Succede che ti volti un attimo e sono passati 25 anni: il numero 1 di The Games Machine, "rivista ibrida tra recensioni italiane e testi tradotti dall'omonima rivista inglese" (cit. Paolo Besser, TGM nr. 100, pag.34), usciva infatti nel settembre del 1988; ebbene, ti sei voltato un attimo e, da qui a due mesi, in edicola arriverà il nr. 300 (settembre 2013) di quella che è la rivista più amata dai videogiocatori PC, e che comprensibilmente vanta il titolo di rivista del settore più longeva ad essere ancora pubblicata in Italia. Mi pare, ad occhio, un'ottima occasione per rispolverare (in senso quasi letterale) i precedenti "numeri centenari".
The Games Machine numero 100 esce nel settembre 1997 con un numero speciale da 256 pagine (ai tempi, un nuovo record sul numero di pagine complessivo, per la rivista), costa lire 14.900, contiene PC CD-ROM e l'editore è ovviamente Xenia. Il direttore esecutivo è Max Reynaud, che nell'editoriale si bulla per la copertina argentata. A leggere l'elenco dei redattori viene da pensare che il buon Max fa decisamente bene a bullarsi (ma non leggetelo, questo elenco, se siete facili alla commozione): capitanati dal vice-caporedattore Stefano Silvestri abbiamo Marco Auletta, Alex Rossetto, Andrea Della Calce, Mirko Marangon, Massimo Svanoni, Marco Re Depaolini, Mauro Bossetti, Alessandro La Spada, Davide Solbiati, Davide Corrado, Paolo Besser, Stefano Lisi, Jacopo Prisco, Massimo Nichini, Andrea Fattori, Emiliano Nencioni, Fabio Simonetti, Matteo Esposito, Alex Polli ed un Raffaele Sogni che all'epoca era in partenza per il servizio militare. Un elenco da leggere come si leggerebbe la formazione dell'Italia campione del mondo 1982, con un "olè" ad accompagnare ogni nome.
La prima cosa che salta all'occhio, anche per ragioni prettamente nostalgiche, è la quantità spropositata di pubblicità presente sulla rivista: ci sono le pagine con i cataloghi dei negozi, quelle che erano scritte fitte fitte che ti ci perdevi dentro a fantasticare su tutti quei videogiochi messi in fila uno dopo l'altro; ci sono poi le pagine dedicate alle nuove uscite, e sono monopolizzate dai distributori Leader Spa (defunta) e Software&Co (defunta): se la prima attacca con Actua Soccer 2, Broken Sword II: la maledizione dei maya, StarCraft, Imperialism, o Star Trek: Generazioni, la seconda risponde con Blood Omen: Legacy of Kain, Hexen II, Dark Reign: the future of war, Search and Rescue...e potrei andare avanti per ore. Sembra - anzi è - un'era fa. Un altro mondo, in molti sensi.
Il numero 100, dunque. Per festeggiare degnamente l'evento, Paolo Besser presenta nientepopodimenoche uno specialone da 50 pagine (cinquanta pagine!!!), nel quale sono citati tutti i 99 numeri della rivista, con tanto di copertine, breve riassunto dei contenuti e spallette con brevi approfondimenti dei giochi più in voga all'epoca. Una carrellata unica su 10 anni di videogiochi, da un punto di osservazione decisamente priviliegiato. Osservando tante di quelle copertine viene da pensare che, una volta, gli artwork dei videogiochi non erano mica belli come quelli che vengono prodotti ai giorni nostri, e che sicuramente a quei tempi esistevano dei colori che oggi si sono estinti (LoL); d'altro canto i videogiochi forse - quelli si - erano meglio. Questione di allocazione delle risorse? O la solita storia del "si stava meglio quando si stava peggio"?
Se andiamo a guardare le recensioni pubblicate su quel mitico numero 100, però, si capisce che quando si stava peggio...si stava meglio sul serio: Andrea "IL BAMBINO MAO" Della Calce premia con un 93 Lands of Lore: Guardians of Destiny di Westwood Studios, e con un 91 Broken Sword II: the smoking mirror di Revolution; FBS affibbia un buon 88 globale a Constructor di System 3 ed un 94 a Links LS '98 di Access; Mauro "il Barone" Bossetti assegna un tondo 90 a Trucks di Microfolie's, ed un 89 a iF-22 di Interactive Magic; XAM recensisce Agent Armstrong di King of the Jungle, e gli da 91; Guts 'n' Garters di Ocean prende un 84 da Massimo "NKZ" Nichini; Stefano Silvestri premia con un 92 Virtua Fighter 2 di SEGA, e con un 90 Ignition di UDS; Stefano Gaburri si limita ad un poco lusinghiero 79 per Atomic Bomberman di Interplay; Puzzle Fighter II Super Turbo di Capcom si piglia un 92 da Jacopo Prisco; Il Muppet nell'Isola del Tesoro di Activision prende 91 da Alessandro La Spada...eccetera, eccetera, eccetera.
Un numero 100 di The Games Machine ricchissimo, insomma: ci sono anche le Voci di Corridoio (lo sapete che Memphis, la nuova versione di Windows, uscirà nel 1998?), le Amiga News, la zona Talent Scout, l'angolo dei Bovabyte, la Music Machine, TGM Movie, TGM Mail...e tanti, tanti ricordi. Che anche se ti sei voltato un attimo, quando ti giri sono ancora lì ad aspettarti.
The Games Machine nr. 100, settembre 1997