"Sempavor, tu sei vecchio".
Era il tormentone dell'anno scorso, e lo sarà ancor di più a maggior ragione quest'anno, con altri 365 giorni caricati uno dopo l'altro sul mio groppone. Che sia ora di crescere sul serio, e dire addio al videoludo?
Ovviamente questa è e resterà semplicemente una domanda retorica con implicita risposta negativa: non si è mai troppo vecchi per un buon videogioco, checchè ne dicano i miei esimi colleghi di diretta. Certo, con l'avanzare dell'età arrivano anche tutta una serie di impegni (la casa, il lavoro, la fidanzata, i figli...non obbligatoriamente in quest'ordine) che vanno giocoforza a rubare minuti e ore al divertimento: mi sono accorto anche io che, rispetto a quando avevo 18 anni (si, a quei tempi esistevano già i videogiochi) riesco a giocare molto, molto meno.
E' una questione di qualità, e di scelte.
Diventa necessario scegliere con cura il videogioco o i videogiochi che ci terranno compagnia, e viene da se' che la qualità degli stessi sia un fattore fondamentale: se prima potevamo permetterci di giocare a qualsiasi schifezza, ora le cose son cambiate; nessuno vorrebbe buttare via il già poco tempo libero con un prodotto di scarsa qualità. Scelte consapevoli, dunque; chiamiamola anche maturità videoludica.
Altro che anziano. L'età della ragione ha i suoi begli effetti anche in ambito videoludico, e noi "vecchi gamers" forse rappresentiamo la "coscienza critica" necessaria a traghettare il nostro hobby preferito verso le masse. Già, le masse che non conoscono i videogiochi - i "giochini" - eppure si permettono il lusso di giudicarli, guardandoli dall'alto in basso.
Amici, se siete convinti che il videogioco sia solo un affare da bambini, forse avete bisogno di noi "vecchi".
Ne avete bisogno non solo per entrare, se volete, in un mondo affascinante e divertente, ma anche e soprattutto per capire il rapporto misterioso che lega i vostri figli e/o nipoti ai videogiochi.
Perchè i videogiochi, checchè ne dica la tv (o la stampa) generalista, non sono roba da bambini.
E' necessario imparare a conoscerli, perchè ormai fanno parte della realtà quotidiana delle giovani generazioni, quelle stesse generazioni che voi genitori e nonni siete chiamati ad educare; come vedete, il mondo dei videogiochi è un mondo con il quale, volenti o nolenti, dovrete imparare a fare i conti...e non temete di riuscire anche a divertirvi, con questi "giochini", oppure di apparire ridicoli agli occhi di chi, il videogioco, lo giudica alla stregua di una malattia.
Il videogioco è un media maturo, e per conoscerlo non c'è bisogno di essere giovani o di fare finta di esserlo...le mascherate (vedi foto) lasciatele a me, all'anziano di Fanbit, e ricordatevi che non si è mai troppo vecchi per un buon videogioco.
Fanbit va in onda tutti i venerdì sera dalle 21:30 alle 22:30, sulle frequenze di RMF; telefonateci in diretta al nr.0332264266 e risponderemo ai vostri dubbi e alle vostre domande.
Era il tormentone dell'anno scorso, e lo sarà ancor di più a maggior ragione quest'anno, con altri 365 giorni caricati uno dopo l'altro sul mio groppone. Che sia ora di crescere sul serio, e dire addio al videoludo?
Ovviamente questa è e resterà semplicemente una domanda retorica con implicita risposta negativa: non si è mai troppo vecchi per un buon videogioco, checchè ne dicano i miei esimi colleghi di diretta. Certo, con l'avanzare dell'età arrivano anche tutta una serie di impegni (la casa, il lavoro, la fidanzata, i figli...non obbligatoriamente in quest'ordine) che vanno giocoforza a rubare minuti e ore al divertimento: mi sono accorto anche io che, rispetto a quando avevo 18 anni (si, a quei tempi esistevano già i videogiochi) riesco a giocare molto, molto meno.
E' una questione di qualità, e di scelte.
Diventa necessario scegliere con cura il videogioco o i videogiochi che ci terranno compagnia, e viene da se' che la qualità degli stessi sia un fattore fondamentale: se prima potevamo permetterci di giocare a qualsiasi schifezza, ora le cose son cambiate; nessuno vorrebbe buttare via il già poco tempo libero con un prodotto di scarsa qualità. Scelte consapevoli, dunque; chiamiamola anche maturità videoludica.
Altro che anziano. L'età della ragione ha i suoi begli effetti anche in ambito videoludico, e noi "vecchi gamers" forse rappresentiamo la "coscienza critica" necessaria a traghettare il nostro hobby preferito verso le masse. Già, le masse che non conoscono i videogiochi - i "giochini" - eppure si permettono il lusso di giudicarli, guardandoli dall'alto in basso.
Amici, se siete convinti che il videogioco sia solo un affare da bambini, forse avete bisogno di noi "vecchi".
Ne avete bisogno non solo per entrare, se volete, in un mondo affascinante e divertente, ma anche e soprattutto per capire il rapporto misterioso che lega i vostri figli e/o nipoti ai videogiochi.
Perchè i videogiochi, checchè ne dica la tv (o la stampa) generalista, non sono roba da bambini.
E' necessario imparare a conoscerli, perchè ormai fanno parte della realtà quotidiana delle giovani generazioni, quelle stesse generazioni che voi genitori e nonni siete chiamati ad educare; come vedete, il mondo dei videogiochi è un mondo con il quale, volenti o nolenti, dovrete imparare a fare i conti...e non temete di riuscire anche a divertirvi, con questi "giochini", oppure di apparire ridicoli agli occhi di chi, il videogioco, lo giudica alla stregua di una malattia.
Il videogioco è un media maturo, e per conoscerlo non c'è bisogno di essere giovani o di fare finta di esserlo...le mascherate (vedi foto) lasciatele a me, all'anziano di Fanbit, e ricordatevi che non si è mai troppo vecchi per un buon videogioco.
Fanbit va in onda tutti i venerdì sera dalle 21:30 alle 22:30, sulle frequenze di RMF; telefonateci in diretta al nr.0332264266 e risponderemo ai vostri dubbi e alle vostre domande.
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