Questa sera, alla radio, ho avuto modo di ascoltare l'intervento di un esponente facente parte di un "movimento" contrario al raddoppio della base USA di Vicenza.
Nel corso del suo intervento, questa persona lamentava la scarsa volontà di confronto della controparte, scherzava sugli ultimi avvenimenti, ma adduceva una sola motivazione per giustificare il rifiuto al raddoppio della superficie della base: "non vogliamo che la nostra terra ospiti una base dalla quale partono missioni di morte e distruzione".
Il confronto dialettico sulla bontà o meno del raddoppio di superficie della base USA di Vicenza avrebbe potuto contare su numerose motivazioni, di carattere logistico, sociale, eccetera; mi lascia perplesso che, al solito, si sia preferito mirare al bersaglio grosso ("siamo contro gli USA perchè son brutti e cattivi").
Mmm. Non vogliono una base USA? Apriamo a Vicenza una base militare Talebana, che magari mette tutti d'accordo.
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2 commenti:
Qualcuno dice:'Padroni a casa nostra' ... ma se si tratta di americani... giu' le braghe!
non è questione di braghe, è questione di scegliere da che parte stare.
e io non sto ne' coi talebani, ne' con gli orfani di saddam, ne' con il popolo del vaffanculo. :)
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