Mi sono imbattuto in questo interessante editoriale di TGMOnline, circa l'eventualità di fornire ai detenuti la possibilità di videogiocare.
Da un lato, mi viene da pensare che sia un lusso intollerabile.
Dall'altro, spero ancora che il carcere serva (anche) come strumento di riabilitazione.
Ma come la mettiamo con i titoli "violenti" (che poi son quelli più divertenti)?
Non mi suona tanto per la quale un assassino che gioca ad un Manhunt qualsiasi...
5.7.06
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento