Successe che un giorno il mercante di legno, costretto ormai da 5 anni nel letto a causa di una brutta malattia, si decise a chiamare un bravo notaio. Nelle sue lunghe notti insonni aveva riflettuto a lungo sul da farsi e, consapevole di non poter più seguire i suoi maneggi, era giunto alla conclusione che fosse meglio lasciar tutto ai figli.
La casa era silenziosa, quando il notaio bussò alla porta. Venne accolto con tanti sorrisi tesi, e accompagnato nella camera da letto del mercante, nella quale eccezionalmente era stata accesa una luce.
Il notaio lesse l'atto, e poi lo pose sul letto, appoggiandolo ad un leggio, chiedendo una firma.
E il mercante firmò. Pianse, e firmò.
Una vita di sacrifici e di passione per il proprio lavoro svanì così, in un attimo. Abbandonando le sue cose e i suoi traffici, il vecchio pensava che la resa ormai fosse definitiva.
Gli sembrò che non avesse più nulla, se non la sua malattia, mentre gli tornarono alla memoria le parole della madre: "Ricorda, figlio mio. E' sempre meglio lasciare, che donare".
Il notaio fu accompagnato alla porta, e nella camera tornò il buio.
E il silenzio.
24.11.06
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