19.7.10

Omar Pedrini e Francesco Renga - Sangue impazzito @ Brescia (07/06/09)



Emozionanti, ma di quell'emozione che ti fa riflettere sul tempo che è passato, sul tempo che non c'è più e sul tempo che non potrà tornare.
Emozioni indimenticabili, comunque. Indimenticabili.

3 commenti:

Sempavor ha detto...

[commento maligno on]...e come ai tempi "migliori" il buon Renga sbaglia l'attacco.
Stavolta però Omar non l'ha guardato male. :)[commento maligno off]

ciocco72 ha detto...

eh cosa hai tirato fuori...
la cosa che mi dispiace di più e' che sia finito " un gioco che si chiamava Timoria " per naufragare in tristi destini(musicali/personali ecc). Beh ho i brividi.

Sempavor ha detto...

Hai perfettamente ragione, e penso che tu faccia riferimento anche a Illorca.
Non ho ancora avuto modo di ascoltare Miura 3, terzo disco della band di Galeri (nella quale militava, prima dell'incidente, anche Pellegrini), ma ne' loro, ne' Pedrini, ne' Renga da soli potranno mai ripetersi.
Ho peraltro visto la tracklist de "La capanna dello Zio Rock", nuovo lavoro di Pedrini, ed ho trovato la scelta dei brani (alcuni inediti e parecchi "successi" dei Timoria rivisitati da Omar) sconcertante - e lo dico con amarezza.
Certo che da appassionato mi sogno la notte uno "Stato libero di Timoria"...ed ogni riferimento - con i suoi pro ed i suoi contro - è voluto.

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