25.9.07

Truffe agli anziani: parliamone

Nella zona di Varese, ultimamente, si sono verificati parecchi casi di truffe agli anziani.
Ne riporto due (conclusi in maniera differente) che mi sono stati raccontati da persone vicine alle vittime di queste truffe.
Primo caso: una signora esce di casa per andare a fare la spesa, e viene fermata sul cancello da un giovane che le dice di essere un amico del figlio (riferendosi al figlio della signora con il nome corretto, attenzione); avvisa l'anziana che il figlio ha avuto un incidente in auto, e che occorrono 4000 € per pagare il carro attrezzi: in caso contrario, l'auto incidentata verrà trasportata in un parcheggio del comune, e recuperarla sarà poi molto, molto costoso.
La signora, presa dal panico, fa salire lo sconosciuto in casa, e lo lascia solo mentre si reca in camera da letto per prendere i 4000 € (che, sfortunatamente, teneva in casa).
Consegna i soldi al giovane, che se ne va.
La signora si rende conto di quello che è successo solo quando, controllando il portafogli che aveva lasciato sul tavolo, lo scopre vuoto: il sedicente amico del figlio non solo le ha sottratto 4000 €, ma anche i 200 € contenuti nel portafogli.
Secondo caso: suona il citofono, e una singora (che è sola in casa) risponde. Alla porta, con in mano un grosso pacco, c'è quello che si definisce un amico del figlio. Dice che nel pacco c'è un computer, regalo del figlio (anche in questo caso, il truffatore conosce il nome del figlio della vittima) per la moglie. C'è un problema, però: il regalo deve essere una sorpresa, ne' la moglie ne' i figli (il truffatore sa anche che il figlio della vittima ha dei bambini) devono saperne qualcosa prima del tempo. Pertanto, il figlio della signora ha chiesto che la merce fosse consegnata a casa della madre, che dovrebbe anche provvedere a saldare il conto: sono 5000 €, che la signora però non ha in casa.
La vittima cade nella trappola, e addirittura il truffatore ha l'ardire di accompagnarla in banca.
Allo sportello, fortunatamente, un cassiere nota l'agitazione della signora; interviene il direttore, che capisce al volo la situazione e chiede alla signora di accomodarsi, e di non uscire per nessun motivo.
Il direttore esce in strada, ma immediatamente il truffatore, che era rimasto in macchina, ingrana la prima e fugge. La signora se la cava con un grosso spavento, ma i suoi risparmi sono salvi.

Chiunque dovesse capitare su questo blog, e leggesse questo post, pensi per un attimo agli anziani che conosce e racconti loro quanto ho scritto.
Nonostante in televisione e sui giornali si leggano tante brutte storie simili, le truffe continuano: sono convinto però che le parole di un parente o di un amico possano essere più convincenti, alle orecchie di un anziano, di tutti gli articoli di giornale e dei servizi in tv sull'argomento.
Parliamone.

E ora, in conclusione, una piccola parola per questi figli di puttana che hanno le palle soltanto per approfittare di un anziano.
Sarei tentato di augurarvi di subire la stessa sorte delle vostre vittime di oggi, una volta raggiunta l'età anziana, ma siccome sono bastardo fino al midollo, preferisco augurarvi direttamente di non raggiungerla mai, l'età anziana.
Saluti, e in bocca al lupo.

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