5.1.09

Pirateria: i genitori cattivi, cattivissimi maestri

Beccatevi questo link: Fifamanager.it forum.
Ve lo siete beccato? Si? Non avete voglia di cliccare sul link? Ve lo riassumo: siamo ancora a parlare di pirateria informatica, e della facciaccia tosta dei pirati. Anno nuovo, vita vecchia insomma.

Entrando nello specifico del link, trattasi di un thread aperto sul forum di un sito italiano dedicato alla serie manageriale "FIFA Manager". Dovete sapere che quest'anno gli sviluppatori del gioco hanno avuto la bella pensata di inserire nel codice del gioco alcuni bug che, di fatto, si attivano esclusivamente in presenza di "crack"...in pratica, se giocate con una versione pirata del prodotto, avrete parecchi problemi. E il thread linkato è stato aperto dal buon Marketto1992 (e subito chiuso dagli amministratori) proprio per chiedere informazioni su uno di questi bug-anti-pirateria.
Da qui alcune considerazioni.

I pirati sono tanti, e non hanno alcuna vergogna.
Intervengono sulla rete a parlare delle loro bravate come se nulla fosse; pagine e pagine di discussioni, su alcuni forum, dedicate a crack e trucchi per far funzionare un gioco piratato...ovunque.
Siamo di fronte ad una invasione, ma purtroppo questa non è certamente una novità.

Quello che mi ha colpito, a 'sto giro, è l'età del pirata.
I pirati sono giovani, come il nostro "amico" Marketto1992 che chiede senza vergogna se una eventuale patch "la posso installare anche su un gioco mast*****to". Dimentichiamoci per un attimo le favole sul fatto che la pirateria aiuterebbe l'industria ad aumentare le vendite di alcuni prodotti, e riflettiamo sull'aspetto "morale" della questione.
Non posso fare a meno di chiedermi come siano i genitori di questo diciassettenne (e di tanti, tantissimi altri giovincelli), e che educazione gli abbiano dato; sicuramente gli hanno fornito un pc ed una bella connessione ad internet, ma è evidente che non gli hanno spiegato quale differenza ci sia tra l'acquistare un prodotto e il rubarlo. Senza dubbio non gli hanno nemmeno spiegato che un furto non è cosa della quale vantarsi pubblicamente.

Rabbrividisco, signori miei.
Rabbrividisco di fronte a giovincelli (mi lancio in una ardita ipotesi) che non sanno un cazzo del mondo del lavoro e del valore dei soldi, giovincelli che rubano software e non se ne vergognano, ma rabbrividisco soprattutto di fronte a genitori che non riescono o non si curano di insegnare ai propri figli i principi basilari del vivere in una comunità.
Spiegatemi dove diavolo siete, padri e madri, mentre vostro figlio commette un furto e se ne vanta pubblicamente.

Rispondetemi: dove diavolo siete?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

stanno scaricando anche loro

Valpurgius ha detto...

ahahaha....il commento di questo anonimo raggruppa ogni possibile risposta che ti puoi aspettare :D

Anonimo ha detto...

A parte che i genitori contano poco secondo me e dato che i videogiochi costano uno sproposito la pirateria non sarà giusta ma fino a che non abbasseranno i prezzi dico solo fortuna che esiste. Ciao.

Sempavor ha detto...

I videogiochi costano uno sproposito? Ancora con questa ridicola scusa?...Che delusione.

Ma tu sai quanto costavano i videogiochi 10 anni fa? Evidentemente non lo sai.

E in ogni caso: nessuno obbliga nessuno a videogiocare! Anche le Ferrari costano uno sproposito, ma non vado certo a rubarle!!!
Giustificare la pirateria tirando in ballo la panzana del costo eccessivo dei videogiochi è una cosa intollerabile.

ps: i genitori contano poco, dici? Quando avrò un figlio e dovessi scoprire che ruba e che oltretutto se ne vanta gli farò vedere quanto contino poco, i genitori (quelli seri, intendo)...

allison ha detto...

Son capitato per caso in questo blog e saluto tutti i partecipanti scusandomi per questa mia intrusione. Mi calo un attimo nei panni di Sempavor e non riesco a dargli torto.Non esiste alcuna forma di disciplina nella rete,nessuna forma di controllo.Chiunque con un pc e una connessione internet può potenzialmente scardinare le banche dati dell' fbi o scaricarsi tutto lo scibile umano.Ma non credo sia colpa dei genitori.è insito nella rete stessa lo scambio di sapere,informazioni,conoscienze.per questo è nata internet,per poter permettere a persone anche molto distanti di poter condividere una scoperta,un testo introvabile,un'opera originale.per chi vuole approfondire sulla wiki italiana c'è una pagina a parer mio molto completa sulla storia di internet, ed è qui.Che ora si faccia un uso distante anni luce dagli scopi per la quale è stata concepita la rete non dovrebbe stupire più di tanto: anche Enrico Fermi non avrebbe mai pensato che a seguito della sua scoperta qualcuno potesse pensare di farci una bomba...Ma questa è la situazione.Credo che il caso del ragazzino che chiede a destra e a sinistra come possa far funzionare un gioco non originale non debba destare preoccupazioni eccessive:non discuto che il principio sia comunque sbagliato,ma provate a pensare ad un Valentino Rossi, o andando più indietro ad un Wayne Raney che da giovani non si siano divertiti un po' infrangendo le regole esibendosi per strada con motorini truccati e comunque non sicuramenti omologati per circolare:sarebbero diventati i campioni che l' uno è stato e l' altro è tuttora?Come dite? in un caso è rubare e nell' altro è infrangere il codice della strada?Beh,sono entrambi reati,no?Hanno usato un potenziale insito in loro e l'hanno portato a livelli inimmaginabili.Non tutti questi ragazzini diventeranno geni o campioni,in verità molto pochi potranno esplorare a fondo questo loro lato.Che i giochi costino molto,o poco (ce ne sono anche open source se è per quello) non è importante.La vera domanda,secondo me,è la seguente:perchè privarsi del piacere di fare qualcosa con il proprio figlio a favore del parcheggiarlo di fronte ad un pc o una console con il fine ultimo di non averlo tra i piedi?Che non ci si stupisca poi se lo si trova con i giochi "piratati" o il motorino con sotto il 150 della malossi...Chiedo nuovamente scusa per l' intrusione.

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