Facciamo il punto della situazione politica italiana, a mente fredda: a sopresa dalle recenti elezioni non è uscita una maggioranza stabile, perlomeno al Senato (dove di fatto centro-sinistra e centro-destra si sono spartiti la torta).
Nonostante la coalizione di centro-sinistra, capeggiata dal Partito Democratico e guidata dal trionfatore delle primarie - e, di conseguenza, candidato Premier - Pier Luigi Bersani avesse tutti i favori dei pronostici, alla prova dei fatti una incredibile rimonta del centro-destra ha cambiato tutte le carte in tavola, e per la gioia dei mercati lo spettro dell'ingovernabilità aleggia sulle nostre teste. Il principale colpevole di quanto accaduto? A sentire le voci che circolano in questi giorni, sarebbe il MoVimento 5 Stelle di Beppe Grillo.
Primo partito italiano alla Camera, il M5S per il proprio "capriccio" di presentarsi da solo alle elezioni avrebbe di fatto dato vita ad un terzo polo che, sottraendo voti agli altri due, grazie al famigerato "Porcellum" (la legge elettorale più amata della storia) finisce per impedire qualunque speranza di avere una maggioranza stabile al Senato della Repubblica (il problema non si presenta invece alla Camera, dove c'è il premio di maggioranza). In pratica, avrebbe fatto quello che Monti e la sua Lista Civica (appoggiata da Fini e Casini) non sono riusciti a fare, visto il risicato 10% di voti ottenuti. Cattivi!
'Sto simpatico discorso, però, mica mi convince.
Rispetto alle elezioni politiche del 2008, il Partito Democratico tra Camera e Senato ha perso circa 6.000.000 (sei milioni) di voti; il PdL, bontà sua, tra Camera e Senato di voti rispetto al passato ne ha persi la bellezza di 12.000.000 (dodici milioni), voto più voto meno. E' evidente che tali voti siano confluiti parte al MoVimento 5 Stelle e parte alla Lista Civica di Mario Monti (senza contare chi, per disperazione, a votare proprio non ci è tornato), e sono del parere che quando un partito perde un elettore la colpa sia tutta del partito: non possiamo incolpare l'elettore, che d'altra parte è ovviamente libero di cambiare idea, e non possiamo nemmeno incolpare il beneficiario di tale cambiamento, perchè si suppone che se un partito (o un movimento) si presenta alle elezioni lo faccia per essere votato.
Negli scorsi anni, per fare un esempio, la Red Bull ha soffiato il mondiale di Formula 1 alla Ferrari: vogliamo forse dire che la Ferrari ha perso per colpa della Red Bull? Certo, nel caso della Formula 1 grazie ad un regolamento intelligente alla fine della stagione c'è un vincitore ben preciso, sia per quel che riguarda il campionato piloti che per quel che riguarda il campionato costruttori, mentre da queste elezioni siamo usciti con una Camera governabile e con un Senato ingovernabile. A questo punto mi chiedo: vogliamo davvero dare la colpa di questo al M5S? Oppure vogliamo darla ad una classe politica che prima ha creato una legge elettorale ridicola (il "Porcellum"), e poi per anni ha continuato a cianciare di riforma elettorale senza dare seguito alle proprie parole?
Facciamo il punto della situazione politica italiana, dunque: chi, negli ultimi anni, aveva il diritto ed il dovere di cambiare una legge elettorale schifata - a parole - da tutti? Doveva cambiarla il MoVimento 5 Stelle, che in parlamento ancora non c'era? Chi non ha saputo evitare che alle elezioni del 2013 si andasse con questa legge elettorale? Chi ha perso prima la capacità di parlare ai propri elettori, e poi inevitabilmente milioni di voti? Chi è causa del suo mal, pianga se stesso.
Chi è causa del suo mal, pianga se stesso.
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