17.11.06

Quel che resta del giorno

Ci guardiamo allo specchio, di tanto in tanto.
Osserviamo il nostro volto, e riconosciamo la faccia di un vecchio amico; un amico che ci acompagna da sempre, nei momenti belli come nei momenti brutti.
E' la nostra faccia, ed è fatta di ricordi e di delusioni, di sogni e di successi. Ogni ruga è una persona che abbiamo incrociato, ogni millimetro di pelle è un pensiero che abbiamo pensato.
Viene facile, mentre ci guardiamo allo specchio guardandoci dentro, voltarsi e pensare solo al passato: forse fare il bilancio della propria vita è un appuntamento fisso al quale non riusciamo davvero a rinunciare. E pensiamo.
Pensiamo ai nostri 30 anni.
Pensiamo a quel che abbiamo intorno.
Pensiamo, soprattutto, a quello che non abbiamo più.
Ma non ti abbattere, cuore. Se ci pensi bene, non ce n'è ragione alcuna. Giosci, e vola alto.

E che sia un volo caldo e infinito, ricco di soprese e di brandelli di tremante felicità.

Giudichiamo la nostra vita non sulla base di quello che abbiamo fatto, ma pensando a tutte le cose che possiamo ancora fare.

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