24.12.07
16.12.07
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Fanbit - Il digitale in pillole
venerdì, 21:30/22:30
Radio Missione Francescana
FM 105.30 da Varese sino a Busto
FM 91.45 tra Laveno e Sesto C.
FM 90.00 tra Laveno e Canonica
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Un Natale ragionato
Anche quest'anno, incredibile a dirsi, il giorno di Natale cadrà il 25 di dicembre.
Superata la sopresa per questa incredibile e inattesa notizia, la massa degli italiani si è apprestata alla consueta migrazione verso i centri commerciali che ormai spuntano come funghi nella nostra bella penisola.
Tempo di feste, tempo di regali..tempo di videogiochi.
Già mi par di sentire il bimbo che, la voce rotta dal pianto, nel bel mezzo del centro commerciale chiede alla mamma di comprargli il nuovo giochino per la pleistascion 3, proprio quel giochino che tutti i suoi compagnetti di classe c'hanno già...e la mamma (santa donna!) che cede alle commeventi richieste del piccolo, mettendo mano al portafogli.
Ah, gli italiani: sempre in bolletta ma con un cuore grande! Poco importa che il giochino per il bimbo magari si intitoli "Super Macello Sanguinolento 3: La vendetta di Satana", perchè è risaputo che i videogiochi sono roba per bambini...
In questi giorni l'AESVI, (Associazione Editori Software Videoludico Italiana) ha lanciato una campagna di informazione sul sistema di classificazione PEGI (abbreviazione di Pan European Game Information), così da aiutare gli acquirenti (...soprattutto i genitori!) ad effettuare acquisti ragionati, in vista delle prossime feste.
Cito dal comunicato stampa rilasciato dall'AESVI: "la campagna informativa si rivolge ai consumatori e in particolare ai genitori che hanno in programma di acquistare videogiochi per i loro figli in occasione delle prossime festività natalizie. Il suo obiettivo è far comprendere alle famiglie l’importanza di controllare la classificazione, per età e per contenuto, del videogioco prima di effettuare un acquisto e aiutarle a capire meglio il significato dei simboli e la loro posizione nelle confezioni dei prodotti. Ma non solo. La campagna, infatti, nel ritrarre un bimbo che gioca in braccio al papà, invita i genitori a farsi parte attiva nel momento della fruizione dei videogiochi da parte dei più piccoli."
Detto questo, detto tutto.
Questo Natale, amici genitori, dev'essere un Natale ragionato.
Superata la sopresa per questa incredibile e inattesa notizia, la massa degli italiani si è apprestata alla consueta migrazione verso i centri commerciali che ormai spuntano come funghi nella nostra bella penisola.
Tempo di feste, tempo di regali..tempo di videogiochi.
Già mi par di sentire il bimbo che, la voce rotta dal pianto, nel bel mezzo del centro commerciale chiede alla mamma di comprargli il nuovo giochino per la pleistascion 3, proprio quel giochino che tutti i suoi compagnetti di classe c'hanno già...e la mamma (santa donna!) che cede alle commeventi richieste del piccolo, mettendo mano al portafogli.
Ah, gli italiani: sempre in bolletta ma con un cuore grande! Poco importa che il giochino per il bimbo magari si intitoli "Super Macello Sanguinolento 3: La vendetta di Satana", perchè è risaputo che i videogiochi sono roba per bambini...
...o no?
In questi giorni l'AESVI, (Associazione Editori Software Videoludico Italiana) ha lanciato una campagna di informazione sul sistema di classificazione PEGI (abbreviazione di Pan European Game Information), così da aiutare gli acquirenti (...soprattutto i genitori!) ad effettuare acquisti ragionati, in vista delle prossime feste.
Cito dal comunicato stampa rilasciato dall'AESVI: "la campagna informativa si rivolge ai consumatori e in particolare ai genitori che hanno in programma di acquistare videogiochi per i loro figli in occasione delle prossime festività natalizie. Il suo obiettivo è far comprendere alle famiglie l’importanza di controllare la classificazione, per età e per contenuto, del videogioco prima di effettuare un acquisto e aiutarle a capire meglio il significato dei simboli e la loro posizione nelle confezioni dei prodotti. Ma non solo. La campagna, infatti, nel ritrarre un bimbo che gioca in braccio al papà, invita i genitori a farsi parte attiva nel momento della fruizione dei videogiochi da parte dei più piccoli."
Detto questo, detto tutto.
Questo Natale, amici genitori, dev'essere un Natale ragionato.
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Appunto di Sempavor nr. 21
Dio benedica Luciano Ligabue e i bellissimi consigli che è solito dare alla fine dei suoi concerti!
W Ligabue!
W Ligabue!
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13.12.07
Sempre a proposito di spam
Ci riflettevo oggi: voglio assolutamente conoscere le menti malate (in senso buono, ne') che per lavoro si occupano di scrivere gli "oggetti" delle email spammone che parlano di peni giganteschi, di Viagra, di potenza sessuale e di pauroso incremento della soddisfazione femminile.
La defunzione del filtro antispam, in questi giorni, ha portato fino alla mia attenzione alcune perle che, sono convinto, meritano di essere divulgate.
Ecco alcuni degli "oggetti" di tali email:
Your bigger dik means your wife's total satisfaction! She will certainly appreciate your new dic'k at its true value Total sensual revolution for your dic'k is now possible Elongate your short sword to fit her scabbard better Enormous monster phallus is every woman's dream The advantage of having a big pen!s are innumerable Your s'e_xual stamina depends on your pen!le size
La defunzione del filtro antispam, in questi giorni, ha portato fino alla mia attenzione alcune perle che, sono convinto, meritano di essere divulgate.
Ecco alcuni degli "oggetti" di tali email:
Ma soprattutto:
Upgrade your love weapon to fight better in year 2008!
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spam
Spam geniale
In questi giorni ho ricevuto più e più volte una email di spam contenente l'immagine postata qui sopra.
Che dire?
Geniale. Non ho mai riso tanto prima di eliminare senza pietà una email di spam.
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spam
12.12.07
In Ufficio 2
A proposito del nefasto sciopero degli autotrasportatori, che ha lasciato a secco le pompe di benzina e a piedi tutti gli automobilisti italiani.
L - Tira più un barile di petrolio...
S - ...che un pelo di figa.
L - Tira più un barile di petrolio...
S - ...che un pelo di figa.
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ufficio
11.12.07
Nuovi spot pubblicitari per World of Warcraft
Nuova campagna pubblicitaria per World of Warcraft: stavolta, per aiutare le vendite del loro pregiato gioco di ruolo online (come se ce ne fosse bisogno...), i geniacci di Blizzard hanno pensato bene di coinvolgere parecchi nomi noti del mondo dello spettacolo: Mr.T, Jean-Claude Van Damme, William Shatner...
La domanda che tutti noi ci poniamo è: ma giocheranno anche loro a WoW?
E la possibile risposta ci affascina molto...
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Turchia: avvocato si scaglia contro la maglia del centenario indossata dall'Inter
Turchia - Un avvocato si scaglia contro la maglia del centenario indossata dall'Inter nella partita contro una squadretta locale (girone di Champions League).
La maglia, creata per festeggiare il centenario della società nerazzurra (fondata il 9 marzo del 1908), è bianca con una croce rossa campeggiante sul petto; per chi ancora non avesse avuto occassione di ammirarla, ecco una pregevole foto:
Questa maglia è un chiaro omaggio all'emblema di Milano, uno scudo d'argento con croce piana rossa. Per completezza e chiarezza di informazione, ritengo opportuno postare un'immagine anche di tale storico e onorato emblema:
Secondo l'avvocato turco, la maglia incriminata rappresenterebbe una chiara offesa alla sensibilità islamica, in quanto ostentazione di un simbolo (la croce cristiana) di una religione differente da quella islamica.
La provocazione messa in atto dall'Inter in occasione della partita di Champions League contro la squadretta turca sarebbe dunque un'offesa all'islam, una provocazione gratuita e un atto irresponsabile.
Siccome comprendo che ai più tale vicenda possa risultare di difficile comprensione, ho preparato per voi alcuni esempi chiarificatori; immagini come questa:
o come questa:
o come questa:
o come questa:
sarebbero tutte passibili di recare offesa all'islam, se -chessò- postate a cuor leggero su un blog qualsiasi (proprio per tale motivo, e per rispetto nei confronti altrui, evito di postare tali immagini sul mio blog).
Come commentare? Sinceramente, non ne ho idea.
Non so davvero che dire.
Per tale ragione, vi lascio con una notizia appena giunta da Costantinop...ehm...Istanbul: un vigile urbano di Istanbul ha inoltrato una protesta al ministero dei trasporti turco.
Per evitare di urtare la sensibilità islamica, il vigile di Istanbul ha chiesto al ministro dei trasporti di sostituire con comode rotatorie tutti gli incroci della Turchia.
La maglia, creata per festeggiare il centenario della società nerazzurra (fondata il 9 marzo del 1908), è bianca con una croce rossa campeggiante sul petto; per chi ancora non avesse avuto occassione di ammirarla, ecco una pregevole foto:
Questa maglia è un chiaro omaggio all'emblema di Milano, uno scudo d'argento con croce piana rossa. Per completezza e chiarezza di informazione, ritengo opportuno postare un'immagine anche di tale storico e onorato emblema:
Secondo l'avvocato turco, la maglia incriminata rappresenterebbe una chiara offesa alla sensibilità islamica, in quanto ostentazione di un simbolo (la croce cristiana) di una religione differente da quella islamica.
La provocazione messa in atto dall'Inter in occasione della partita di Champions League contro la squadretta turca sarebbe dunque un'offesa all'islam, una provocazione gratuita e un atto irresponsabile.
Siccome comprendo che ai più tale vicenda possa risultare di difficile comprensione, ho preparato per voi alcuni esempi chiarificatori; immagini come questa:
o come questa:
o come questa:
o come questa:
sarebbero tutte passibili di recare offesa all'islam, se -chessò- postate a cuor leggero su un blog qualsiasi (proprio per tale motivo, e per rispetto nei confronti altrui, evito di postare tali immagini sul mio blog).
Come commentare? Sinceramente, non ne ho idea.
Non so davvero che dire.
Per tale ragione, vi lascio con una notizia appena giunta da Costantinop...ehm...Istanbul: un vigile urbano di Istanbul ha inoltrato una protesta al ministero dei trasporti turco.
Per evitare di urtare la sensibilità islamica, il vigile di Istanbul ha chiesto al ministro dei trasporti di sostituire con comode rotatorie tutti gli incroci della Turchia.
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9.12.07
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Certe grandi delusioni
Non so che farci.
Non vorrei fosse così anche per me.
Dicono tutti che questa sia proprio una malattia, peraltro tipica di noi italiani.
Accidenti, pensavo di essere superiore a certe cose.
Accendo la TV.
Televideo, pagina 215.
Leggo.
Vacca ladra miseria abbiamo perso ancora.
In casa.
Contro l'ultima in classifica.
0-1.
Resto lì, immobile. Qualcuno mi prende per il culo.
Io macino rabbia, delusione, sconforto.
E mi chiedo perchè, visto che siamo in serie C1 e ormai non ci caga più nessuno nemmeno per sbaglio.
Perchè, diavolo cane?
Perchè 'sta minchia di squadra non torna a dare soddisfazioni ai suoi tifosi?!
E soprattutto: perchè io mi incazzo tanto?
Che sport di merda il calcio.
Non vorrei fosse così anche per me.
Dicono tutti che questa sia proprio una malattia, peraltro tipica di noi italiani.
Accidenti, pensavo di essere superiore a certe cose.
Accendo la TV.
Televideo, pagina 215.
Leggo.
Vacca ladra miseria abbiamo perso ancora.
In casa.
Contro l'ultima in classifica.
0-1.
Resto lì, immobile. Qualcuno mi prende per il culo.
Io macino rabbia, delusione, sconforto.
E mi chiedo perchè, visto che siamo in serie C1 e ormai non ci caga più nessuno nemmeno per sbaglio.
Perchè, diavolo cane?
Perchè 'sta minchia di squadra non torna a dare soddisfazioni ai suoi tifosi?!
E soprattutto: perchè io mi incazzo tanto?
Che sport di merda il calcio.
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Videogiochi in Italia: la classifica dei Top30
Natale, si sa, da sempre è sinonimo di Videogiochi, ed ecco che puntuale come le feste comandate arriva la classifica dei 30 personaggi più influenti in Italia nel dorato mondo dei videogiochi, stilata dalla rivista TIM Trade Interactive Media.
Ecco le 30 persone che ogni appassionato italiano di videogiochi dovrebbe conoscere (anzi, studiare e imparare a memoria):
1-Andrea Persegati general manager Nintendo Italia
2-Gaetano Ruvolo general manager Sony Computer Entertainment Italia
3-Abramo e Raphael Galante amministratori delegati Digital Bros e Halifax
4-François Storelli general manager Electronic Arts Italia
5-Maurizio Zazzaro country manager H&E Microsoft Italia
6-Paolo Chisari general manager Activision Italia
7-Riccardo Cones general manager Ubisoft Italia
8-Joe Victor Behar managing director EB Games
9-Virgilio Bixio amministratore delegato Leader
10-Benoit Boutte general manager Vivendi Games Italia
11-Marco Davoli amministratore delegato Logitech Italia
12-Pietro Vago amministratore delegato DDE
13-John Holder general manager THQ Italia
14-Andrea Colombo general manager Atari Italia
15-Stephan Unser amministratore delegato Koch Media Italia
16-Umberto Bettini marketing game specialist Gamerush
17-Carole Degoulet country manager Buena Vista Games
18-Elena Morlacchi general manager Take Two Interactive Italia
19-Marco Salmini amministratore unico DB Line
20-Bruno Bernasconi direttore commerciale Blue Label Entertainment
21-Giovanni Termanini amministratore delegato Cosmic Group
22-Paolo Casagrande direttore commerciale Atomic Europe
23-Angelo Motti direttore commerciale EMCX Entertainment
24-Roberto Gorini amministratore unico New Media
25-Antonello Chiara e Igor Manakoff amministratore e general manager Promovideo
26-Franco Cicchello titolare Games Bond
27-Massimo Giannelli buyer Game Life
28-Andrea Curioni direttore commerciale Xtreme
29-Cristiano Longo country manager Thrustmaster Italia
30-Silvio Capra titolare Marylin Videogiochi
Un solo commento finale, che strapperà un sorriso soddisfatto a gran parte degli italici appassionati di videogiochi: non stupisce il fatto che la posizione di testa sia stata guadagnata dalla Nintendo...un altro riconoscimento alla casa di Mario.
L'ennesimo.
Ecco le 30 persone che ogni appassionato italiano di videogiochi dovrebbe conoscere (anzi, studiare e imparare a memoria):
1-Andrea Persegati general manager Nintendo Italia
2-Gaetano Ruvolo general manager Sony Computer Entertainment Italia
3-Abramo e Raphael Galante amministratori delegati Digital Bros e Halifax
4-François Storelli general manager Electronic Arts Italia
5-Maurizio Zazzaro country manager H&E Microsoft Italia
6-Paolo Chisari general manager Activision Italia
7-Riccardo Cones general manager Ubisoft Italia
8-Joe Victor Behar managing director EB Games
9-Virgilio Bixio amministratore delegato Leader
10-Benoit Boutte general manager Vivendi Games Italia
11-Marco Davoli amministratore delegato Logitech Italia
12-Pietro Vago amministratore delegato DDE
13-John Holder general manager THQ Italia
14-Andrea Colombo general manager Atari Italia
15-Stephan Unser amministratore delegato Koch Media Italia
16-Umberto Bettini marketing game specialist Gamerush
17-Carole Degoulet country manager Buena Vista Games
18-Elena Morlacchi general manager Take Two Interactive Italia
19-Marco Salmini amministratore unico DB Line
20-Bruno Bernasconi direttore commerciale Blue Label Entertainment
21-Giovanni Termanini amministratore delegato Cosmic Group
22-Paolo Casagrande direttore commerciale Atomic Europe
23-Angelo Motti direttore commerciale EMCX Entertainment
24-Roberto Gorini amministratore unico New Media
25-Antonello Chiara e Igor Manakoff amministratore e general manager Promovideo
26-Franco Cicchello titolare Games Bond
27-Massimo Giannelli buyer Game Life
28-Andrea Curioni direttore commerciale Xtreme
29-Cristiano Longo country manager Thrustmaster Italia
30-Silvio Capra titolare Marylin Videogiochi
Un solo commento finale, che strapperà un sorriso soddisfatto a gran parte degli italici appassionati di videogiochi: non stupisce il fatto che la posizione di testa sia stata guadagnata dalla Nintendo...un altro riconoscimento alla casa di Mario.
L'ennesimo.
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6.12.07
C'è tutto un mondo intorno
Sfortunatamente la mia memoria a lungo termine si è fulminata nel lontano 2001, dopo una tremenda overdose di lenticchie e cotechino, e di conseguenza i miei ricordi non vanno oltre quella data, ma di una cosa son sicuro: fino a qualche anno fa la mia esperienza videoludica era profondamente diversa rispetto ad oggi.
Ricordo che, da giovane, affrontavo un videogioco come fosse una missione: lo sceglievo (oppure era lui a scegliere me), lo affrontavo, mi ci immergevo totalmente e non lo lasciavo finchè non lo finivo.
Non importava quanti game-over avrei dovuto affrontare, quanto sudore avrei dovuto sudare per vedere alfine il termine delle vicende narrate nel videogame, nossignori: prendevo a cuore le avventure di quei 4 o 4000 poligoni che si muovevano sullo schermo, entravo corpo e anima nel mondo di gioco e mi divertivo un sacco a esplorarlo in ogni minimo pertugio.
Non importava il genere: sparatutto, giochi di ruolo, strategici, avventure grafiche: ogni minimo dettaglio era importante, rappresentava un luogo da visitare o un'esperienza da vivere, e come tale meritava di essere visto e vissuto.
Ah, quanti ricordi...Hidden & Dangerous, Septerra Core, il mitico PC Calcio. Roba che quando toglievi il cd dal lettore, per concedergli finalmente il meritato riposo e riporlo sullo scaffale, quasi quasi ti prendeva il magone pensando che tutti quei contenuti non li avresti mai più rivisti (a meno di non rigiocare per una seconda volta il capolavoro The Elder Scrolls III: Morrowind, ma questa è un'altra storia).
Ma ecco che a questo punto arriviamo al giorno d'oggi...
Una volta il Sig. Warren Spector, tentando di giustificare la longevità pressochè dimezzata del secondo capitolo della saga di "Deus Ex" (il dimenticabile Invisible War) rispetto al primo, inimitabile capitolo della saga, guardando uno scaffale di casa sua pieno zeppo di videogiochi, disse più o meno: "tutti quei contenuti, tutta quell'arte...e ne avrò visto si e no il 20%".
Direi che la mia situazione attuale è ben descritta dalle parole del Sig. Spector: il tempo per videogiocare è sempre meno, e intanto il mio scaffale si riempie di videogiochi che -ahimè- a volte ho giusto il tempo di installare, vedere come "girano" sul mio pc supah-dupah, e lasciare poi a prendere polvere. Ne cito giusto alcuni, per farvi capire il mio dramma (e per farvi rosicare): The Elder Scrolls IV: Oblivion; Stranglehold; The Settlers - Rise of an Empire; Spellforce 2 Shadow Wars; Unreal Tournament III; Far Cry; Diabolik Original Sin; Jade Empire Special Edition; Gothic 3; Test Drive Unlimited...e ne cito solo alcuni.
Lasciando da parte ovvi discorsi di carattere economico, del tipo "Uhè tipo, ma tu c'hai proprio dei gran soldi da buttare via", quello che mi interessa sottolineare è altro: non sono affatto convinto che questo mio fare zapping da un videogioco all'altro sia un male. Anzi.
Se da un lato è vero che non approfondisco a dovere alcun titolo (a parte il formidabile FIFA Manager 08...da anni attendevo un gioco così), dall'altro devo ammettere che questo entrare-e-uscire da tanti mondi videoludici differenti mantiene in qualche modo giovane il mio cervello di "vecchio" videogiocatore.
Vedo il bello e il brutto che i videogiochi hanno da offrire, resto aggiornato sui lenti ed inesorabili miglioramenti che, soprattutto dopo l'arrivo della nuova generazione di console, si sono manifestati sempre più prepotentemente sulla scena (costringendomi ad un poderoso upgrade...o forse sarebbe meglio dire salasso); gioco poco di tutto, questa è la verità. Suddivido la mia tanta passione e il mio poco tempo su tanti prodotti (che orribile parola) differenti.
Volete definirmi un casual gamer? Fate pure.
Io vi rispondo che, come diceva una vecchia canzone dei Matia Bazar: "Pam, c'è tutto un mondo intorno".
Ricordo che, da giovane, affrontavo un videogioco come fosse una missione: lo sceglievo (oppure era lui a scegliere me), lo affrontavo, mi ci immergevo totalmente e non lo lasciavo finchè non lo finivo.
Non importava quanti game-over avrei dovuto affrontare, quanto sudore avrei dovuto sudare per vedere alfine il termine delle vicende narrate nel videogame, nossignori: prendevo a cuore le avventure di quei 4 o 4000 poligoni che si muovevano sullo schermo, entravo corpo e anima nel mondo di gioco e mi divertivo un sacco a esplorarlo in ogni minimo pertugio.
Non importava il genere: sparatutto, giochi di ruolo, strategici, avventure grafiche: ogni minimo dettaglio era importante, rappresentava un luogo da visitare o un'esperienza da vivere, e come tale meritava di essere visto e vissuto.
Ah, quanti ricordi...Hidden & Dangerous, Septerra Core, il mitico PC Calcio. Roba che quando toglievi il cd dal lettore, per concedergli finalmente il meritato riposo e riporlo sullo scaffale, quasi quasi ti prendeva il magone pensando che tutti quei contenuti non li avresti mai più rivisti (a meno di non rigiocare per una seconda volta il capolavoro The Elder Scrolls III: Morrowind, ma questa è un'altra storia).
Ma ecco che a questo punto arriviamo al giorno d'oggi...
Una volta il Sig. Warren Spector, tentando di giustificare la longevità pressochè dimezzata del secondo capitolo della saga di "Deus Ex" (il dimenticabile Invisible War) rispetto al primo, inimitabile capitolo della saga, guardando uno scaffale di casa sua pieno zeppo di videogiochi, disse più o meno: "tutti quei contenuti, tutta quell'arte...e ne avrò visto si e no il 20%".
Direi che la mia situazione attuale è ben descritta dalle parole del Sig. Spector: il tempo per videogiocare è sempre meno, e intanto il mio scaffale si riempie di videogiochi che -ahimè- a volte ho giusto il tempo di installare, vedere come "girano" sul mio pc supah-dupah, e lasciare poi a prendere polvere. Ne cito giusto alcuni, per farvi capire il mio dramma (e per farvi rosicare): The Elder Scrolls IV: Oblivion; Stranglehold; The Settlers - Rise of an Empire; Spellforce 2 Shadow Wars; Unreal Tournament III; Far Cry; Diabolik Original Sin; Jade Empire Special Edition; Gothic 3; Test Drive Unlimited...e ne cito solo alcuni.
Lasciando da parte ovvi discorsi di carattere economico, del tipo "Uhè tipo, ma tu c'hai proprio dei gran soldi da buttare via", quello che mi interessa sottolineare è altro: non sono affatto convinto che questo mio fare zapping da un videogioco all'altro sia un male. Anzi.
Se da un lato è vero che non approfondisco a dovere alcun titolo (a parte il formidabile FIFA Manager 08...da anni attendevo un gioco così), dall'altro devo ammettere che questo entrare-e-uscire da tanti mondi videoludici differenti mantiene in qualche modo giovane il mio cervello di "vecchio" videogiocatore.
Vedo il bello e il brutto che i videogiochi hanno da offrire, resto aggiornato sui lenti ed inesorabili miglioramenti che, soprattutto dopo l'arrivo della nuova generazione di console, si sono manifestati sempre più prepotentemente sulla scena (costringendomi ad un poderoso upgrade...o forse sarebbe meglio dire salasso); gioco poco di tutto, questa è la verità. Suddivido la mia tanta passione e il mio poco tempo su tanti prodotti (che orribile parola) differenti.
Volete definirmi un casual gamer? Fate pure.
Io vi rispondo che, come diceva una vecchia canzone dei Matia Bazar: "Pam, c'è tutto un mondo intorno".
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5.12.07
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29.11.07
Sudan: insegnante inglese rischia 30 frustate per aver chiamato "Maometto" un peluche
Sudan: una insegnante inglese, dipendente di una scuola locale per figli di inglesi e di "personalità" locali, è stata accusata di blasfemia e rischia 30 frustate e 6 mesi di carcere.
I fatti: nell'ambito di un programma educativo, l'insegnante aveva chiesto ai suoi alunni di scegliere il nome di un peluche, per poi redigere un resoconto delle attività del peloso giocattolo; la stragrande maggioranza degli alunni aveva scelto -ahimè- il nome "Maometto".
Venute a sapere della faccenda, le inorridite famiglie degli studenti avevano immediatamente denunciato alle autorità l'insegnante, che ora rischia sia una pena fisica (30 frustate), sia una pena detentiva (6 mesi di carcere).
No comment.
I fatti: nell'ambito di un programma educativo, l'insegnante aveva chiesto ai suoi alunni di scegliere il nome di un peluche, per poi redigere un resoconto delle attività del peloso giocattolo; la stragrande maggioranza degli alunni aveva scelto -ahimè- il nome "Maometto".
Venute a sapere della faccenda, le inorridite famiglie degli studenti avevano immediatamente denunciato alle autorità l'insegnante, che ora rischia sia una pena fisica (30 frustate), sia una pena detentiva (6 mesi di carcere).
No comment.
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26.11.07
Unreal Tournament III: il delirio videoludico ha inizio
Ragazzi, è arrivato.
Ho qui, fra le mani, la mia copia fresca fresca di Unreal Tournament III. Citofonatemi, faxatemi, bussatemi alla porta...non vi risponderò.
La magnificenza grafica, l'adrenalina pura, la giocabilità di questo titolo sono cose che balzano subito all'occhio, alla fantasia e alla voglia di competizione che alberga in ogni vero player...va bene, ora mi calmo e passo a raccontarvi le prime impressioni.
Forte di una campagna "single player" studiata apposta per fungere da lungo ed esaustivo tutorial al vero fulcro del gioco (il multiplayer online), UT III si presenta subito come la vera, ineguagliabile killer application su PC di questo 2007 che volge al termine.
L'incredibile dettaglio grafico dell'Unreal Engine III è qualcosa che lascia veramente allibiti: sul mio PC supah-dupah (NVIDIA GeForce 8800GTX 768MB, Intel Core2 6600 2.4GHZ, 2GB ram, scheda madre P5N32-E SLI; come mousepad uso ancora il precisissimo block-notes Pignastyl, visto che il mio mousepad ce l'ha ancora la morosa) il gioco gira con tutti i dettagli al massimo raggiungendo punte di 60 fps, incontrando qualche rallentamento solo nella fasi veramente concitate.
Entrare nel vivo di UT III è sorprendentemente facile: create un profilo, personalizzate il vostro avatar, scegliete la modalità di gioco e...gettatevi nella mischia; se riuscirete a riprendervi dal devastante impatto grafico, raccogliendo velocemente la vostra mascella da terra, vi ritroverete a che fare con uno sparatutto coi fiocchi, coi controfiocchi e coi controfiocchetti. So che come definizione non è molto "tecnica", ma vi assicuro che rende tremendamente l'idea...Epic Games ha realizzato un gioco degno della saga di Unreal.
Inutile cercare uno sparatutto realistico, figurarsi: questo non è l'ottimo Call of Duty 4, e fin qui non ci piove; la filosofia di UT III è totalmente diversa e risponde alle esigenze di chi ama fraggare in maniera spettacolare e adrenalinica. Una meraviglia per gli occhi, e non solo: il gameplay pare essere veramente ben curato, e la struttura dei magnifici livelli rappresenta lo stato dell'arte per gli sparatutto online.
Come non citare poi l'interessantissimo design dei personaggi e delle armi?...Gli artisti di Epic Games hanno fatto un grandissimo lavoro, optando per una caratterizzazione che definirei "techno-barocca" veramente sensazionale.
C'è da dire che vi servirà assolutamente un signor PC per giocare: accontentarsi di abbassare il dettaglio grafico per mantenere un frame rate accettabile sarebbe un delitto difficile da perdonare. Se Crysis vi aveva stupiti, UT III -lo ribadisco un'altra volta, toh- vi toglierà letteralmente il fiato.
Ecco i requisiti minimi di Unreal Tournament III: Windows XP sp2, Windows Vista; 2.0Ghz Single Core processor; 512MB ram; NVidia 6200 o superiore, ATI Radeon 9600 o superiore; 8Gb su hard-disk.
Parlando seriamente, ecco i requisiti consigliati: 2.4Ghz Dual Core processor; 1GB ram; NVidia 7800GTX o superiore, ATI x1300 o superiore.
Il gioco è da poco sugli scaffali, e giusto per ribadire che in questo caso dobbiamo attenderci un continuo supporto da parte degli sviluppatori, è già stata rilasciata una patch, ancora in versione beta, che aggiusta alcuni problemi emersi al momento del lancio. La patch, del peso di "soli" 181Mb, è attualmente scaricabile da questo link, o da questo link (se preferite BitTorrent).
Vista la natura prettamente online di UT III, c'è ovviamente da attendersi un continuo e puntuale rilascio di patch, fix e quant'altro: la stabilità e il continuo miglioramento del gioco, quindi, appaiono fuori discussione.
L'aspettativa intorno a Unreal Tournament III era elevatissima: chiudo questo brevissimo hads-on confermandovi che le speranze della community sono state ben riposte: è arrivato nell'arena degli sparatutto online il nuovo campione che, se tanto mi da tanto, dominerà la scena per molto, molto, molto tempo.
UT III: voto 10+, come i polli Amadori.
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videogiochi
25.11.07
Bambini grandi, non grandi bambini
Non voglio sottilizzare, non mi interessa determinare fino a che età un bambino sia ancora definibile "bambino", oppure entri a far parte della categoria degli "adolescenti".
Mi è capitato di imbattermi, durante un week-end passato a Torino, in un gruppo di bambini che, probabilmente, erano appena usciti da scuola. Io e la morosa si andava in quel di Sassi, per prendere il trenino a cremagliera che ci avrebbe portati sulla collina di Superga a visitar la basilica; incontriamo l'allegro gruppo sul tram.
Saranno quattro o cinque, tra di loro due femmine, e stanno discutendo delle loro avventure scolastiche.
Si beano dei guai che han combinato, ovviamente in ambito scolastico: chi ha rotto un vetro, chi ha giocato con le bombolette spray e gli accendini (...dando fuoco alla porta di un bagno), chi ha dimostrato in altro modo la propria intelligenza e il proprio savoir-faire (...). E' istruttivo sentire come, per loro, fracassare bruciare istoriare rovinare gli arredi di una scuola pubblica sia cosa assolutamente normale, un fatto-della-vita del quale discutere, e qui viene il bello, con gli stessi toni che dei trentenni qualsiasi userebbero per chiacchierare del più (+) e del meno (-).
Se non li avessi visti salire, e esulando dal contesto del loro raccontarsi (avventure a scuola), avrei detto che le persone che stavano facendo quei discorsi fossero stati dei miei coetanei; poi si arriva alla fermata, uno di loro fa per scendere, e dal fondo del tram un suo amico si lascia sfuggire in maniera confusa prima un saluto e poi una parolina che, anche al sottoscritto, ricorda come assonanza il termine "frocio".
Il ragazzotto invece di scendere torna sui suoi passi, con l'occhio serio e il passo fiero, e dall'alto della sua ben portata pinguedine chiede perentorio all'amico "puoi ripetere cosa hai detto?", promettendo tra le righe conseguenze ferali qualora l'impressione sonora fosse confermata dal povero tapino.
Roba che a me viene voglia di saltar su, prenderlo a ceffoni e chiedergli, con l'occhio serio e dall'alto della mia esuberanza pilifera, di piantarla di atteggiarsi a ras del quartiere, perchè ciccio avrai si è no quattordici anni e dovresti portare un po' più di rispetto a questo mondo, alle persone che ti circondano e soprattutto alla tua età.
Per fortuna l'incidente si risolve con un nulla di fatto, anche se una delle simpatiche bambine amiche del pingue piccolo-ras, una volta sceso il suddetto si lascia sfuggire a commento della vicenda un disprezzante "...coglione". Il pingue tanto è già per strada, e tanto non la può sentire. Roba che nemmeno le mie amiche trentenni più bastardedentro, un livore ed una alterigia che le acidelle della mia età se la sognano, un tono da lasciarti di stucco come nemmeno la più snob delle donne-fatte-e-finite in premestruo.
E cazzo bimba anche tu avrai si e no quattordici anni.
Bambini che fanno i grandi. Mica grandi bambini.
Bambini che invece di affrontare un passo per volta i grandi cambiamenti che la vita prepara per loro decidono che "essere fighi" è molto meglio, molto più utile e redditizio, molto più cool trendy modaiolo e altri cazzosissimi termini simili. Bambini che fracassano bruciano istoriano rovinano gli arredi di una scuola pubblica e poi ne parlano senza nessuna vergogna, roba da prendere i genitori e dare loro una bella ripassata.
Bambini piccoli piccoli, che oggi interpretano male un ruolo che, domani, interpreteranno peggio.
Mi è capitato di imbattermi, durante un week-end passato a Torino, in un gruppo di bambini che, probabilmente, erano appena usciti da scuola. Io e la morosa si andava in quel di Sassi, per prendere il trenino a cremagliera che ci avrebbe portati sulla collina di Superga a visitar la basilica; incontriamo l'allegro gruppo sul tram.
Saranno quattro o cinque, tra di loro due femmine, e stanno discutendo delle loro avventure scolastiche.
Si beano dei guai che han combinato, ovviamente in ambito scolastico: chi ha rotto un vetro, chi ha giocato con le bombolette spray e gli accendini (...dando fuoco alla porta di un bagno), chi ha dimostrato in altro modo la propria intelligenza e il proprio savoir-faire (...). E' istruttivo sentire come, per loro, fracassare bruciare istoriare rovinare gli arredi di una scuola pubblica sia cosa assolutamente normale, un fatto-della-vita del quale discutere, e qui viene il bello, con gli stessi toni che dei trentenni qualsiasi userebbero per chiacchierare del più (+) e del meno (-).
Se non li avessi visti salire, e esulando dal contesto del loro raccontarsi (avventure a scuola), avrei detto che le persone che stavano facendo quei discorsi fossero stati dei miei coetanei; poi si arriva alla fermata, uno di loro fa per scendere, e dal fondo del tram un suo amico si lascia sfuggire in maniera confusa prima un saluto e poi una parolina che, anche al sottoscritto, ricorda come assonanza il termine "frocio".
Il ragazzotto invece di scendere torna sui suoi passi, con l'occhio serio e il passo fiero, e dall'alto della sua ben portata pinguedine chiede perentorio all'amico "puoi ripetere cosa hai detto?", promettendo tra le righe conseguenze ferali qualora l'impressione sonora fosse confermata dal povero tapino.
Roba che a me viene voglia di saltar su, prenderlo a ceffoni e chiedergli, con l'occhio serio e dall'alto della mia esuberanza pilifera, di piantarla di atteggiarsi a ras del quartiere, perchè ciccio avrai si è no quattordici anni e dovresti portare un po' più di rispetto a questo mondo, alle persone che ti circondano e soprattutto alla tua età.
Per fortuna l'incidente si risolve con un nulla di fatto, anche se una delle simpatiche bambine amiche del pingue piccolo-ras, una volta sceso il suddetto si lascia sfuggire a commento della vicenda un disprezzante "...coglione". Il pingue tanto è già per strada, e tanto non la può sentire. Roba che nemmeno le mie amiche trentenni più bastardedentro, un livore ed una alterigia che le acidelle della mia età se la sognano, un tono da lasciarti di stucco come nemmeno la più snob delle donne-fatte-e-finite in premestruo.
E cazzo bimba anche tu avrai si e no quattordici anni.
Bambini che fanno i grandi. Mica grandi bambini.
Bambini che invece di affrontare un passo per volta i grandi cambiamenti che la vita prepara per loro decidono che "essere fighi" è molto meglio, molto più utile e redditizio, molto più cool trendy modaiolo e altri cazzosissimi termini simili. Bambini che fracassano bruciano istoriano rovinano gli arredi di una scuola pubblica e poi ne parlano senza nessuna vergogna, roba da prendere i genitori e dare loro una bella ripassata.
Bambini piccoli piccoli, che oggi interpretano male un ruolo che, domani, interpreteranno peggio.
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appunto
22.11.07
Heidi censurata in Turchia
Dalla Turchia arriva una curiosa notizia: Heidi, la bimba svizzera protagonista di una celebre e commovente favola ambientata sui monti, è stata censurata.
Troppo provocanti quelle mutandine che la giovane montanara esibisce di tanto in tanto, troppo "occidentale" la sua ostinazione nel girare a capo scoperto.
Ecco dunque che, in Turchia, Heidi vestirà dei comodi mutandoni super-coprenti, oltre al classico velo islamico.
Due domande, a questo punto, mi sorgono spontanee.
La prima è cosa dovrebbe centrare la Turchia con l'Europa.
La seconda entra più sul merito della notizia: se i turchi ritenevano che Heidi fosse tanto...con-turbante, perchè mai allora le hanno messo il...velo?
Troppo provocanti quelle mutandine che la giovane montanara esibisce di tanto in tanto, troppo "occidentale" la sua ostinazione nel girare a capo scoperto.
Ecco dunque che, in Turchia, Heidi vestirà dei comodi mutandoni super-coprenti, oltre al classico velo islamico.
Due domande, a questo punto, mi sorgono spontanee.
La prima è cosa dovrebbe centrare la Turchia con l'Europa.
La seconda entra più sul merito della notizia: se i turchi ritenevano che Heidi fosse tanto...con-turbante, perchè mai allora le hanno messo il...velo?
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cronaca
18.11.07
Richard Garriott's Tabula Rasa: scarica gratis la guida!
Tabula Rasa, il nuovo gioco di ruolo online creato nientepopodimenoche da Sir Richard Garriott (mai sentito parlare di Ultima?...), ha da poco raggiunto gli scaffali.
Anche voi avete acquistato il gioco? Avete difficoltà a comprenderne le caratteristiche?
Niente paura: il buon Richard ha pensato bene di preparare per voi una guida al gioco, la Allied Free Sentients Field Guide, liberamente scaricabile da questo link (in formato PDF). Questa è sicuramente un'ottima iniziativa, volta a rendere più accessibile (e appetibile) un gioco che deve confrontarsi con mostri sacri del calibro di "World of Warcraft" e "The Lord of the Rings Online".
In un mercato difficile come quello dei mmorpg, Tabula Rasa regala ai propri utenti quello che altri ti fanno pagare (una guida al gioco): colpo di genio, o colpo di coda?...
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videogiochi
La Francia si qualifica per gli europei grazie all'Italia
Grazie alla vittoria dell'Italia sulla Scozia (1-2), la Francia si qualifica matematicamente ai prossimi campionati europei di calcio: ad una giornata dal termine del torneo di qualificazione, Italia prima in classifica nel girone, Francia seconda e Scozia terza (ma senza più gare da disputare).
Gennaro Gattuso esprime la gioia di tutti noi italiani per aver contribuito in maniera determinante alla qualificazione dei francesi: "Mi fa girare i coglioni, perché quel Domenech parla sempre... Spero di incontrarli agli Europei per dargli un'altra lezione".
Come direbbero i cugini: chapeaux.
Gennaro Gattuso esprime la gioia di tutti noi italiani per aver contribuito in maniera determinante alla qualificazione dei francesi: "Mi fa girare i coglioni, perché quel Domenech parla sempre... Spero di incontrarli agli Europei per dargli un'altra lezione".
Come direbbero i cugini: chapeaux.
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sport
Consigli teatrali
24 novembre 2007
Teatro Nuovo
via Leopardi, 4
GALLARATE
la Filodrammatica Giovani "Madonna in campagna"
presenta
SARTO PER SIGNORA
commedia brillante di Georges Feydeau
Teatro Nuovo
via Leopardi, 4
GALLARATE
la Filodrammatica Giovani "Madonna in campagna"
presenta
SARTO PER SIGNORA
commedia brillante di Georges Feydeau
Arrivo or ora da una bella serata "culturale", passata al Teatro Nuovo di Gallarate.
Di scena "un gruppo di amici accomunati dalla grande passione per il teatro", la Filodrammatica Giovani MIC, impegnati nella rappresentazione de "Sarto per signora" di Feydeau.
La commedia, rappresentata per la prima volta nel 1887 e subito accolta da un grande successo, a tutt'oggi non ha perso un grammo della sua freschezza, anche grazie all'ottimo lavoro svolto dai 10 attori della compagnia (11 con il cane Zac), dalla regista e da tutte le persone che hanno lavorato per la buona riuscita dello spettacolo.
Senza svelarvi nulla della trama, vi dico solo che Feydeau racconta le disavventure di un medico e dei suoi maldestri "tentativi di scappatella", che finiscono per coinvolgere (loro malgrado) un numero spropositato di persone (addirittura la Regina di Groenlandia, vi pare poco?!?!).
Ammetto di non essere un frequentatore abituale dei teatri, ma stasera mi sono davvero divertito...e non poteva essere altrimenti, direi, visto che con tutta evidenza anche gli attori, sul palco, si sono divertiti parecchio.
Si replica sabato 24 novembre, con inizio alle ore 21:00, biglietto 12€.
Spesi benissimo.
ps: ma si può saperla o no la storia della sarta?!?!?! Io ora sono curiosoooooo!!!
Di scena "un gruppo di amici accomunati dalla grande passione per il teatro", la Filodrammatica Giovani MIC, impegnati nella rappresentazione de "Sarto per signora" di Feydeau.
La commedia, rappresentata per la prima volta nel 1887 e subito accolta da un grande successo, a tutt'oggi non ha perso un grammo della sua freschezza, anche grazie all'ottimo lavoro svolto dai 10 attori della compagnia (11 con il cane Zac), dalla regista e da tutte le persone che hanno lavorato per la buona riuscita dello spettacolo.
Senza svelarvi nulla della trama, vi dico solo che Feydeau racconta le disavventure di un medico e dei suoi maldestri "tentativi di scappatella", che finiscono per coinvolgere (loro malgrado) un numero spropositato di persone (addirittura la Regina di Groenlandia, vi pare poco?!?!).
Ammetto di non essere un frequentatore abituale dei teatri, ma stasera mi sono davvero divertito...e non poteva essere altrimenti, direi, visto che con tutta evidenza anche gli attori, sul palco, si sono divertiti parecchio.
Si replica sabato 24 novembre, con inizio alle ore 21:00, biglietto 12€.
Spesi benissimo.
ps: ma si può saperla o no la storia della sarta?!?!?! Io ora sono curiosoooooo!!!
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Fanbit, scarica la puntata del 16 novembre 2007
Scarica la puntata del 16 novembre 2007
Fanbit - Il digitale in pillole
venerdì, 21:30/22:30
Radio Missione Francescana
FM 105.30 da Varese sino a Busto
FM 91.45 tra Laveno e Sesto C.
FM 90.00 tra Laveno e Canonica
FM 89.50 tra Laveno a Luino
FM 88.50 in Val Ceresio
FM 91.70 a Varese
FM 107.95 a nord di Varese
FM 91.50 Porto Ceresio
Fanbit - Il digitale in pillole
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Come perdere 194€
Non dico tanto.
Non voglio lamentarmi.
Non pretendo la luna...
...ma perchè mai la nazionale maltese di calcio non ha strappato un pareggino in Grecia?!
No, dico: come maiiii!!!! :(
Non voglio lamentarmi.
Non pretendo la luna...
...ma perchè mai la nazionale maltese di calcio non ha strappato un pareggino in Grecia?!
No, dico: come maiiii!!!! :(
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15.11.07
Crysis: l'invasione inizia domani, 16 novembre 2007
Ci siamo quasi: l'invasione aliena più attesa degli ultimi anni inizia domani, giorno di debutto sugli scaffali di tutti i negozi di Crysis, il capolavoro annunciato degli sviluppatori di Crytek, i papà dell'osannato Far Cry.
Diciamolo fuori dai denti: il motore grafico di questo sparatutto, il CryEngine2, rappresenta il punto di partenza della vera next-generation su PC, il nuovo metro di paragone con il quale ogni sviluppatore dovrà confrontarsi in futuro.
Le immagini a corredo, tratte ovviamente dalla demo rilasciata alcune settimane orsono, sono state realizzate con il Personal Computer supah-dupah del sottoscritto: NVIDIA GeForce 8800GTX 768MB, Intel Core2 6600 2.4GHZ, 2GB ram, scheda madre P5N32-E SLI; come mousepad uso un block-notes Pignastyl, visto che il mio mousepad me l'ha rubato la morosa.
Crysis, a 1280x1024, dettagli al massimo (con file config moddati), AA 2x (tanto per esagerare) presenta un fps variabile intorno ai 30: giocabilissimo, e tenete conto che non utilizzo i driver beta appositamente rilasciati da NVIDIA.
L'impatto con il gioco è spaventoso: notare i riflessi metallici sulle armature iper-tecnologiche dei soldati è cosa che non si dimentica facilmente, e il "tuffo" dall'aereo per raggiungere l'isola teatro della vicenda è uno di quei momenti che resterà nella storia dei videogiochi.
Lentamente, metro dopo metro in caduta libera, il videogiocatore si avvicina a quel paradiso degli sparatutto che tanto si è fatto attendere, che ha subito qualche ritardo nella pubblicazione, ma che ora finalmente stiamo per toccare con mano...un tuffo in acqua, la riemersione, ed eccoci catapultati in un'incredibile scenario che definire realistico è riduttivo.
L'aspetto più intrigante di Crysis, grafica da paura a parte, è l'utilizzo della speciale "tuta" e dei suoi poteri speciali: si passa dall'armatura (potenziamento base), alla super-velocità, alla comoda funzione di mimetizzazione, alla super-forza (devastante nel corpo a corpo con i nemici più sfortunati).
L'energia della tuta ovviamente si scarica utilizzandone i poteri, più o meno velocemente in base al potenziamento utilizzato, per poi ricaricarsi passando alla modalità armatura: ogni potere può però essere attivato per un tempo molto limitato, cosa che garantisce a questa caratteristica di Crysis di rivelarsi decisiva ai fini di una giocabilità adrenalinica e varia. Scordatevi di aggirarvi in lungo e in largo per le postazioni nemiche, protetti dall'invisibilità: sarà necessario attivare i potenziamenti al momento opportuno, agire con velocità ed essere sempre pronti a variare la propria tattica; molto, molto divertente.
Segnatevi questa data sul calendario: 16 novembre 2007.
Il giorno che potrebbe riscrivere la storia degli sparatutto su PC, ovvero degli Sparatutto: Crysis sta arrivando...
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L'oroscopo di Radio Capital
capricorno: il vostro partner non è in grado di soddisfare le vostre aspettative; è tempo di farsene una ragione e iniziare a guardarsi intorno nuovamente.
Uh. Ma dico. Dobbiamo attenderci separazioni di massa?...
Uh. Ma dico. Dobbiamo attenderci separazioni di massa?...
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oroscopo
Il ritorno di Interplay!
Mentre Atari si avvicina sempre più al baratro (per la seconda volta, ahimè), ci ritroviamo con un'altra casa storica, la Interplay, che a quanto pare riprende a sviluppare giochi.
Evviva.
C'è un piccolissimo dettaglio che ha portato il mondo intero a trarre questa emozionante conclusione: l'assunzione di Jason Anderson, direttamente coinvolto a suo tempo nella realizzazione del primo e del secondo capitolo di (nientepopodimenoche...) Fallout.
Il buon Jason sarà il direttore creativo di un nuovo gioco online che, ufficialmente, non è stato ancora annunciato (...Fallout Online, i presume).
Chi viene, chi va...
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videogiochi
14.11.07
Data di uscita Assassin's Creed: 15 novembre 2007; ci siamo!!!
Ricordo a tutti i pregevoli aficionados del buon videogioco che domani giovedi' 15 novembre 2007 fara' bella mostra di se', su tutti gli scaffali dei negozi specializzati, l'attesissimo gioco Assassin's Creed, nella duplice versione standard e collector, e nella duplice (a questo punto, forse, quadruplice? Vabbe' lasciamo perdere...) versione PS3 e XBOX360.
Il gioco, com'e' universalmente noto, ci trasportera' nei bui tempi del Medioevo (bui? sarebbe tempo di sfatare questo mito); nei panni di Altair, un assassino prezzolato, dovremo eliminare parecchia gente, e scongiurare una guerra.
Parecchi altri misteri si celano dietro la trama di Assassin's Creed, ma domani tutto (o quasi) sara' svelato...
Il gioco, com'e' universalmente noto, ci trasportera' nei bui tempi del Medioevo (bui? sarebbe tempo di sfatare questo mito); nei panni di Altair, un assassino prezzolato, dovremo eliminare parecchia gente, e scongiurare una guerra.
Parecchi altri misteri si celano dietro la trama di Assassin's Creed, ma domani tutto (o quasi) sara' svelato...
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13.11.07
Fanbit - le videorecensioni: The Legend of Zelda: Phantom Hourglass
Fanbit - le videorecensioni:
The Legend of Zelda: Phantom Hourglass
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Il vero calcio è quello dei videogiochi
Sono da sempre un appassionato di calcio.
Ricordo che, da piccolo, quasi non contemplavo l'esistenza di altri sport, tanto che di fronte al risultato di una partita di basket pensavo "...e i portieri? Che facevano, dormivano?".
Per qualche anno, lo confesso, son stato gobbo; poi, acquistata la ragione, mi sono scoperto Grifone, del Perugia, e ricordo quasi con commozione la splendida cavalcata che ci portò in breve tempo dalla serie C1 alla serie A.
Se ora penso al calcio, però, resto allibito.
Sarà mica il vero calcio quello che ci ritroviamo per le mani adesso?
Quello della Juve, la società più gloriosa d'Italia, che ruba e finisce in serie B?
Quello dei tifosi, di alcuni tifosi, che tengono in ostaggio l'intero sistema con la minaccia della violenza?
Quello che -risate- sospende i campionati in segno di lutto, guarda caso la domenica che la serie A non gioca per gli impegni della nazionale, e la serie B minacciava comunque il serrate per dissapori riguardanti l'annosa questione dei diritti televisivi?
E' vero calcio quello dei giornalisti, di alcuni giornalisti, che litigano tra di loro e si accapigliano senza stile ma con rabbia?
Mammia mia, certo che no: lo sport che appassiona tanto me e altri milioni di italiani non può essere questo.
Il vero calcio, oggi, è quello dei videogiochi.
Quello di FIFA, che pazienza se ogni anno non decolla, ma ci sono tonnellate di licenze.
Quello di PES, o di Winning Eleven, che ci fa divertire come matti a giocare e a tentar di editare le formazioni non licenziate.
Quello dei vari Scudetto, Football Manager, FIFA Manager, che ci permettono di sognare come si deve, e magari di riportare il Perugia in serie A nel giro di due-tre stagioni, a forza di calciomercato folle e disperatissimo.
Il vero calcio, oggi, è quello delle lan party, delle sfide online contro un tedesco che, dopo essere finito 34 volte in fuorigioco e aver perso 1-0, ti chiede se sei italiano; è il calcio del "anche tu c'hai il DS? Dai, facciamo una partita a rigori col FIFA, che tanto basta una sola scheda di gioco"; è il calcio controllato col joypad, e se si rompe con la tastiera, con le unghie, coi denti...con la fantasia.
Il vero calcio, oggi, è quello dei videogiochi.
Ricordo che, da piccolo, quasi non contemplavo l'esistenza di altri sport, tanto che di fronte al risultato di una partita di basket pensavo "...e i portieri? Che facevano, dormivano?".
Per qualche anno, lo confesso, son stato gobbo; poi, acquistata la ragione, mi sono scoperto Grifone, del Perugia, e ricordo quasi con commozione la splendida cavalcata che ci portò in breve tempo dalla serie C1 alla serie A.
Se ora penso al calcio, però, resto allibito.
Sarà mica il vero calcio quello che ci ritroviamo per le mani adesso?
Quello della Juve, la società più gloriosa d'Italia, che ruba e finisce in serie B?
Quello dei tifosi, di alcuni tifosi, che tengono in ostaggio l'intero sistema con la minaccia della violenza?
Quello che -risate- sospende i campionati in segno di lutto, guarda caso la domenica che la serie A non gioca per gli impegni della nazionale, e la serie B minacciava comunque il serrate per dissapori riguardanti l'annosa questione dei diritti televisivi?
E' vero calcio quello dei giornalisti, di alcuni giornalisti, che litigano tra di loro e si accapigliano senza stile ma con rabbia?
Mammia mia, certo che no: lo sport che appassiona tanto me e altri milioni di italiani non può essere questo.
Il vero calcio, oggi, è quello dei videogiochi.
Quello di FIFA, che pazienza se ogni anno non decolla, ma ci sono tonnellate di licenze.
Quello di PES, o di Winning Eleven, che ci fa divertire come matti a giocare e a tentar di editare le formazioni non licenziate.
Quello dei vari Scudetto, Football Manager, FIFA Manager, che ci permettono di sognare come si deve, e magari di riportare il Perugia in serie A nel giro di due-tre stagioni, a forza di calciomercato folle e disperatissimo.
Il vero calcio, oggi, è quello delle lan party, delle sfide online contro un tedesco che, dopo essere finito 34 volte in fuorigioco e aver perso 1-0, ti chiede se sei italiano; è il calcio del "anche tu c'hai il DS? Dai, facciamo una partita a rigori col FIFA, che tanto basta una sola scheda di gioco"; è il calcio controllato col joypad, e se si rompe con la tastiera, con le unghie, coi denti...con la fantasia.
Il vero calcio, oggi, è quello dei videogiochi.
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Alle fiere dall'Est...
Un medico morto soffocato durante una rapina...
Una donna violentata, e lasciata a morire in una discarica...
Una ragazza uccisa con un ombrello...
E poi altre rapine, altre violenze, illegalità diffusa...
Alle fiere dall'Est che ci hanno invaso auguro di trovare presto asilo in uno Zoo.
Possibilmente, in Patria.
Una donna violentata, e lasciata a morire in una discarica...
Una ragazza uccisa con un ombrello...
E poi altre rapine, altre violenze, illegalità diffusa...
Alle fiere dall'Est che ci hanno invaso auguro di trovare presto asilo in uno Zoo.
Possibilmente, in Patria.
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12.11.07
Messaggio di passione
Oh, passione mia bella et giochosa.
Ci son momenti ch'un uomo deve, ahimè e porcaputtana, guardare seco e favellar de' suoi limiti.
S'io fossi fabbro, fabbrerei per te una bella porta et pulchra assaje in ferro battuto.
Ma non son fabbro, et in casa turbina il vento gelido et funesto di questi poveri giorni (vabbè il freddo mantiene).
S'io fossi cuoco, cocerei per te quanti dei più bei manicharetti io potria preparare.
Ma vacca l'oegia io non son cuoco, e noi si fa la fame (inoltre il frigo è vuoto).
S'io fossi alpino, alpeggierei per te tutte le mattine, et in sul calar del sole.
Ma non son alpino, e s'io salgo lo troppo in alto me vomita l'anima et le pelvi per la vertigine (ma almeno ci provo a salire, cazzo).
S'io fossi sarto, sarterei per te vestiti stupenderrimi, cotali che niuno mai li vide in tutta la storia dell'urbe, del mondo et di quel cazzo che vuoi.
Ma non son sarto, e mi vai in giro che me te pari una stroliga (che, periodo funesto a parte, c'hanno comunque il loro fascino).
S'io fossi prete, predicherei la tua beltà all'hora nona, et prima, et dopo, et cetera, fino ad esaurire tutti gli argomenti di esto mondo et financo dell'altero.
Ma (e per fortuna) non son prete, et lo maximo mio est dirte de tantero in tantero "oh ma che tu sei proprio bellina, ne'" (apprezza quantomeno la sincerità).
S'io fossi non dico diecie uomini, ma almen quattro, tu saria la più bella et felice del reame, me par di poter dire...
...però sono solo uno, e pure stronzo.
Quindi, visto che -quantomeno- pirla non sono, ocio che una bella mattina ti faccio una sorpresa.
Ciao ne'.
Ci son momenti ch'un uomo deve, ahimè e porcaputtana, guardare seco e favellar de' suoi limiti.
S'io fossi fabbro, fabbrerei per te una bella porta et pulchra assaje in ferro battuto.
Ma non son fabbro, et in casa turbina il vento gelido et funesto di questi poveri giorni (vabbè il freddo mantiene).
S'io fossi cuoco, cocerei per te quanti dei più bei manicharetti io potria preparare.
Ma vacca l'oegia io non son cuoco, e noi si fa la fame (inoltre il frigo è vuoto).
S'io fossi alpino, alpeggierei per te tutte le mattine, et in sul calar del sole.
Ma non son alpino, e s'io salgo lo troppo in alto me vomita l'anima et le pelvi per la vertigine (ma almeno ci provo a salire, cazzo).
S'io fossi sarto, sarterei per te vestiti stupenderrimi, cotali che niuno mai li vide in tutta la storia dell'urbe, del mondo et di quel cazzo che vuoi.
Ma non son sarto, e mi vai in giro che me te pari una stroliga (che, periodo funesto a parte, c'hanno comunque il loro fascino).
S'io fossi prete, predicherei la tua beltà all'hora nona, et prima, et dopo, et cetera, fino ad esaurire tutti gli argomenti di esto mondo et financo dell'altero.
Ma (e per fortuna) non son prete, et lo maximo mio est dirte de tantero in tantero "oh ma che tu sei proprio bellina, ne'" (apprezza quantomeno la sincerità).
S'io fossi non dico diecie uomini, ma almen quattro, tu saria la più bella et felice del reame, me par di poter dire...
...però sono solo uno, e pure stronzo.
Quindi, visto che -quantomeno- pirla non sono, ocio che una bella mattina ti faccio una sorpresa.
Ciao ne'.
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venerdì, 21:30/22:30
Radio Missione Francescana
FM 105.30 da Varese sino a Busto
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Siamo tutti ostaggi
Il calcio italiano è ostaggio di quattro anarchici, falliti e codardi che si definiscono ultras; e dico "quattro" per dir che sono pochi.
Sappiamo bene cosa sia successo ieri: in un autogrill, un ragazzo è stato ucciso da un poliziotto, in circostanze ancora da definire. Il caso ha voluto che quel povero ragazzo fosse un tifoso della Lazio, in viaggio per andare ad assistere alla partita Inter-Lazio: apriti cielo.
In men che non si dica, la notizia si diffonde in tutti gli stadi d'Italia e la morte di un ragazzo viene presa a scusa per scatenare l'apocalisse.
A Taranto, a Bergamo e a Roma succede il finimondo: con la minaccia di dare luogo a "qualcosa di grave" vengono interrotte partite, la sede del CONI viene presa d'assalto, in tutto il paese la polizia e le forze dell'ordine in generale vengono fatte oggetto di atti di terrorismo (si, terrorismo).
Quei famosi quattro anarchici, falliti e codardi muovono ancora una volta guerra contro i rappresentanti dello Stato, contro le forze dell'ordine. E hanno la faccia di definirsi ultras, magari; hanno la faccia di mischiarsi a gente che vive (anche) di una passione per una squadra di calcio.
Ma perchè scrivo anarchici? Perchè falliti? Perchè codardi? Lo spiego.
Questi criminali, questi terroristi sono senz'ombra di dubbio degli anarchici: sappiamo che spesso le curve italiane si appropriano delle ideologie politiche; ci sono dunque curve chiaramente di sinistra, e curve smaccatamente di destra. Questi famigerati quattro gatti, questi quattro criminali, però, nel trovare un avversario nelle forze dell'ordine dimostrano chiaramente di essere null'altro che anarchici, e della peggior specie.
Anrachici ignoranti, oltretutto, perchè -poco ma sicuro- non ci sono profonde argomentazioni filosofiche a base della loro scelta.
Questi quattro rifuti umani, questi quattro avanzi di galera (anche se, magari, la galera nemmeno l'hanno mai vista, ahimè), sono anche dei falliti; incapaci di affermarsi come individui, preferiscono all'anonimato la gloria effimera del gruppo, la smania bestiale del branco che fa sentire un leone anche la più sgangherata delle pecorelle. Seguono idee altrui, spesso senza capirle, e solo la domenica (o il sabato, o il mercoledì...) riescono a sollevarsi da un nulla quotidiano (come persone e come società che li circonda) che non vogliono sopportare come si conviene alle persone senza qualità.
Questi quattro cani randagi, questi quattro aborti della società sono, infine, dei grandissimi codardi. Si: gradissimi codardi.
Guardate le immagini di ieri: "tifosi" che vanno allo stadio con il volto sempre nascosto da passamontagna, o da sciarpe, o da felpe-e-cappelli che andrebbero bene solo d'inverno, quando l'aria è fredda. Codardi che sanno benissimo di essere nel torto, e che nascondono la loro brutta faccia per paura di perderla un'altra volta.
Codardi che, anche nell'unico momento (la partita) e nell'unico modo (la violenza) che hanno per elevare la loro condizione di scarto umano non riescono ad avere le palle per mettere la loro grandissima faccia d'immerda, e la nascondono sotto un velo che, in quanto tale, a noi non lascia altra possibilità che definirli tutti quanti, in blocco: anarchici, falliti e codardi.
Sappiamo bene cosa sia successo ieri: in un autogrill, un ragazzo è stato ucciso da un poliziotto, in circostanze ancora da definire. Il caso ha voluto che quel povero ragazzo fosse un tifoso della Lazio, in viaggio per andare ad assistere alla partita Inter-Lazio: apriti cielo.
In men che non si dica, la notizia si diffonde in tutti gli stadi d'Italia e la morte di un ragazzo viene presa a scusa per scatenare l'apocalisse.
A Taranto, a Bergamo e a Roma succede il finimondo: con la minaccia di dare luogo a "qualcosa di grave" vengono interrotte partite, la sede del CONI viene presa d'assalto, in tutto il paese la polizia e le forze dell'ordine in generale vengono fatte oggetto di atti di terrorismo (si, terrorismo).
Quei famosi quattro anarchici, falliti e codardi muovono ancora una volta guerra contro i rappresentanti dello Stato, contro le forze dell'ordine. E hanno la faccia di definirsi ultras, magari; hanno la faccia di mischiarsi a gente che vive (anche) di una passione per una squadra di calcio.
Ma perchè scrivo anarchici? Perchè falliti? Perchè codardi? Lo spiego.
Questi criminali, questi terroristi sono senz'ombra di dubbio degli anarchici: sappiamo che spesso le curve italiane si appropriano delle ideologie politiche; ci sono dunque curve chiaramente di sinistra, e curve smaccatamente di destra. Questi famigerati quattro gatti, questi quattro criminali, però, nel trovare un avversario nelle forze dell'ordine dimostrano chiaramente di essere null'altro che anarchici, e della peggior specie.
Anrachici ignoranti, oltretutto, perchè -poco ma sicuro- non ci sono profonde argomentazioni filosofiche a base della loro scelta.
Questi quattro rifuti umani, questi quattro avanzi di galera (anche se, magari, la galera nemmeno l'hanno mai vista, ahimè), sono anche dei falliti; incapaci di affermarsi come individui, preferiscono all'anonimato la gloria effimera del gruppo, la smania bestiale del branco che fa sentire un leone anche la più sgangherata delle pecorelle. Seguono idee altrui, spesso senza capirle, e solo la domenica (o il sabato, o il mercoledì...) riescono a sollevarsi da un nulla quotidiano (come persone e come società che li circonda) che non vogliono sopportare come si conviene alle persone senza qualità.
Questi quattro cani randagi, questi quattro aborti della società sono, infine, dei grandissimi codardi. Si: gradissimi codardi.
Guardate le immagini di ieri: "tifosi" che vanno allo stadio con il volto sempre nascosto da passamontagna, o da sciarpe, o da felpe-e-cappelli che andrebbero bene solo d'inverno, quando l'aria è fredda. Codardi che sanno benissimo di essere nel torto, e che nascondono la loro brutta faccia per paura di perderla un'altra volta.
Codardi che, anche nell'unico momento (la partita) e nell'unico modo (la violenza) che hanno per elevare la loro condizione di scarto umano non riescono ad avere le palle per mettere la loro grandissima faccia d'immerda, e la nascondono sotto un velo che, in quanto tale, a noi non lascia altra possibilità che definirli tutti quanti, in blocco: anarchici, falliti e codardi.
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6.11.07
Corso di seduzione per inglesi
I maschi inglesi, a quanto pare, hanno parecchie difficoltà con le donne: sembrerebbe che l'uomo inglese non mi sia più capace di rimorchiare come si deve. Poveri.
Oibò, qui mi urge una soluzione: detto fatto, per porre rimedio a questo dramma nazionale, i geniacci di Londra hanno pensato bene di organizzare un corso di seduzione per gli uomini inglesi e, indovinate un po', questo corso verrà tenuto proprio da un italiano (un siciliano, per la precisione: l'attore Marco Gambino).
Si sa, noi italiani siamo sempre pronti a dare una mano agli amici in difficoltà.
Uhm.
Siccome siamo pronti a dare una mano anche alle amiche in difficoltà...italianiii! Andiamo tutti in Inghilterraaa!!!...
Oibò, qui mi urge una soluzione: detto fatto, per porre rimedio a questo dramma nazionale, i geniacci di Londra hanno pensato bene di organizzare un corso di seduzione per gli uomini inglesi e, indovinate un po', questo corso verrà tenuto proprio da un italiano (un siciliano, per la precisione: l'attore Marco Gambino).
Si sa, noi italiani siamo sempre pronti a dare una mano agli amici in difficoltà.
Uhm.
Siccome siamo pronti a dare una mano anche alle amiche in difficoltà...italianiii! Andiamo tutti in Inghilterraaa!!!...
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5.11.07
Quanto costa il perdono in Iran
Una buona notizia dall'Iran: è stata sospesa l'esecuzione di un 18enne accusato di aver ucciso un uomo 3 anni fa (all'epoca del delitto, dunque, il condannato aveva 16 anni).
L'impiccagione non avrà luogo perchè i familiari della vittima hanno perdonato l'assassino, dietro versamento della cifra di (al cambio) 110.000€ a titolo di risarcimento; non so dire se, a questo mondo, tutto abbia o meno un prezzo.
Di sicuro, in Iran il perdono costa almeno 110.000€.
L'impiccagione non avrà luogo perchè i familiari della vittima hanno perdonato l'assassino, dietro versamento della cifra di (al cambio) 110.000€ a titolo di risarcimento; non so dire se, a questo mondo, tutto abbia o meno un prezzo.
Di sicuro, in Iran il perdono costa almeno 110.000€.
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3.11.07
FIFA Manager 08: quest'anno la sfida si fa dura
Quest'anno la sfida dei gestionali calcistici si fa dura: accanto al classico Scudetto 2008 e al campione Football Manager 2008, scende in campo il nuovo gestionale di Electronic Arts, Fifa Manager 08.
Il gioco uscirà il 9 novembre prossimo: non manca poi molto, quindi. E' stata anche rilasciata una demo, che consiglio vivamente di scaricare.
Accanto ad una pregevole visualizzazione delle partite imn vero 3D (come ai tempi del buon vecchio PC Calcio...), ecco una marea di contenuti che fanno ingolosire chi, come me, da un gestionale calcistico cerca tutta quella benefica "fuffa" in grado di farci sentire sul serio alla guida di una squadra di calcio: un'infinità di campionati la FIFA Confederations Cup, il Campionato mondiale di calcio Under-20, numerosissime serie inferiori nazionali e tante altre competizioni per squadre internazionali), un calciomercato ulteriormente migliorato, una nuova funzionalità che permette di fare le pulci a tutto quanto successo - in game, ovviamente- nel mondo calcistico (alla Tosatti, per intenderci), un rinnovato editor degli stadi (non vedo l'ora dio giocarci un po', come coi Lego) e un nuovo sistema di comunicazione allenatore-squadra-giocatori (un giocatore che mi viene a chiedere un diverso numero di maglia non si era mai visto, in un gestionale!).
Fifa Manager 08: che sia la volta buona?
Il gioco uscirà il 9 novembre prossimo: non manca poi molto, quindi. E' stata anche rilasciata una demo, che consiglio vivamente di scaricare.
Accanto ad una pregevole visualizzazione delle partite imn vero 3D (come ai tempi del buon vecchio PC Calcio...), ecco una marea di contenuti che fanno ingolosire chi, come me, da un gestionale calcistico cerca tutta quella benefica "fuffa" in grado di farci sentire sul serio alla guida di una squadra di calcio: un'infinità di campionati la FIFA Confederations Cup, il Campionato mondiale di calcio Under-20, numerosissime serie inferiori nazionali e tante altre competizioni per squadre internazionali), un calciomercato ulteriormente migliorato, una nuova funzionalità che permette di fare le pulci a tutto quanto successo - in game, ovviamente- nel mondo calcistico (alla Tosatti, per intenderci), un rinnovato editor degli stadi (non vedo l'ora dio giocarci un po', come coi Lego) e un nuovo sistema di comunicazione allenatore-squadra-giocatori (un giocatore che mi viene a chiedere un diverso numero di maglia non si era mai visto, in un gestionale!).
Fifa Manager 08: che sia la volta buona?
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Empire Earth III demo: ritorna lo strategico rivale di Age of Empires
Il 16 novembre prossimo è giornata di grandi uscite: tra gli altri uscirà l'atteso sparatutto Crysis, del quale si è ormai parlato fino allo sfinimento.
Sarà però una data importante anche per gli appassionati di strategia in tempo reale, visto che proprio in quel fatidico giorno troveremo su tutti gli scaffali dei negozi il terzo capitolo della saga "Empire Earth", per il quale gli sviluppatori hanno scelto l'innovativo nome di Empire Earth III.
Mi permetto di usare l'ironia, in quanto grande fan della serie: ricordo con gioia le cavalcate nella storia dell'uomo con il primo Empire Earth, che rispetto al concorrente AoE permetteva di partire dalla preistoria per arrivare fino ad un futuro più o meno prossimo, dipinto comunque a tinte fosche (sempre in guerra si era, dopotutto).
Ora che sta per uscire questo terzo episodio, il gioco si trova a dover combattere con i nuovi mostri sacri della strategia in tempo reale: i vari World in Conflict (con la sua grafica sconvolgente e un multiplayer impressionante), Medieval II: Total War (il migliore in assoluto, IMO, per meccaniche di gioco) e Company of Heroes (che ha spaccato il mondo con un bilanciamento delle truppe quasi perfetto) costituiscono avversari tosti e difficili da battere.
Saprà Empire Earth III competere con questi giochi?
Intanto scarichiamoci la demo di Empire Earth III, giusto per farci un'idea delle qualità del gioco: il 16 novembre si avvicina, e presto avremo tutte le risposte...
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2.11.07
The Elder Scrolls Online?
Leggete cosa è successo il 15 agosto scorso:
Registrant:
ZeniMax Media Inc
Domain Name: ELDERSCROLLSONLINE.COM
Created on..............: 15-Aug-07
Expires on..............: 12-Jun-09
Record last updated on..: 22-Aug-07
Traduco, per chi non avesse colto al volo la "portata" di queste poche righe (e per chi, avendola colta, sia svenuto per l'emozione: quando ti ripigli, amico mio, leggi quanto segue).
ZeniMax Media Inc è la società che controlla Bethesda Softworks, la software house che ha regalato al mondo la serie "The Elder Scrolls".
Il 15 agosto scorso ZeniMax Media Inc ha provveduto a registrare il dominio elderscrollsonline.com: dobbiamo forse aspettarci un gioco di ruolo online ambientato nel mondo di Tamriel?
Pregevole domanda; al momento, è ancora troppo presto per dirlo.
In ogni caso, io mi preparo e butto subito giù una bozza per un bel personaggio, femmina bretone, a metà tra guerriero e stregone, abilità spada-lunga, maestra nell'uso di armature pesanti, e con una discreta predisposizione per la magia di distruzione.
Che non si sa mai...
Registrant:
ZeniMax Media Inc
Domain Name: ELDERSCROLLSONLINE.COM
Created on..............: 15-Aug-07
Expires on..............: 12-Jun-09
Record last updated on..: 22-Aug-07
Traduco, per chi non avesse colto al volo la "portata" di queste poche righe (e per chi, avendola colta, sia svenuto per l'emozione: quando ti ripigli, amico mio, leggi quanto segue).
ZeniMax Media Inc è la società che controlla Bethesda Softworks, la software house che ha regalato al mondo la serie "The Elder Scrolls".
Il 15 agosto scorso ZeniMax Media Inc ha provveduto a registrare il dominio elderscrollsonline.com: dobbiamo forse aspettarci un gioco di ruolo online ambientato nel mondo di Tamriel?
Pregevole domanda; al momento, è ancora troppo presto per dirlo.
In ogni caso, io mi preparo e butto subito giù una bozza per un bel personaggio, femmina bretone, a metà tra guerriero e stregone, abilità spada-lunga, maestra nell'uso di armature pesanti, e con una discreta predisposizione per la magia di distruzione.
Che non si sa mai...
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1.11.07
Ma è mai possibile che... -1-
In Italia, si sa, sono due le riviste dedicate ai videogiochi pc che si dividono la platea: The Games Machine e Giochi per il Mio Computer.
Ma è mai possibile che, da quando ho smesso di leggere l'una per passare all'altra, la rivista che ho abbandonato si sia messa ad allegare ogni mese dei titoloni?!...
Ma è mai possibile che, da quando ho smesso di leggere l'una per passare all'altra, la rivista che ho abbandonato si sia messa ad allegare ogni mese dei titoloni?!...
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ma è mai possibile che
Milano - Genova 9-1
Serie A, 10a giornata di campionato
Sampdoria - Milan 0-5
Inter - Genoa 4-1
Ieri sera mi sono visto in tivvù Sampdoria - Milan: un disastro blucerchiato, una partita vergognosa che ha visto stravincere un Milan che (parere personale) ha fatto proprio il minimo indispensabile per portare a casa i 3 punti. Direi che una vittoria esterna per cinque a zero in uno scontro salvezza non è male.
Non ho idea, invece, di come sia andato l'altro scontro Milano - Genova, di scena a San Siro tra Inter e Genoa, ma l'1 a 4 penso lasci ben pochi dubbi su quale delle due squadre abbia fatto la partita.
Milano - Genova 9-1, complimentoni.
Approfitto del post a carattere sportivo per ricordare che ieri sera il Perugia ha battuto 2-0 il Gallipoli, con doppietta di Amore (autore di un gooooooooolazo!!!): ora siamo secondi in classifica (con una partita in più), e domenica si va ad Ancona, a far visita alla capolista...
Sampdoria - Milan 0-5
Inter - Genoa 4-1
Ieri sera mi sono visto in tivvù Sampdoria - Milan: un disastro blucerchiato, una partita vergognosa che ha visto stravincere un Milan che (parere personale) ha fatto proprio il minimo indispensabile per portare a casa i 3 punti. Direi che una vittoria esterna per cinque a zero in uno scontro salvezza non è male.
Non ho idea, invece, di come sia andato l'altro scontro Milano - Genova, di scena a San Siro tra Inter e Genoa, ma l'1 a 4 penso lasci ben pochi dubbi su quale delle due squadre abbia fatto la partita.
Milano - Genova 9-1, complimentoni.
Approfitto del post a carattere sportivo per ricordare che ieri sera il Perugia ha battuto 2-0 il Gallipoli, con doppietta di Amore (autore di un gooooooooolazo!!!): ora siamo secondi in classifica (con una partita in più), e domenica si va ad Ancona, a far visita alla capolista...
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31.10.07
E' arrivata la PolyStation 3!
E' finalmente arrivata sul mercato la PolyStation 3! La console che aspettavo! Deve essere assolutamente mia!...
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Problemi di eiaculazione precoce? Per te c'è il cuscino ritardante...
Soffri di eiaculazione precoce? Spari le tue cartucce inevitabilmente prima del tempo, e la tua morosa-compagna-moglie-amante-flirtoccasionale è triste e insoddisfatta?
Sfido che è insoddisfatta, è già tanto che ti stia ancora insieme!!!
Ora però puoi smettere di piangere, e di cristonarmi a dietro perchè ti ho preso in giro: sorridi, amico eiaculatore precoce, perchè dalle teste dei geniacci della Durex (nota azienda produttrice di preservativi, per chi fosse iNIorante in materia) è uscita l'idea che risolverà in maniera definitiva ogni problema di eiaculazione precoce: il cuscino ritardante.
Guardate le immagini sottostanti, e ditemi voi se una roba del genere non sia in grado di bloccare all'istante anche l'orgasmo più prepotente. Bbbrrr...peggio di una puzzetta durante l'amplesso, non c'è alcun dubbio.
Oddio, in realtà si tratta semplicemente della campagna pubblicitaria del nuovo articolo Durex, il preservativo Performa: questo bel giocattolino per adulti contiene uno speciale gel a base di acqua e benzocaina, che grazie al calore del...ehm...corpo (per non scendere nei dettagli) si scioglie e...ehm...penetra nella...ehm...zona erogena maschile, ritardando l'eiaculazione con il suo "magico" effetto.
Nessuno, pertanto, potrà trovare in vendita gli interessanti cuscini ritratti nelle foto sopra.
Per ora...
Sfido che è insoddisfatta, è già tanto che ti stia ancora insieme!!!
Ora però puoi smettere di piangere, e di cristonarmi a dietro perchè ti ho preso in giro: sorridi, amico eiaculatore precoce, perchè dalle teste dei geniacci della Durex (nota azienda produttrice di preservativi, per chi fosse iNIorante in materia) è uscita l'idea che risolverà in maniera definitiva ogni problema di eiaculazione precoce: il cuscino ritardante.
Guardate le immagini sottostanti, e ditemi voi se una roba del genere non sia in grado di bloccare all'istante anche l'orgasmo più prepotente. Bbbrrr...peggio di una puzzetta durante l'amplesso, non c'è alcun dubbio.
Oddio, in realtà si tratta semplicemente della campagna pubblicitaria del nuovo articolo Durex, il preservativo Performa: questo bel giocattolino per adulti contiene uno speciale gel a base di acqua e benzocaina, che grazie al calore del...ehm...corpo (per non scendere nei dettagli) si scioglie e...ehm...penetra nella...ehm...zona erogena maschile, ritardando l'eiaculazione con il suo "magico" effetto.
Nessuno, pertanto, potrà trovare in vendita gli interessanti cuscini ritratti nelle foto sopra.
Per ora...
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30.10.07
Ferrari Project: ecco i primi screenshots!
Blimey! Games, gli sviluppatori che hanno già all'attivo simulazioni quali GTR2, GT Legends e BWM M3 Challenge (gioco gratuito rilasciato a scopi promozionali, scaricabile anche dal sito della BMW), hanno finalmente rilasciato i primi screenshot dell'atteso gioco di guida con licenza ufficiale Ferrari: trattasi di Ferrari Project.
Visto il blasone del marchio, ci aspettiamo un prodotto di altissimo livello: sprecare una licenza simile sarebbe un crimine, ma da gente che ha già realizzato dei signori simulatori di guida non mi aspetto affatto brutte sorprese; staremo a vedere.
Il gioco, presumibilmente, uscirà su tutte le piattaforme next-gen, compreso il mio pc.
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29.10.07
Belle tope e videogiochi
Si sa, i videogiochi attraggono soprattutto i giovani maschi: il potere che poligoni e pixel esercitano sulla mente del maschio tipico in fase adolescenziale (e pure dopo, lasciatemelo dire) è talmente forte da surclassare ogni altro tipo di stimolo.
Tutti gli stimoli soccombono. Tutti, tranne uno.
Quale è l'unica cosa in grado di attrarre i giovani maschi ancor di più di un succoso, caldo, profumato e morbido...ehm...videogioco?
Ma ovvio: la topa.
Cioè, ragazze, non offendetevi. Noi non lo si dice per scarsa considerazione (anzi, eccome se vi consideriamo), però dovete capire che il maschio tipico ha due-neuroni-due: uno che dice "questo mi interessa" e uno che dice "questo non mi interessa". Non siamo in grado di discernere razionalmente la differenza che passa tra un piatto di lasagne e uno di piattaforme, figuriamoci se siamo capaci di comprendere cosa sia il "pianeta donna" nella sua incredibile complessità.
Vediamo una donna, e pensiamo "topa". E bon.
Dunque, videogiochi e topa: un mix esplosivo, un connubio da sogno. Per noi giovani maschi, videogiochi e topa sono un po' come il miele per gli orsi, la cacca per le mosche, i fiori per le farfalle, i cani per le pulci, la Nintendo per Loco.
I programmatori di Running with Scissors lo sanno bene, e da anni deliziano (e attirano) i fan dei loro giochi con delle topolone da paura (le "Postal Babes", testimonial del brand "Postal").
E noi ringraziamo. Altro che se ringraziamo.
Tutti gli stimoli soccombono. Tutti, tranne uno.
Quale è l'unica cosa in grado di attrarre i giovani maschi ancor di più di un succoso, caldo, profumato e morbido...ehm...videogioco?
Ma ovvio: la topa.
Cioè, ragazze, non offendetevi. Noi non lo si dice per scarsa considerazione (anzi, eccome se vi consideriamo), però dovete capire che il maschio tipico ha due-neuroni-due: uno che dice "questo mi interessa" e uno che dice "questo non mi interessa". Non siamo in grado di discernere razionalmente la differenza che passa tra un piatto di lasagne e uno di piattaforme, figuriamoci se siamo capaci di comprendere cosa sia il "pianeta donna" nella sua incredibile complessità.
Vediamo una donna, e pensiamo "topa". E bon.
Dunque, videogiochi e topa: un mix esplosivo, un connubio da sogno. Per noi giovani maschi, videogiochi e topa sono un po' come il miele per gli orsi, la cacca per le mosche, i fiori per le farfalle, i cani per le pulci, la Nintendo per Loco.
I programmatori di Running with Scissors lo sanno bene, e da anni deliziano (e attirano) i fan dei loro giochi con delle topolone da paura (le "Postal Babes", testimonial del brand "Postal").
E noi ringraziamo. Altro che se ringraziamo.
Elizabeth, Postal Babe
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28.10.07
Fanbit, scarica la puntata del 26 ottobre 2007
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27.10.07
Diabolik - The Original Sin
Diabolik - The Original Sin è la nuova avventura grafica degli sviluppatori italiani di Artematica.
Un videogioco che si presenta bene già dalla confezione: nel "pacco" del gioco troverete, oltre al manuale, un fumetto inedito che ci racconta l'antefatto alla base dell'avventura e il "simbolo" del gioco stesso, una misteriosa rosa stampata su un foglietto di plastica trasparente.
Una volta completata l'installazione e avviato il gioco, vi ritroverete per le mani un prodotto coi fiocchi: intrigante lo stile grafico, a metà tra avventura grafica tradizionale e fumetto vero e proprio; ottima la regia, con la telecamera che segue in maniera dinamica i movimenti del personaggio: cutscene realizzate con il motore grafico del gioco e striscie a fumetti vi immergeranno ottimamente nella splendida atmosfera di questo titolo.
Diabolik intriga fin da subito, quando non si lascia mancare una battuta di spirito su una guardia amante del fumo...davvero bello.
Un gioco tutto italiano, per un eroe dei fumetti tutto italiano! Promosso a pieni voti!!!
Un videogioco che si presenta bene già dalla confezione: nel "pacco" del gioco troverete, oltre al manuale, un fumetto inedito che ci racconta l'antefatto alla base dell'avventura e il "simbolo" del gioco stesso, una misteriosa rosa stampata su un foglietto di plastica trasparente.
Una volta completata l'installazione e avviato il gioco, vi ritroverete per le mani un prodotto coi fiocchi: intrigante lo stile grafico, a metà tra avventura grafica tradizionale e fumetto vero e proprio; ottima la regia, con la telecamera che segue in maniera dinamica i movimenti del personaggio: cutscene realizzate con il motore grafico del gioco e striscie a fumetti vi immergeranno ottimamente nella splendida atmosfera di questo titolo.
Diabolik intriga fin da subito, quando non si lascia mancare una battuta di spirito su una guardia amante del fumo...davvero bello.
Un gioco tutto italiano, per un eroe dei fumetti tutto italiano! Promosso a pieni voti!!!
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