29.4.08

TG1 - Servizio su Grand Theft Auto IV (28/04/08) / Lettera aperta

Gentile Redazione / TG1

Ieri sera, lunedì 28 aprile, ho avuto casualmente modo di visionare il servizio sul videogioco "Grand Theft Auto IV" (in uscita oggi nei negozi), andato in onda all'interno del TG1 delle ore 20:00.
Mi permetto, con la presente, di sottolineare alcune imprecisioni che ho avuto modo di riscontrare in tale servizio, sicuro che ciò potrà aiutarvi, in futuro, ad evitare di ripetere tali errori.

  • ad un certo punto, nel filmato si notano le mani di un giocatore, intento a pigiare in maniera forsennata i tasti di un joypad: non esiste alcun videogioco che richieda un tale utilizzo del joypad; ne consegue che la persona ritratta nel filmato non sia un vero appassionato di videogiochi.
  • le piattaforme sulle quali è uscito il gioco "Grand Theft Auto IV", ovvero Playstation 3 e Xbox360, sono dotate di controller (joypad) wireless, mentre nel vostro filmato il joypad è wired; consiglio una maggiore attenzione alle periferiche di gioco da voi scelte per la realizzazione di filmati simili.
  • il filmato visibile sullo schermo, di fronte al quale è seduto il finto-videogiocatore, è chiaramente un trailer del gioco "Grand Theft Auto IV" e, in quanto trailer, non è ovviamente giocabile; diventa a questo punto palese come tutta la scena sia fasulla.
  • si accenna alle conseguenze che l'utilizzo di un tale videogioco "violento" potrebbe avere sui giovani: evidentemente vi è sfuggito che il gioco ha un rating (stabilito dal PEGI) di 18+: trattasi dunque di persone maggiorenni.
    Capisco che il filmato, così realizzato, possa essere fruito in maniera più che soddisfacente da un pubblico di "non addetti ai lavori" (ovvero formato da persone che non si intendono affatto di videogiochi), ma vi invito a dedicare maggiore attenzione alle esigenze di noi videogiocatori: la "sospensione dell'incredulità" è elemento importante anche e soprattutto dal nostro punto di vista. Offrireste un servizio migliore anche a tutti quei genitori che devono fare i conti con figli che chiedono loro videogiochi, videogiochi e ancora videogiochi.
    Ringraziandovi comunque per aver parlato di videogiochi, colgo l'occasione di porgerVi i miei più

    cordiali saluti
    Sempavor

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