Nell'attuale contingenza politica, economica, e sociale mi giungono gli scandalizzati lamenti di bigotti che si stupiscono e s'infervorano pensando a quali siano i nuovi idoli dei giovani d'oggi, troppo spesso pizzicati da telecamere indiscrete nell'atto di osannare personaggi della più svariata natura, incuranti delle implicazioni morali che un sostegno di tale fatta possa implicare.
Codesti bigotti probabilmente non rammentano come, sin dall'alba dei tempi, i modelli e gli idoli delle nuove generazioni nella stragrande maggioranza dei casi mai siano coincisi con i modelli e gli idoli delle generazioni precedenti: la storia, infatti, propone in continuazione nuovi soggetti che si rivelano in grado di attrarre il plauso della gente semplicemente perchè in grado di comprendere e veicolare prima di chiunque altro i nuovi valori dominanti del periodo storico che li vede sorgere, vivere e poi inevitabilmente tramontare.
In Italia in particolare, culla dell'umanesimo e del rinascimento, patria delle arti e motore della cultura europea e mondiale, l'afflato dialettico che storicamente muove il processo di creazione, stabilizzazione, verifica, confronto, sintesi ed antitesi di un nuovo sistema di valori è da sempre avvertito come conflittuale, allorquando il momento storico favorisca anzichè attutire il confronto tra le diverse generazioni. E' proprio nel nostro Paese che si va a dormire la sera da progressisti, per magari risvegliarsi la mattina successiva da bigotti.
Nell'attuale contingenza politica, economica, e sociale non posso però fare a meno di elaborare una riflessione che rende - di fatto - completamente sterili gli scandalizzati lamenti dei bigotti schierati contro i giovani, la cui unica colpa sembra essere quella di non saper discernere tra un modello di comportamento valido ed un modello di comportamento nocivo: se io fossi un giovane nel pieno della mia esplosione ormonale, infatti, un settantenne che per svagarsi lecca la figa ad una tipa mentre un'altra gli fa un pompino sarebbe il mio idolo indiscusso. Bella lì, nonno!
Son solo bigotti che non capiscono i giovani!
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