Chessò: prima stabilisci che il cielo è blu, e subito dopo invece diventa rosso, e dopo ancora non sai bene di che colore sia, in realtà...e allora tu cerchi di dire "il cielo è blu", quando il cielo parrebbe effettivamente blu, o "il cielo è rosso" quando poi ti diventa rosso a tradimento, o ancora "non so di che colore sia questo stramaledetto cielo", una volta che si è appurata l'impossibilità di stabilirlo entro gli angusti limiti dell'esistenza umana.

Ho pensato anche che in certi momenti sia più intelligente starsene zitti-zitti, aspettando che la gelatinosa realtà torni ad acquistare un poco di sana consistenza, ma so benissimo quanto possa essere facile interpretare male il silenzio.
...quindi: ricominciare a fumare non è stata per nulla una cattiva idea. ma dovrei anche fare della volubilità un punto fermo della mia visione del mondo.
dal punto di vista dialettico non sarebbe una cattiva idea.
Ah. Sono davvero un somaro.
Perchè?
Semplice. Alla fine siamo sempre lì...e realizzo quanto avessi ragione: un pensiero in meno, please.
Nessun commento:
Posta un commento