13.11.07

Il vero calcio è quello dei videogiochi

Sono da sempre un appassionato di calcio.
Ricordo che, da piccolo, quasi non contemplavo l'esistenza di altri sport, tanto che di fronte al risultato di una partita di basket pensavo "...e i portieri? Che facevano, dormivano?".
Per qualche anno, lo confesso, son stato gobbo; poi, acquistata la ragione, mi sono scoperto Grifone, del Perugia, e ricordo quasi con commozione la splendida cavalcata che ci portò in breve tempo dalla serie C1 alla serie A.
Se ora penso al calcio, però, resto allibito.
Sarà mica il vero calcio quello che ci ritroviamo per le mani adesso?
Quello della Juve, la società più gloriosa d'Italia, che ruba e finisce in serie B?
Quello dei tifosi, di alcuni tifosi, che tengono in ostaggio l'intero sistema con la minaccia della violenza?
Quello che -risate- sospende i campionati in segno di lutto, guarda caso la domenica che la serie A non gioca per gli impegni della nazionale, e la serie B minacciava comunque il serrate per dissapori riguardanti l'annosa questione dei diritti televisivi?
E' vero calcio quello dei giornalisti, di alcuni giornalisti, che litigano tra di loro e si accapigliano senza stile ma con rabbia?
Mammia mia, certo che no: lo sport che appassiona tanto me e altri milioni di italiani non può essere questo.
Il vero calcio, oggi, è quello dei videogiochi.
Quello di FIFA, che pazienza se ogni anno non decolla, ma ci sono tonnellate di licenze.
Quello di PES, o di Winning Eleven, che ci fa divertire come matti a giocare e a tentar di editare le formazioni non licenziate.
Quello dei vari Scudetto, Football Manager, FIFA Manager, che ci permettono di sognare come si deve, e magari di riportare il Perugia in serie A nel giro di due-tre stagioni, a forza di calciomercato folle e disperatissimo.
Il vero calcio, oggi, è quello delle lan party, delle sfide online contro un tedesco che, dopo essere finito 34 volte in fuorigioco e aver perso 1-0, ti chiede se sei italiano; è il calcio del "anche tu c'hai il DS? Dai, facciamo una partita a rigori col FIFA, che tanto basta una sola scheda di gioco"; è il calcio controllato col joypad, e se si rompe con la tastiera, con le unghie, coi denti...con la fantasia.
Il vero calcio, oggi, è quello dei videogiochi.

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