Stresa - Piccolo post "di servizio": mi giunge voce che a Stresa, sui viali dietro la stazione ferroviaria, qualcuno stia spargendo veleno con il fine di uccidere cani e gatti. Non è ben chiaro se si tratti delle solite, famigerate polpette avvelenate, quanto piuttosto di una polverina o di un liquido lasciato in zone "strategiche": al momento si parla di alcuni gatti che sono scomparsi da casa senza fare più ritorno, mentre un
micio ha avuto la fortuna di cavarsela semplicemente con una tremenda
irritazione alla bocca. E' dunque opportuna la massima allerta da parte di tutti i proprietari di animali che vivano o si trovino a passare in quelle zone.
Al fine di scatenare una giusta e sacrosanta caccia all'uomo, mi sento di avanzare alcune ipotesi sull'identità del misterioso avvelenatore di animali.
IDENTIKIT
E' altamente probabile che si tratti di un figlio di puttana: una madre prostituta potrebbe spiegare il comportamento del soggetto, rancoroso verso una società che ha costretto la madre a sopravvivere trasformando tutti i buchi del proprio corpo in una sorta di traforo del Monte Bianco di carne, e lui a dover cercare il proprio padre tra le migliaia di clienti della troia.
Potrebbe trattarsi di un codardo, che essendo incapace di manifestare con i fatti il proprio odio nei confronti delle persone più belle, intelligenti e ricche di lui (e con tutta evidenza stiamo parlando del 100% della massa umana vivente sulla faccia del pianeta) se la prende con cani e gatti.
In famiglia, sempre ammesso che il soggetto sia riuscito a farsene una (improbabile), costui potrebbe essere sottomesso da moglie, fidanzata, figli o genitori, incapace nella sua ridicola debolezza di affermare in qualche modo la propria patetica personalità. Per questo motivo esce in strada e tenta di realizzarsi con atti criminali.
La certezza è che costui sia, appunto, un criminale: il posto giusto per lui è una cella, rigorosamente da dividersi con una decina abbondante di compagni di detenzione che, possibilmente, fossero invece animalisti convinti (eventualità che, almeno dal punto di vista del traforo del Monte Bianco, lo avvicinerebbe alla madre puttata).
Il soggetto in questione è evidentemente un malato mentale, perchè anche soltanto il pensiero di avvelenare bestie inermi configura di fatto un grave, gravissimo problema mentale. Uno di quelli che andrebbe curato con sonore scariche di calci nel culo, se volessimo scendere in dettagli tecnici, o con una cella da dividersi con la decina di animalisti di cui sopra.
Si potrebbe trattare inoltre di un minidotato, dal momento che le dimensioni infime e ridicole del suo organo genitale potrebbero rappresentare - sempre nel quadro della malattia mentale, vedi sopra - il motivo scatenante nei confronti di esseri viventi sessualmente più dotati di lui (si, anche il chihuahua; e si, anche le femmine).
E' quasi certo che l'elemento sia un fallito: un fallito in amore, un fallito nel lavoro, un fallito nella vita in generale. Un completo incapace che da quando è nato non fa che ricevere - meritatamente - calci in bocca, e nella sua drammatica inutilità ed inabilità a qualsivoglia attività cerca una vendetta, una qualsiasi.
Non è infine da escludersi la possibilità che si tratti di un sottosviluppato, una specie di residuo antropologico che a causa del dna difettoso che contraddistingue evidentemente la sua intera schiatta sia rimasto escluso dal processo evolutivo, causando la sua incapacità di vivere in un contesto civile.
Ricapitolando: se vivete a Stresa, state all'erta ed aguzzate la vista alla ricerca di un figlio di puttana, codardo, sottomesso, criminale, malato mentale, minidotato, fallito, sottosviluppato che avvelena cani e gatti. Non dovrebbe essere difficile individuarlo.
Un identikit accurato del soggetto in questione.