20.5.08

Come ti smonto certa satira di sinistra

Certa satira di sinistra è estremamente facile da smontare: fondata su una concezione elitaria ed oserei dire borghese (si, borghese) della cultura, questa satira si concentra, al limite dell'ossessione, sui grandi mali della destra storica e contemporanea; con ciò, è facile dire come tale satira finisca spesso e volentieri per lavorare su stereotipi.

Certa satira di sinistra tende a compiacersi dell'approvazione della massa (e poi dicono che è la religione l'oppio dei popoli...), veicolando con prepotenza l'unico tema che le sia effettivamente possibile portare ad esempio della propria vocazione: la critica (come detto, stereotipata) del "grande nemico di destra".
La massa sinistroide, che tanto ama questa tipologia di satira, è pertanto sempre pronta a sorridere dei lazzi e degli sberleffi rivolti contro chi, invece, delle idee proprie le ha; diciamocelo, oggi va di gran moda prendersela contro la destra, contro Berlusconi e contro i razzisti (?) della Lega: sono obiettivi sensibili, portatori di grandi consensi e di un gran numero di click.

A questa satira di sinistra capita, però, di imbattersi in chi non solo ha le capacità dialettiche per smontare pezzo per pezzo i suoi facili stereotipi, ma ha anche il tempo e la voglia di fare -perchè no- della sana polemica. Si sa, in fondo, che noi uomini di destra (anche se a volte la laurea l'abbiamo rubata) amiamo il sano confronto dialettico con chi non la pensa alla nostra stessa maniera.
Ecco però che, proprio nel momento dell'impatto con il "diverso", questa certa satira di sinistra finisce per fare l'unica cosa che le è effettivamente possibile fare: essendo fondata soltanto sulle critiche al pensiero altrui (questo non va bene, questa è una ballerina, questo è razzista, quest'altro è fascista), questa certa satira di sinistra si ritira dal confronto.
E lo fa con la boria di chi, nell'interlocutore, vede il povero iNIorante che non ha studiato, che parla per slogan, che dovrebbe riflettere maggiormente su quel senso della vita che -ahimè- certa satira di sinistra ritiene di aver inteso nella sua accezione più pura.

Certa satira di sinistra è estremamente facile da smontare: lo fa da sola, lo fa da anni, lo fa tutte le volte che scende in piazza (o scrive su un blog) per manifestare il suo essere sempre, ostinatamente, perennemente contro.

6 commenti:

Valpurgius ha detto...

ecco, appunto ^_^

Sempavor ha detto...

già.

Icelord ha detto...

Bha.. la satira è fatta per ridere, quella di "sinistra" forse è più divertende di quella di "destra"... anche perchè non mi vengono in mente "satirici" (o satiri) di destra.

Cmq, la destra non è il male, ne tanto meno la sinistra lo è, bhe si, gli estremi non vanno bene in entrabi i casi.
Io azzarderei anche nel dire che anche un estremista di centro potrebbe essere nocivo, ma a parte qualche esponente della Santa Romana Chiesa, non mi viene in mente nessuno.

Il male è la mancanza di democrazia, il fatto di non poter liberamente parlare e discutere, il tappare la bocca a chi può/vuol parlare.
Il male è la demagogia, facile da gestire soprattutto in situazioni di crisi, come quella nella quale ci troviamo adesso, quando la popolazione è impaurita (a torno o a ragione) e cerca una guida.

La satira è quella che è. Se piace fa ridere, se non piace... che vada pure avanti, io non la guarderò, l'importante è che non si abbassi troppo, altrimenti è l'esatto corrispondente dei luoghi comuni (perchè quelli sono bipartisan) utilizzati dall'altra parte.

Enrico, io non sono d'accordo con quello che dici, ma non per questo posso essere incasellato come un comunista. Semplicemente la penso in maniera diversa.

Sempavor ha detto...

pienamente concorde con tutto quello che hai scritto.
ben vengano le opinioni differenti, quando sono accompagnate dalla sincerità, dal rispetto e dalla voglia di confronto.

ps: chi è che ha detto che, se uno non è d'accordo con quello che scrivo, allora è per forza comunista???

Icelord ha detto...

Nessuno Enrico, mi portavo avanti :D

Sempavor ha detto...

l'avevo inteso... :D
era una domanda retorica! ;)

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