giocatori potranno viaggiare tra boschi, laghi, montagne, città e villaggi (uh, niente ridenti località marittime?), e in ogni regione troveranno ad attenderli la popolazione locale, ognuna caratterizzata da usanze, leggende e problemi diversi. Mi auguro che tutte queste diversità riescano a formare, alla fine, un quadro unico coerente e - soprattutto - interessante.

E' sempre Badowski a lanciare una bella bomba, con la scusa di farsi bello (ancora...) sull'enorme estensione del mondo di gioco: il tormentato mondo di The Witcher 3: Wild Hunt è infatti talmente ampio che, per raggiungere le destinazioni più lontane, sarà necessario utilizzare un cavallo o navigare grazie ad una barca. A quanto pare, dunque, assieme al tanto decantato mondo di gioco open-world arriverà in bundle anche la possibilità di andare a cavallo. Speriamo solo che funzione meglio che nella serie The Elder Scrolls...

La vera sfida per il team sarà quella di coniugare la possibilità di scelta data al giocatore (fondamentale nei primi due capitoli) con la vastità e la dinamicità di un mondo di gioco open-world: ogni scelta dovrà avere delle conseguenze tangibili, anzi dovrà avere delle "conseguenze epiche", e non sarà per niente facile far si che tutto funzioni a dovere (Gothic 3 anyone?). Tutto questo si traduce in una ricostruzione totale della tecnologia a disposizione del team, e perlomeno nelle intenzioni in un nuovo livello - sconosciuto fino ad oggi - di non-linearità. Torno però a ripetermi: se ce la fanno, tanto di cappello...

Ovviamente anche il sistema di combattimento sarà rinnovato, e permetterà al giocatore di sentirsi veramente un letale cacciatore di mostri, un witcher che usa le sue abilità di battaglia ed i suoi sensi ultra-sviluppati per sopravvivere. Speriamo solo che questo nuovo mondo open-world non venga farcito di incontri casuali con boss o mini-boss senza arte né parte, con la scusa di fornire carne da macello al witcher che, appunto, per vivere va a caccia di mostri. Il rischio c'è, ma da questo punto di vista sono abbastanza ottimista: gli sviluppatori possono basarsi sui libri di Sapkowski, nei quali dietro ad ogni preda c'è sempre una storia sorprendente.

Last but not least, pare che stavolta non avremo più a martoriarci le gonadi i temutissimi QTE (Quick Time Events), che in The Witcher 2 avevano si aumentato il livello di spettacolarità, ma senza far gridare al miracolo: il giocatore sarà completamente immerso nel mondo di gioco, ed avrà a che fare soltanto con meccaniche RPG intuitive. L'attesa per mettere le mani sul gioco è ancora lunga: The Witcher 3: Wild Hunt uscirà nel 2014 su PC e su tutte le piattaforme da gioco high-end che in quel momento saranno disponibili sul mercato. Nel frattempo, se ancora non l'avete fatto potete giocarvi i primi due capitoli della serie, che al momento sono in offerta su Steam e su Gog.

Se volete ancora maggiori informazioni su The Witcher 3: Wild Hunt sappiate che la copertina del numero di marzo di Gameinformer è dedicata al gioco,  mentre all'interno della rivista potrete trovare - ovviamente - una bella cover story da 14 pagine. La rivista è già disponibile per gli abbonati online. A proposito: si, dopo la versione con codino apprezzata (si fa per dire) in The Witcher 2: Assassins of Kings pare che stavolta avremo a che fare con un Geralt di Rivia barbuto. Che in un mondo di gioco open-world non ci sia lo straccio di un barbiere???

The Witcher 3: Wild Hunt Sito ufficiale
The Witcher 3: Wild Hunt Pre-order

4.2.13

Panem et circenses, oggi

Domanda facile-facile: voi lo votereste un ipotetico politico che basi la sua ipotetica campagna elettorale sul restituire al popolino bue i soldi precedentemente pagati in tasse (...restituirli in contanti!) e sull'acquistare campioni dello sport da dare in pasto alle esaltate folle?

Chiedo se lo votereste perchè l'ipotetica situazione poco sopra descritta mi ricorda terribilmente i versi del caro vecchio Giovenale, che parlando della sua epoca (I, II sec. d.C.) sottolineava come i governanti di allora si assicurassero il consenso popolare tramite elargizioni economiche e la concessione di svaghi.

Panem et circenses, come nell'antica Roma. E sappiamo tutti che fine abbia fatto, l'antica Roma.

"duas tantum res anxius optat
panem et circenses"

3.2.13

L'unico voto utile è quello inutile

Ce lo dicono da anni, ogni volta che dobbiamo recarci alle urne: "non sprecare il tuo voto, non votare per i partitini che durano il tempo di un respiro, piuttosto vota per noi, perchè un voto per noi è un voto contro la (inserire "destra" o "sinistra" a seconda delle necessità) e quindi è un voto utile".

E l'abbiamo fatto. Abbiamo sempre optato per il voto "utile", ed i risultati li abbiamo sotto agli occhi: una legge elettorale schifata da tutti, ma che nessuno ha seriamente intenzione di cambiare; mafiosi e corrotti che imperterriti continuano a ingurgitare voti e poltrone come se fosse la cosa più normale di questo mondo; avvocati prestati alla politica che percepiscono un sussidio di invalidità da quasi 8.000 €, e intanto giocano a pallamano (e vengono ricandidati) mentre gli invalidi veri prendono pensioni da fame; verginelli che fino a ieri facevano la voce grossa contro i ladri di Roma, mentre oggi sono essi stessi alle prese con affaracci simili; fondi publici destinati ai partiti e finiti nelle tasche di gente che fa la bella vita a spese nostre; favori, favorini, favoroni, e poi ancora tangenti, clienti e puttane...e la lista sarebbe ancora drammaticamente lunga.

Tutto questo cari miei ce l'abbiamo sotto agli occhi, a meno di non adorare la pratica di porre davanti alle proprie pupille delle spesse fette di prosciutto (e lo fanno in tanti); con quale coraggio qualcuno potrebbe oggi affermare orgogliosamente che alle elezioni di fine febbraio il suo sarà un voto "utile"? Con quale stomaco, con quale mostruosa molletta per tapparsi il naso potrebbe essere ancora possibile votare utile? Bersani? Monti?? Berlusconi?!?!

E' razionalmente impossibile non vedere e non capire che, arrivati a questo punto, l'unico voto davvero "utile" è il voto "inutile".

Non ci resta che alzare gli occhi al cielo.

2.2.13

Zeman e l'esonero a rate

Curiosa situazione, quella di Zdenek Zeman sulla panchina della Roma: se ad agosto era grande la fiducia nel tecnico boemo, ritornato sulla panchina giallorossa ad anni di distanza dalla prima esperienza, e dopo la trionfante stagione vissuta alla guida del Pescara, complice una stagione non entusiasmante (molto simile nei risultati a quella dell'anno scorso, con Luis Enrique in panchina) e qualche contrasto con alcuni giocatori (De Rossi e Stekelenburg su tutti), oggi il clima a Trigoria non è dei migliori.

La Roma è uno spettacolo, soprattutto per gli scommettitori più audaci: vince, anzi stravince una partita, e quella dopo magari ti rimedia una figuraccia senza appello. Poi c'è De Rossi che non gioca, e se gioca non fa quello che gli chiede l'allenatore (cit.); o il portiere titolare della nazionale olandese Maarten Stekelenburg, che dopo essersi visto mettere in panchina a favore del carneade - fortemente voluto da Zeman - Goicoechea si mette a ragionare coi giornalisti delle misteriose scelte di mercato fatte dalla società come se fosse la cosa più normale di questo mondo.

C'è altro? Certo. C'è il direttore sportivo dei giallorossi Walter Sabatini che un giorno fa candidamente sapere che la società (...quale?) sta effettivamente pensando all'esonero del tecnico, mentre il giorno dopo parla come se per magia tutti i problemi fossero risolti e tutti insieme si viaggi verso un radioso futuro fatto di scelte condivise. Intanto però richiama all'ordine il boemo, chiedendogli di recuperare i rapporti con parte dello spogliatoio. Un esonero a rate, in pratica.

Ecco perchè penso sia curioso stupirsi se la Roma, nell'anticipo della 23a giornata di campionato, perde in casa 2-4 contro il Cagliari di Pulga, che all'andata si era visto costretto a regalare ai giallorossi la bellezza di 3 bei punti a tavolino. Una partita curiosa, direi: prima la Roma va sotto dopo appena 3 minuti di gioco, poi - dopo il pareggio di Totti - si segna un (come definirlo?) clamoroso autogol con il portierone che Zeman ha tanto voluto, Mauro Goicoechea; da quel momento in poi è il nulla: altre due pere a difesa completamente ferma, e dopo l'inutile rete di Marquinho in pieno recupero tutti a casa con la coda tra le gambe.

A rate, però.

Serie A
23a giornata
Roma - Cagliari 2-4
3° pt Nainngolan
35° pt Totti
1° st Goicoechea (A)
9° st Sau
26° st Pisano
49° st Marquinho

Ma "via" tutto in una volta, oppure "via" a rate?...

1.2.13

Berlusconi ha pronta una proposta shock

Silvio Berlusconi ha pronta per domenica 3 febbraio, alla Fiera di Milano alle ore 12:00, una "proposta shock": vige però ancora il più assoluto riserbo su quale possa essere questa intrigante e simpatica proposta in grado di scioccare il pubblico spostando l'esito delle prossime elezioni verso il trionfo del PDL e dei partiti ad esso coalizzati. Ecco alcune suggestive e personalissime ipotesi.

Ipotesi nr. 1 - Si illustrerà un piano grazie al quale sarà possibile eliminare l'IMU, tagliare le province, cancellare il finanziamento pubblico ai partiti, finanziare massicciamente la ricerca, rinnovare scuola e università, rilanciare occupazione e industria senza aumentare di un centesimo le altre tasse. Verrà presentata la bozza di una nuova legge elettorale, di una legge seria circa il conflitto di interessi e di una vera legge che allontani per sempre dai partiti politici corrotti e corruttori. Verranno infine definitivamente cancellati gli sprechi nella gestione della cosa pubblica. Tutto questo verrà fatto con pacatezza, senza inveire contro questo o quell'avversario politico. GRADO DI SHOCK: MASSIMO

Ipotesi nr. 2 - In caso di vittoria alle elezioni l'Italia uscirà dall'Unione Europea e chiederà alla Libia (o, in seconda battuta, alla Tunisia) di essere annessa. GRADO DI SHOCK: ELEVATO

Ipotesi nr. 3 - Verrà finalmente svelata l'identità del candidato premier della coalizione di centrodestra: sarà il prestigioso neo-acquisto del Milan, l'attaccante italiano Mario Balotelli. GRADO DI SHOCK: MODERATO

Ipotesi nr. 4 - Nel nuovo "contratto con gli italiani" sarà presente la clausola "pane e figa per tutti", soddisfatti o rimborsati. GRADO DI SHOCK: NULLO

Una proposta shock. Cioè, un'altra.
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