Postepay clonata? Il danno e la beffa.
Se anche a voi è capitato di ritrovarvi pagamenti misteriosi sull'estratto conto della vostra Postepay, sarete consapevoli di quanto sia difficile ottenere un rimborso da parte delle Poste Italiane: basta una rapida ricerca in Google per constatare l'elevato numero di persone che, dopo essersi viste clonare la propria carta prepagata Postepay, hanno presentato regolare ricorso solo per vederselo respinto.
Peccato che con la modica cifra di 20 € sia possibile fare ricorso all'Arbitro Bancario Finanziario, un sistema di risoluzione delle liti fra clienti e banche (o altri intermediari) che offre "un'alternativa più semplice, rapida ed economica rispetto al ricorso al giudice"; ancora una volta basta una sana ricerca in Google per leggere di consumatori che si sono visti effettivamente dare ragione da parte dell'Arbitro, con le Poste Italiane condannate a risarcire sia il danno subito in seguito alla clonazione della carta sia le spese sostenute (20 €) per il ricorso all'arbitro.
E fin qui siamo al danno.
La prima cosa che fate quando scoprite che la vostra carta prepagata Postepay è stata clonata? Semplice, bloccate immediatamente la vostra carta. E cosa succede se per caso avevate ancora degli euri sulla carta clonata che avete testè bloccato? Semplicissimo: dopo una settimana tornate alle Poste, e scoprite che l'unico modo per recuperare i vostri soldi è trasferirli su una nuova carta prepagata Postepay, per avere la quale dovrete ovviamente pagare i 5 € di ordinanza. E se per caso non volete più sentir parlare della Postepay e decidete di prelevare i vostri soldi dalla nuova carta? Semplicerrimo: pagate 1 € di commissione ed il gioco è fatto.
Ridiamo tutti insieme: non solo qualcuno, clonandovi la Postepay, vi ha sottratto del denaro e vi ha costretto a perdere del bel tempo per fare la denuncia ai carabinieri e poi la domanda di rimborso alle Poste Italiane, non solo correte il rischio di dovervi rivolgere all'Arbitro Bancario Finanziario (costo 20 €) per riavere i vostri soldi, ma per recuperare il denaro eventualmente ancora disponibile sulla carta dovete pure pagare 6 € totali alle Poste Italiane.
E questa è la beffa. O un cliente perso, a seconda dei punti di vista.
A MAI PIU' RIVEDERCI.
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