Non bastava l'influenza killer che tante vittime sta mietendo in questo periodo, ci si è messa anche CD Project Red ad alzarmi la temperatura corporea oltre ogni limite umanamente accettabile, e lo ha fatto con il trailer di annuncio di The Witcher 3: Wild Hunt.
Se lo sviluppatore polacco prima ci aveva sorpreso con The Witcher (2007), e poi ci aveva letteralmente tolto il fiato con The Witcher 2: Assassins of Kings (2011), ora con quello che sarà il capitolo conclusivo della saga (e l'ultimo gioco ambientato nel mondo creato dallo scrittore polacco Andrzej Sapkowski che CD Project Red realizzerà) sembra puntare ancora più in alto. Per la prima volta nella serie, infatti, The Witcher 3: Wild Hunt combinerà una storia matura e non lineare con un mondo aperto (open-world) à la The Elder Scrolls. Anzi, il mondo di gioco sarà "più grande di ogni altro visto nella storia moderna degli RPG" (!!!).
Vedremo come le due cose sapranno (e potranno) convivere: onestamente, sono abbastanza scettico sul fatto che una storia profonda e caratterizzata da un complesso livello di scrittura possa...uscire viva dal confronto con un mondo di gioco enorme e liberamente visitabile. C'è da dire però che se CD Project Red riuscirà anche in questa impresa, tanto varrebbe la pena per Bioware, Bethesda & Co. (tranne Obsidian, che mi deve sviluppare Project Eternity) di chiudere baracca e burattini e passare in blocco alla promozione della birra.
Secondo Adam Badowski, la persona a capo dello studio, il mondo di gioco sarà 30 volte più grande di quello visto in The Witcher 2, e sarà pieno di avventure, quest, personaggi memorabili (non ho dubbi in proposito) e mostri unici. I giocatori potranno viaggiare tra boschi, laghi, montagne, città e villaggi (uh, niente ridenti località marittime?), e in ogni regione troveranno ad attenderli la popolazione locale, ognuna caratterizzata da usanze, leggende e problemi diversi. Mi auguro che tutte queste diversità riescano a formare, alla fine, un quadro unico coerente e - soprattutto - interessante.
E' sempre Badowski a lanciare una bella bomba, con la scusa di farsi bello (ancora...) sull'enorme estensione del mondo di gioco: il tormentato mondo di The Witcher 3: Wild Hunt è infatti talmente ampio che, per raggiungere le destinazioni più lontane, sarà necessario utilizzare un cavallo o navigare grazie ad una barca. A quanto pare, dunque, assieme al tanto decantato mondo di gioco open-world arriverà in bundle anche la possibilità di andare a cavallo. Speriamo solo che funzione meglio che nella serie The Elder Scrolls...
La vera sfida per il team sarà quella di coniugare la possibilità di scelta data al giocatore (fondamentale nei primi due capitoli) con la vastità e la dinamicità di un mondo di gioco open-world: ogni scelta dovrà avere delle conseguenze tangibili, anzi dovrà avere delle "conseguenze epiche", e non sarà per niente facile far si che tutto funzioni a dovere (Gothic 3 anyone?). Tutto questo si traduce in una ricostruzione totale della tecnologia a disposizione del team, e perlomeno nelle intenzioni in un nuovo livello - sconosciuto fino ad oggi - di non-linearità. Torno però a ripetermi: se ce la fanno, tanto di cappello...
Ovviamente anche il sistema di combattimento sarà rinnovato, e permetterà al giocatore di sentirsi veramente un letale cacciatore di mostri, un witcher che usa le sue abilità di battaglia ed i suoi sensi ultra-sviluppati per sopravvivere. Speriamo solo che questo nuovo mondo open-world non venga farcito di incontri casuali con boss o mini-boss senza arte né parte, con la scusa di fornire carne da macello al witcher che, appunto, per vivere va a caccia di mostri. Il rischio c'è, ma da questo punto di vista sono abbastanza ottimista: gli sviluppatori possono basarsi sui libri di Sapkowski, nei quali dietro ad ogni preda c'è sempre una storia sorprendente.
Last but not least, pare che stavolta non avremo più a martoriarci le gonadi i temutissimi QTE (Quick Time Events), che in The Witcher 2 avevano si aumentato il livello di spettacolarità, ma senza far gridare al miracolo: il giocatore sarà completamente immerso nel mondo di gioco, ed avrà a che fare soltanto con meccaniche RPG intuitive. L'attesa per mettere le mani sul gioco è ancora lunga: The Witcher 3: Wild Hunt uscirà nel 2014 su PC e su tutte le piattaforme da gioco high-end che in quel momento saranno disponibili sul mercato. Nel frattempo, se ancora non l'avete fatto potete giocarvi i primi due capitoli della serie, che al momento sono in offerta su Steam e su Gog.
Se volete ancora maggiori informazioni su The Witcher 3: Wild Hunt sappiate che la copertina del numero di marzo di Gameinformer è dedicata al gioco, mentre all'interno della rivista potrete trovare - ovviamente - una bella cover story da 14 pagine. La rivista è già disponibile per gli abbonati online. A proposito: si, dopo la versione con codino apprezzata (si fa per dire) in The Witcher 2: Assassins of Kings pare che stavolta avremo a che fare con un Geralt di Rivia barbuto. Che in un mondo di gioco open-world non ci sia lo straccio di un barbiere???
The Witcher 3: Wild Hunt Sito ufficiale
The Witcher 3: Wild Hunt Pre-order
Se lo sviluppatore polacco prima ci aveva sorpreso con The Witcher (2007), e poi ci aveva letteralmente tolto il fiato con The Witcher 2: Assassins of Kings (2011), ora con quello che sarà il capitolo conclusivo della saga (e l'ultimo gioco ambientato nel mondo creato dallo scrittore polacco Andrzej Sapkowski che CD Project Red realizzerà) sembra puntare ancora più in alto. Per la prima volta nella serie, infatti, The Witcher 3: Wild Hunt combinerà una storia matura e non lineare con un mondo aperto (open-world) à la The Elder Scrolls. Anzi, il mondo di gioco sarà "più grande di ogni altro visto nella storia moderna degli RPG" (!!!).
Vedremo come le due cose sapranno (e potranno) convivere: onestamente, sono abbastanza scettico sul fatto che una storia profonda e caratterizzata da un complesso livello di scrittura possa...uscire viva dal confronto con un mondo di gioco enorme e liberamente visitabile. C'è da dire però che se CD Project Red riuscirà anche in questa impresa, tanto varrebbe la pena per Bioware, Bethesda & Co. (tranne Obsidian, che mi deve sviluppare Project Eternity) di chiudere baracca e burattini e passare in blocco alla promozione della birra.
Secondo Adam Badowski, la persona a capo dello studio, il mondo di gioco sarà 30 volte più grande di quello visto in The Witcher 2, e sarà pieno di avventure, quest, personaggi memorabili (non ho dubbi in proposito) e mostri unici. I giocatori potranno viaggiare tra boschi, laghi, montagne, città e villaggi (uh, niente ridenti località marittime?), e in ogni regione troveranno ad attenderli la popolazione locale, ognuna caratterizzata da usanze, leggende e problemi diversi. Mi auguro che tutte queste diversità riescano a formare, alla fine, un quadro unico coerente e - soprattutto - interessante.
E' sempre Badowski a lanciare una bella bomba, con la scusa di farsi bello (ancora...) sull'enorme estensione del mondo di gioco: il tormentato mondo di The Witcher 3: Wild Hunt è infatti talmente ampio che, per raggiungere le destinazioni più lontane, sarà necessario utilizzare un cavallo o navigare grazie ad una barca. A quanto pare, dunque, assieme al tanto decantato mondo di gioco open-world arriverà in bundle anche la possibilità di andare a cavallo. Speriamo solo che funzione meglio che nella serie The Elder Scrolls...
La vera sfida per il team sarà quella di coniugare la possibilità di scelta data al giocatore (fondamentale nei primi due capitoli) con la vastità e la dinamicità di un mondo di gioco open-world: ogni scelta dovrà avere delle conseguenze tangibili, anzi dovrà avere delle "conseguenze epiche", e non sarà per niente facile far si che tutto funzioni a dovere (Gothic 3 anyone?). Tutto questo si traduce in una ricostruzione totale della tecnologia a disposizione del team, e perlomeno nelle intenzioni in un nuovo livello - sconosciuto fino ad oggi - di non-linearità. Torno però a ripetermi: se ce la fanno, tanto di cappello...
Ovviamente anche il sistema di combattimento sarà rinnovato, e permetterà al giocatore di sentirsi veramente un letale cacciatore di mostri, un witcher che usa le sue abilità di battaglia ed i suoi sensi ultra-sviluppati per sopravvivere. Speriamo solo che questo nuovo mondo open-world non venga farcito di incontri casuali con boss o mini-boss senza arte né parte, con la scusa di fornire carne da macello al witcher che, appunto, per vivere va a caccia di mostri. Il rischio c'è, ma da questo punto di vista sono abbastanza ottimista: gli sviluppatori possono basarsi sui libri di Sapkowski, nei quali dietro ad ogni preda c'è sempre una storia sorprendente.
Last but not least, pare che stavolta non avremo più a martoriarci le gonadi i temutissimi QTE (Quick Time Events), che in The Witcher 2 avevano si aumentato il livello di spettacolarità, ma senza far gridare al miracolo: il giocatore sarà completamente immerso nel mondo di gioco, ed avrà a che fare soltanto con meccaniche RPG intuitive. L'attesa per mettere le mani sul gioco è ancora lunga: The Witcher 3: Wild Hunt uscirà nel 2014 su PC e su tutte le piattaforme da gioco high-end che in quel momento saranno disponibili sul mercato. Nel frattempo, se ancora non l'avete fatto potete giocarvi i primi due capitoli della serie, che al momento sono in offerta su Steam e su Gog.
Se volete ancora maggiori informazioni su The Witcher 3: Wild Hunt sappiate che la copertina del numero di marzo di Gameinformer è dedicata al gioco, mentre all'interno della rivista potrete trovare - ovviamente - una bella cover story da 14 pagine. La rivista è già disponibile per gli abbonati online. A proposito: si, dopo la versione con codino apprezzata (si fa per dire) in The Witcher 2: Assassins of Kings pare che stavolta avremo a che fare con un Geralt di Rivia barbuto. Che in un mondo di gioco open-world non ci sia lo straccio di un barbiere???
The Witcher 3: Wild Hunt Sito ufficiale
The Witcher 3: Wild Hunt Pre-order
Nessun commento:
Posta un commento