13.7.07

Passare all'altra sponda

Sono un divoratore di videogiochi per PC da anni.
E' una passione nata tardi, ma nutrita in maniera consistente in anni di onorata carriera videoludica; siccome prima di essere videogiocatore ero anche lettore, mi venne naturale unire queste due passioni, ed eccomi che finisco in men che non si dica a sfogliare le pagine di una nota rivista dedicata al mondo dei videogiochi per pc.
Eccomi a cercare notizie, immagini, fantasia, divertimento, visioni, spensieratezza; eccomi ad aspettare l'uscita in edicola del nuovo numero del mio malloppone di piccoli sogni, o piccole fughe dalla quotidianità, o sfide che sono campionati di calcio da vincere o super-cattivi da fermare nelle vesti dell'eroe di turno, o complicati centri urbani da gestire, o...
Gli anni passano.
Le persone cambiano, e così pure le riviste.
Ora che ho superato i 30 (non si direbbe, ne', dalle cazzate che scrivo?) mi chiedo se, in un videogioco, cerco ancora quelle cose che cercavo tanti anni fa.
Sono ancora le stesse emozioni a farmi fremere-esaltare-divertire alla grande? Rido ancora davanti ad un pixel storto o a quattro poligoni messi lì alla bell'è meglio? C'è ancora qualcosa che devo vedere, in un videogioco? Le risposte a queste domande sono semplici: si, si, si.
Tre bei "si" decisi.
Sono un videogiocatore esigente, e non mi accontento di emozioni da quattro soldi; i difetti dei videogiochi mi appassionano ancora almeno quanto i loro pregi, perchè sono un gran criticone (non un critico, piuttosto un rompiballe); infine, lasciatemelo dire: porca miseria spero bene che ci sia ancora qualche bella novità ad attendermi, all'orizzonte, nel bel palcoscenico del mio PC da gioco!
Oggi il tempo di giocare è drasticamente diminuito; in compenso leggo, e tanto, di videogiochi: online puoi trovare tutti i siti che vuoi, se ti piacciono i videogiochi (be', il migliore è questo).
Leggo, si, ma guarda te quella famosa rivista dedicata ai videogiochi per il mio computer non mi fa più scattare quella sensazione la'; la passione e l'attesa si sono trasformate in abitudine, e l'abitudine è finita per scadere nella noia.
Nel già visto, già letto, già fritto e rifritto (con gli stessi toni), su decine e decine di siti.
Ecco perchè, dopo lunga riflessione, ho deciso di passare all'altra sponda.
Eh si, perchè ce n'è anche un'altra di rivista dedicata ai videogiochi per PC.
E mi fa ridere, da matti, perchè, tratta il videogioco con la leggerezza e l'ironia che ti fan venire voglia di comprare, installare, giocare fino a consumare mouse tastiera gamepad scheda video e quant'altro.
Leggerezza, cazzo.
Altro che videogioco come forma d'arte.
Sorrisi e ironia.
Altro che recensioni che hai già letto online in mille siti, tutte uguali.

Qualcuno mi aveva detto che una delle due riviste era per niubbi, mentre l'altra era per giocatori seri.
Ecco: solo ora lo capisco.

I giocatori seri sono quelli che sorridono.

:)

2 commenti:

Wolfruhe ha detto...

ieri ci sono stati due mini-tornei tra amici su ps1 e su pc...

quello su ps1 era di Crash Bash/Crash Bandicoot IV Team Racing/Tekken e quello su pc era un torneo di Duke Nukem 3D/Serious Sam...

E' inutile dire che i videogiochi migliori sono Oblivion e compagnia bella... i migliori sono i vecchi giochini che ti fanno divertire tantissimo e che ti strappano risate a non finire :D

poi WoW è un'altra cosa... quella era cocaina :)

Sempavor ha detto...

senza scomodare Oblivion & Co, penso che ci siano tanti giochi "moderni" capaci di far divertire e sorridere il giocatore.
il problema però non sono i videogiochi in se', ma come si affronta il tema: in questo senso dico che è sempre meglio un sorriso in più, piuttosto che uno in meno.

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