Leggo su corriere.it che nell'ultimo periodo la tranquilla e placida vita virtuale che si svolge nelle digitali lande di Second Life è stata turbata da alcuni tragici eventi, definibili in qualche modo (e tappandosi il naso) come "terrorismo".
Attacchi organizzati, bombe lasciate nei negozi, atti di vandalismo hanno scosso gli utenti di questo mmog: non bastassero le kermesse pubblicitarie organizzate dalle grandi multinazionali, a terrorizzare i poveri avatar...che dire? Ci mancava solo questa, in Second Life.
Ora si parla di "guerriglieri", di attivisti che si battono per la liberazione del mondo di Second Life; andiamo bene, si voleva creare una sorta di mondo parallelo, e direi che ci si sta riuscendo benissimo.
Ci sarebbe da ridere, a leggere frasi come "Il palazzo della Nissan è stato centrato da un elicottero pilotato dai guerriglieri: due le vittime", ma poi vieni anche a sapere che da qualche tempo in questo mondo persistente hanno fatto la loro comparsa anche delle cellule jihadiste, e allora la voglia di ridere passa all'istante.
Quanto alla voglia di giocare, sempre che di gioco si possa parlare, quella per fortuna non c'è mai stata.
2.8.07
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