21.5.08

Il Codacons chiede il sequestro di Grand Theft Auto IV

Un comunicato stampa diramato ieri dal Codacons annuncia un esposto (del Codacons stesso) a 104 procure della Repubblica per chiedere il sequestro di Grand Theft Auto IV.

Le ragioni?

Incredibili: dalle statistiche pubblicate da "autorevoli giornali specializzati nel settore ludico" risulterebbe che i videogiochi vengono utilizzati nel 78% dei casi da minorenni, e quindi il fatto che ci sia in circolazione un videogioco come Grand Theft Auto IV (che, ricordiamolo, ha un rating PEGI di 18+) sarebbe un pericolo per questo 78% di videogiocatori minorenni.

Qualche piccolo commento su questa discutibile presa di posizione del Codacons.

Il Codacons, riferendosi al fantomatico 78% di videogiocatori minorenni, parla di "autorevoli giornali specializzati nel settore ludico": sarebbe possibile sapere quali, di grazia? Ritengo che citare le proprie fonti, in casi simili, sia una cosa obbligatoria.
Per parte mia mi pregio di citare due fonti a caso, ovvero il Corriere della Sera: "A livello di età, la media del videogiocatore è di 28 anni e il 57% è tra i 18 e i 44 anni" (articolo del 2006; il Corsera citava il rapporto annuale 2006 dell'AESVI, Associazione Editori Software Videoludico). Se la matematica non è una opinione, se il 57% del pubblico videogiocante ha tra i 18 e i 44 anni, la vedo dura che i minorenni arrivino a toccare punte del 78%.

Ancora l'AESVI, dal suo rapporto annuale 2007: "Per quanto concerne la classificazione dei videogiochi per fascia d'età, è interessante notare che più dell'80% dei videogiochi venduti nel mercato italiano appartengono alle classificazioni PEGI 3+, 7+ e 12+ (...) I videogiochi destinati ad un pubblico adulto (PEGI 18+) costituiscono solo il 4% delle vendite".
4% delle vendite?! E come è possibile che il 78% del pubblico videogiocante (che, secondo il Codacons, è costituito da minorenni) possa giocare con titoli che costituiscono appena il 4% del venduto? Qualcuno al Codacons riesce a spiegarmelo?

Ultimo commento, prima di citare integralmente il comunicato stampa del Codacons.
Se anche fosse vero che il 78% del pubblico videogiocante è minorenne, se anche fosse vero che questo 78% di pubblico videogiocante minorenne gioca con prodotti PEGI 18+...mi chiedo: ma i genitori di questo 78% di minorenni che giocano con videogiochi PEGI 18+, dove stanno?
A fare esposti alle procure della Repubblica?!

comunicato stampa

VIDEOGIOCHI: IL CODACONS CHIEDE IL SEQUESTRO DI GRAND THEFT AUTO IV
PERICOLOSO E DISEDUCATIVO, PRESENTATO ESPOSTO A 104 PROCURE DELLA REPUBBLICA DI TUTTA ITALIA
IPOTIZZATO IL REATO DI ISTIGAZIONE A DELINQUERE

Nuova iniziativa legale del Codacons contro i videogiochi violenti e diseducativi e a tutela dei minori. Come noto in questi giorni in Italia è stato messo in vendita il gioco Grand Theft Auto IV, che negli Stati Uniti ha stabilito numerosi record di vendite.
In particolare, questo videogioco consente ai giocatori di calarsi in un personaggio che deve sviluppare una carriera nel mondo criminale di una città, Liberty City, che riproduce fedelmente New York. Già solamente l’oggetto della missione principale del gioco, quello di diventare un capo clan mafioso, potrebbe suscitare qualche perplessità, ma ciò che lascia veramente strabiliati sono i metodi che i programmatori hanno messo a disposizione dei giocatori per raggiungere lo scopo prefissato.
Infatti, utilizzando il videogame, ci si rende immediatamente conto che lo stesso altro non è che un susseguirsi di atrocità e di scene scioccanti, con il rischio di creare un pericoloso indotto psicologico in coloro che giocano. Nello specifico – spiega il Codacons - si assiste a stupri, omicidi, pestaggi, prostituzione, ecc., il tutto senza soluzione di continuità. Appare chiaro come tale martellante messaggio possa creare degli effetti nella psiche dei giocatori. Tale rischio, peraltro, è stato evidenziato anche dagli stessi produttori del gioco i quali, sulla confezione, hanno apposto il marchio PEGI che sconsiglia Grand Theft Auto IV ai minori di 18 anni, evidenziando come all’interno del videogame vi siano scene di violenza, sessualmente esplicite ed un linguaggio decisamente volgare.
Nonostante questo divieto, dalle statistiche pubblicate da autorevoli giornali specializzati nel settore ludico emerge la circostanza che il 78% di coloro che utilizzano videogame sono minorenni, categoria che certamente risulta maggiormente influenzabile rispetto alla tipologia di messaggi contenuti in questi videogame.
L’associazione ha presentato quindi un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia, in cui si chiede di aprire indagini alla luce del possibile reato di Istigazione a delinquere (art. 414 c.p). “Questa fattispecie – spiega il Presidente Carlo Rienzi - consiste in un reato di mero pericolo che si configura ogni qualvolta un comportamento, uno scritto o una dichiarazione (intesi in senso lato) possano indurre una persona a commettere un delitto o istigandolo direttamente ovvero agevolandole la commissione affievolendo i freni inibitori. Per tale motivo – conclude Rienzi – abbiamo anche chiesto alle Procure di valutare la necessità di sequestrare il videogioco in questione in tutta Italia, a tutela della salute mentale dei minori”.

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