30.1.13

Attenti al marzianetto!

Quale è la vera piaga dell'infanzia e dell'adolescenza?

Genitori totalmente incapaci di fare i genitori? Una società che offre modelli di comportamento più che criticabili? La televisione che ogni giorno che passa vira sempre più verso la bassa qualità? No, secondo Aldo Cazzullo la vera piaga dell'infanzia e dell'adolescenza - al giorno d'oggi - sono i "giochi elettronici" (ma pensa).

In un articolo apparso sul blog di IO Donna il giornalista e scrittore nato ad Alba nel 1966 (neanche cinquant'anni) sostiene appunto che "la vera piaga dell’infanzia e dell’adolescenza di oggi sono i giochi elettronici. Alcuni sono violenti, razzisti, orribili. Altri sono suadenti, seducenti, affascinanti (...)": eviterei di tirare in ballo il PEGI, onde passare per uno "del settore", ma non posso fare a meno di chiedermi cosa possa esserci di tanto misterioso ed incomprensibile per un adulto in un bollino "18+". Perchè mai si ritiene normale che un genitore, con cognizioni di causa, eviti di portare i propri figli al cinema a vedere un film VM18, mentre nessuno si indigna se un genitore compra - ad catsum - un videogioco 18+ qualsiasi al proprio figlio di 8 anni?

Secondo Cazzullo "(...) i giochi elettronici non sono tutti uguali, e non rappresentano un male in sé. Tutti però proiettano i nostri figli al di fuori di se stessi, e rischiano di farne degli alienati": oibò. Se i videogiochi "non sono un male in sé" (cit.), perchè mai sostenere che questi stessi videogiochi trasformino i nostri figli in alienati? Di più: "Come una droga, li allontanano dallo studio, dalla lettura, persino dalla tv". Ah cribbio! I videogiochi allontanano i nostri figli "persino dalla tv" (cit.)!... Premesso che secondo me (e non solo secondo me, credo) tenere lontani i bambini dalla tv non può essere nient'altro che un bene, mi ricordo che da piccolo quando i miei genitori mi dicevano che era ora di smettere di giocare e di fare i compiti, io smettevo di giocare ed iniziavo a fare i compiti. Semplice, no?

Non sarà che i genitori del giorno d'oggi sono un tantinello incapaci di fare i genitori? O, detto altrimenti, che se ne strasbattono dell'educazione dei propri figli perchè tanto c'è sempre un bel capro espiatorio (la società, la scuola, la televisione, i videogiochi...) a cui dare la colpa? A nulla secondo me vale la scusa che adduce Cazzullo: "pare passata un’era geologica dai primi videogames, quelli con i marzianetti che apparivano così facili da abbattere. Invece i marzianetti si sono riprodotti ed evoluti. E vogliono rapirci i figli. Senza che noi genitori si disponga di un manuale, di un antidoto, di un vaccino per respingerli, o almeno per somministrarli a piccole dosi". Ecco, i marzianetti (sic.) si sono evoluti mentre i genitori al contrario se ne sono sbattuti allegramente di questo dettaglio dell'evoluzione, e oggi come oggi sono incapaci di compiere il proprio dovere di genitori: educare i figli. E credere che la soluzione sia trovare un "vaccino per i giochi elettronici" è un altro piccolo grande passo verso il baratro.

Genitori, attenti al marzianetto!


24.1.13

Postepay clonata: il danno e la beffa

Postepay clonata? Il danno e la beffa.

Se anche a voi è capitato di ritrovarvi pagamenti misteriosi sull'estratto conto della vostra Postepay, sarete consapevoli di quanto sia difficile ottenere un rimborso da parte delle Poste Italiane: basta una rapida ricerca in Google per constatare l'elevato numero di persone che, dopo essersi viste clonare la propria carta prepagata Postepay, hanno presentato regolare ricorso solo per vederselo respinto.

Peccato che con la modica cifra di 20 € sia possibile fare ricorso all'Arbitro Bancario Finanziario, un sistema di risoluzione delle liti fra clienti e banche (o altri intermediari) che offre "un'alternativa più semplice, rapida ed economica rispetto al ricorso al giudice"; ancora una volta basta una sana ricerca in Google per leggere di consumatori che si sono visti effettivamente dare ragione da parte dell'Arbitro, con le Poste Italiane condannate a risarcire sia il danno subito in seguito alla clonazione della carta sia le spese sostenute (20 €) per il ricorso all'arbitro.

E fin qui siamo al danno.

La prima cosa che fate quando scoprite che la vostra carta prepagata Postepay è stata clonata? Semplice, bloccate immediatamente la vostra carta. E cosa succede se per caso avevate ancora degli euri sulla carta clonata che avete testè bloccato? Semplicissimo: dopo una settimana tornate alle Poste, e scoprite che l'unico modo per recuperare i vostri soldi è trasferirli su una nuova carta prepagata Postepay, per avere la quale dovrete ovviamente pagare i 5 € di ordinanza. E se per caso non volete più sentir parlare della Postepay e decidete di prelevare i vostri soldi dalla nuova carta? Semplicerrimo: pagate 1 € di commissione ed il gioco è fatto.

Ridiamo tutti insieme: non solo qualcuno, clonandovi la Postepay, vi ha sottratto del denaro e vi ha costretto a perdere del bel tempo per fare la denuncia ai carabinieri e poi la domanda di rimborso alle Poste Italiane, non solo correte il rischio di dovervi rivolgere all'Arbitro Bancario Finanziario (costo 20 €) per riavere i vostri soldi, ma per recuperare il denaro eventualmente ancora disponibile sulla carta dovete pure pagare 6 € totali alle Poste Italiane.

E questa è la beffa. O un cliente perso, a seconda dei punti di vista.

A MAI PIU' RIVEDERCI.

14.1.13

Berlusconi Presidente. Ma de che?

Un inspiegabile mistero sta attanagliando tutti gli elettori di centrodestra (quelli rimasti, perlomeno) da quando anche il PDL ha presentato al Viminale il simbolo con il quale correrà alle prossime elezioni: su tale simbolo, infatti, è presente la criptica scritta "Berlusconi Presidente" (vedi anche questo articolo su Repubblica.it).

L'accordo pre-elettorale tra lo stesso PDL e la Lega Nord, infatti, prevedeva come condicio sine qua non che Silvio Berlusconi non sarebbe stato il candidato premier della coalizione. Leggendo però sul simbolo del PDL la scritta incriminata "Berlusconi Presidente" viene come minimo da chiedersi: "Presidente...ma de che?". Un inspiegabile mistero, appunto.

Maroni ha già trovato la sua risposta: secondo il segretario del Carroccio Berlusconi sarebbe semplicemente il Presidente...del PDL. Roberto. Robè. Ascolta un cretino. Sbaglio io o tra tutti e due (Lega e PDL) non avete ancora cacciato un nome per il candidato premier della vostra coalizione? Ma tu sei proprio sicuro-sicuro-sicuro che questi del PDL - putacaso che voi vinciate - un Berlusconi a Palazzo Chigi non proveranno a sistemarlo?...

Berlusconi Presidente. Ma de che?

Anziana cattolica in pelliccia contro attivista nuda

Ieri in Piazza San Pietro, durante l'angelus di Ratzinga Z, il gruppo di attiviste russe Femen ha inscenato una protesta a base di topless al grido di "homophobe, shut up!" ("omofobo, stai zitto"), per protestare a favore dei diritti dei gay. La reazione dei cosiddetti cattolici non si è fatta attendere.

Al grido di "sei il diavolo, capisci" una anziana signora cattolica in pelliccia piuttosto alterata si è resa protagonista della sconcertante scena che è stata immortalata, tra gli altri, in questo video pubblicato su Repubblica.it: mentre una ragazza della sicurezza tenta di fare il proprio lavoro, trascinando via una delle attiviste, l'anziana cattolica in pelliccia si scaglia contro la giovane in topless e sbraitando inizia a colpirla violentemente con il proprio ombrello.

Quattro considerazioni di numero sulla vicenda.

Primo: che stracazzo di fine ha fatto il suggerimento di Gesù Cristo circa il "porgere l'altra guancia"?!?!?! A me non risulta che Ratzinga Z l'abbia trasformato in "porgi l'altro ombrello" in una delle sue encicliche. Ma forse mi sbaglio io ed i cattolici sono davvero questi qui, gente che incurante di telecamere e macchine fotografiche non ha problemi a farsi "giustizia" da sola, con la violenza e non con la dialettica.

Secondo: la Chiesa Cattolica deve avere il medesimo reparto marketing del PDL, visti i risultati. Di fronte ad un'anziana cattolica in pelliccia che prende ad ombrellate una giovane attivista in topless non sentite anche voi il fortissimo impulso di diventare ancora un po' più atei? Non viene anche a voi una voglia matta di accantonare per sempre quell'ideuzza malsana di tornare a frequentare la chiesa, di tanto in tanto?

Terzo: gente, scommettiamo che l'anziana cattolica in pelliccia che ha preso ad ombrellate la giovane attivista in topless non ha capito manco per il pene cosa diavolo stava succendendo, prima che iniziasse a mulinare l'ombrello come una mazza da golf? Scommettiamo che - in ogni caso - dei diritti dei gay alla suddetta anziana ombrello-munita non gliene poteva fregare di meno? O che, al limite, se avesse davvero capito per cosa stavano protestando quelle ragazze in topless avrebbe semmai picchiato ancora più forte? Dobbiamo pensare - generalizzando - che sia questa l'audience cattolica? Sono maligno, lo so, ma non è colpa mia.

Quarto: in occasioni simili evitate Piazza San Pietro come la peste, senza accorgervene rischiate di essere presi ad ombrellate da qualche cattolico. E adesso i cattolici si incazzino pure ma, signori, non con me.

Senza parole, davvero.

13.1.13

Adozioni omosex? Nessuna nuova

Una sentenza della cassazione ha recentemente scatenato un putiferio tra i media, i soliti avvoltoi pronti a gettarsi ad catsum sulla carcassa di una notizia, tra i politici, ai quali in campagna elettorale non sembrava vero di potersi imbellire di fronte al proprio elettorato, e tra i rappresentanti della Chiesa, campioni mondiali nello sport del mettere le mani avanti (soprattutto quando si tratta di bambini, viene da dire).

La sentenza della cassazione di cui sopra riguarda infatti il caso di un bambino attualmente in affidamento presso la madre, la quale convive con un'altra donna; il ricorso del padre - di religione musulmana - secondo il quale la corte non aveva valutato l'idoneità sotto il profilo educativo della famiglia alla quale il minore era stato affidato (idoneità messa in discussione dal padre, essendo tale famiglia composta da due donne), è stato respinto perchè secondo la cassazione alla base di tale ricorso ci sarebbe un semplice pregiudizio. Non è infatti provato che crescere in una famiglia composta da genitori del medesimo sesso sia dannoso per l'equilibrato sviluppo del bambino.

Apriti cielo. Tutti a parlare di famiglia gay sdoganata, di sentenza rivoluzionaria, di incredibile passo avanti per la nostra società o di ennesima picconata alla Famiglia (a seconda dei punti di vista): i media per vendere qualche giornale in più o per alzare gli ascolti, i politici per cavalcare l'onda emotiva della faccenda a loro vantaggio, gli uomini di chiesa per entrare come loro solito a sproposito - e a gamba tesa - in questioni che riguardano solo lo Stato italiano e le sue leggi.

La realtà è che siamo di fronte ad una sentenza relativa da un caso ben preciso, con un bambino già affidato alla madre ed un padre riconosciuto come violento. Dalla cassazione dunque nessuna nuova, per la questione delle adozioni omosex. E dalla società "civile" anche, vista la reazione.

No news, no bad news. Niente di niente.

12.1.13

Cyberpunk 2077: il Teaser Trailer



Facciamo a capirci: se il gioco sarà bello anche solo la metà di quanto è bello questo orgasmico teaser trailer ditemi subito dov'è che si prenota la sapuh-dupah-powah Collector's Edition che corro a farla mia seduta stante, disinstallo tutta la fuffa che ho installata ora sul PC per fare spazio ed inizio a valutare un poderoso upgrade della macchina.

Cyberpunk 2077 è il nuovo progetto di CD Project Red (quelli di The Witcher, per intendersi), uscirà quanto sarà pronto è sarà comunque troppo tardi, dopo aver visto questo teaser trailer. Per fortuna il 5 febbraio dovrebbero arrivare buone nuove circa un altro progetto in cantiere in quel della Polonia (Polonia, hai capito), e se dico The Witcher 3 credo di non essere poi tanto distante dalla verità.

11.1.13

Berlusconi le spara sempre più grosse

Prima venne il tempo del Contratto con gli Italiani e del milione e mezzo di posti di lavoro promessi, e coglioni noi a confonderci e a non capire che 'sto milione e mezzo di posti di lavoro che ci aveva promesso erano da intendersi come un milione e mezzo di posti di lavoro persi, mica guadagnati: promessa mantenuta, un po' in ritardo ma mantenuta alla grande.

Poi - e siamo ai nostri giorni, giorni di campagna elettorale - ecco arrivare la promessa di eliminare la nefasta IMU e di detassare chi assuma i gggiovani (con 3 "g", altrimenti non vale) con un contratto a tempo indeterminato (in pratica, il nero finalmente legalizzato). Vedremo se anche queste promesse di Silvio Berlusconi saranno prontamente mantenute, qualora la coalizione di centrodestra dovesse vincere le elezioni di febbraio; per il momento viene da chiedersi come diavolo faranno mai le casse dello stato a permettersi una politica simile.

Io un'idea ce l'avrei, e a quanto sembra ce l'ha avuta anche Silvio: tassare ulteriormente alcool e tabacchi. Quindi, elimina l'IMU...detassa chi assume i gggiovani...a voi piace l'idea di comprare le sigarette a 490 € al pacchetto e una bottiglia di Sagrantino a 1.200 €? A me no.

Puuum, puuum, puuum: le spara sempre più grosse.

Alice In Chains - Hollow: il video ufficiale


 Alice in Chains - Hollow

Dopo il video realizzato con le immagini pubblicate su Instagram dai fan della band, arriva anche il video ufficiale di Hollow, il nuovo brano degli Alice in Chains.
Il nuovo album della band è atteso per la primavera del 2013.

10.1.13

Sneijder in Turchia, Yolanthe no

L'Inter di Massimo Moratti avrebbe trovato l'accordo con il Galatasaray per la cessione di Wesley Sneijder, colpevole di non essersi voluto ridurre l'ingaggio e messo ai margini della squadra con il beneplacito dell'allenatore nerazzurro Andrea Stramaccioni. Sfortunatamente, ad impedire il rapidissimo sbolognamento dell'olandese al club turco sono immediatamente intervenuti due ostacoli.

Il primo, la volontà del giocatore: Sneijder aveva già rifiutato il Fenerbahce ed il campionato turco, perchè vorrebbe continuare (o meglio: ritornare) a giocare in un club di primo piano a livello europeo.

Il secondo, un cortometraggio del 2006 intitolato "Turkse Chick" ed interpretato dalla bella moglie Yolanthe Cabau. Nella pellicola, che non ho visto ma stando a quanto scrive Wikipedia sarebbe dotata di una trama veramente interessantissimissima, la moglie di Sneijder interpreta una bella musulmana turca che, per ragioni interdette a noi comuni mortali, decide di sedurre un giovane e sfigatissimo skater nel bel mezzo di un parco.

In un crescendo di intelligenza, culi, doggy style e comicità, sul più bello ecco irrompere sulla scena gli incazzatissimi fratelloni della bella turca, che - come dare loro torto - si incazzano ancora di più quando vedono il giovane e sfigato skater alle prese con le terga della congiunta. A quel punto non potevano che spuntare fuori, come per magia, cinture esplosive fatte in casa, scimitarre e bazooka, a rappresentare in maniera introspettiva e simbolica la rabbiosa reazione dei fratelli.

Fottesega di come finisca tale misconosciuta produzione cinematografica, la cosa che conta è che i tifosi del Galatasaray non l'hanno mica presa bene questa rappresentazione della donna turca da parte della bella Yolanthe e l'impressione è che vista l'aria il buon Wesley farebbe bene - eventualmente - ad andarci da solo in Turchia.

PS: Cribbio, sono contento che almeno oggi in questo blog sono riuscito a non parlare di politica...la situazione stava diventando un filino pesante.

PS2: mi è venuto in mente che se Silvio Berlusconi vede "Turkse Chick" Sneijder se lo compra il Milan in un battibaleno.

Op Op Op Oppa, Doggy Style!

9.1.13

La Lega affonda con il PDL. Anzi no

E così alla fine l'accordo della disperazione tra Lega Nord e PDL in vista delle prossime elezioni di febbraio è cosa fatta: dove si affonda da soli, si affonda bene anche in due (verrebbe da dire). Silvio Berlusconi avrebbe anche accettato il diktat dei novelli alleati, rinunciando alla propria candidatura a premier, e questo "dettaglio" dell'accordo sarebbe stato firmato e controfirmato (perlomeno, Maroni ne è sicuro).

Peccato solo che non ci sia concordanza di vedute sul sostituto candidato premier della novella coalizione: se il PDL propone Angelino Alfano, la Lega fa il nome di Giulio Tremonti. Insomma, ecco subito trovato un bel punto di rottura pre-elettorale dell'alleanza.

Peccato solo che la corrente del trio La Russa, Meloni e Crosetto si chiami "Fratelli d'Italia", e che la Lega Nord per ovvie ragioni di marketing non voglia correre in Lombardia con una corrente identificata da un nome simile. La Russa peraltro avrebbe fatto notare il suo stupore, dal momento che la Lega per anni è stata alleata di un partito chiamato "Forza Italia". Eh, Ignagnazio, quelli erano altri tempi...

Insomma, se tutto faceva sperare che a 'sto giro di elezioni la Lega sarebbe affondata insieme a quel che restava del PDL, alla fine mi sa che la Lega troverà una scusa qualsiasi per rompere l'accordo appena trovato ed affondare beatamente da sola: dovrebbe comunque riuscirci benissimo.

Dove si affonda da soli si affonda bene anche in due. O no?...

1.1.13

Cosa ci aspetta nel 2013

Poche storie: la prima ed unica cosa che viene in mente, all'italico abitante, quando si parla di aspettative per l'anno 2013 che è appena iniziato (e, probabilmente, già ha rotto un po' i coglioni) è come, quando, quanto e da chi la prenderà in quel posto. A febbraio, infatti, ci sono le elezioni.

Se vince Silvio Berlusconi non dovremo più pagare l'IMU, verrà nominata una commissione d'inchiesta per fare luce sulle tante bugie dette da quei cattivoni del governo Monti, ci saranno 8.000.000 di nuovi posti di lavoro, scoppierà la Pace nel mondo, non ci saranno più preti pedofili, il Milan vincerà la Champions League, la recessione mondiale finirà come d'incanto, ristoranti ed hotel si riempiranno di gente desiderosa di rideremangiareefarcasino, tutti si stringeranno forte e si vorranno tanto bene. Poi un anno dopo ci ritroveremo a fare la guerra con sassi e bastoni, qualcosa tipo fallout, insomma, ma evidentemente a qualcuno piace l'idea.

Buon 2013 a tutti, eh.

E speriamo di non restare delusi.
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