4.7.06

Pizza: ente ed essenza

Sono un teorico della della pizza.
Amo sperimentare, valutare i risultati, variare gli ingredienti, e ricerco la perfezione della sua preparazione. In soldoni, mi piace pasticciare in cucina, ed essendo tremendamente goloso (però preferisco il salato, al dolce) mi metto all'opera ogni volta che capita...
Pretendo molto da me, e i risultati che ottengo mi deludono. Ogni tanto l'orlo è un po' bruciato; a volte esagero con il formaggio; spesso vado in difficoltà con la mozzarella di bufala; i capperi son difficili da gestire...e mille altri piccoli inconvenienti.

Per fortuna mi hanno spiegato una cosa...

L'importante è non perdersi d'animo, e accontentarsi di quello che sono stato capace di mettere nel piatto è un ottimo punto di partenza nella mia ricerca della pizza-perfetta.

E già.
Ho in testa un'idea. E' l'essenza della pizza, il suo dna, la sua immagine così-come-deve-essere, lo "stampino" che, miscelando adeguatamente gli ingredienti, dovrebbe (ad esser bravi) dar forma all'ente pizza, indiscutibilmente perfetto, soddisfacente sia alla vista che al palato.
Amo la pizza, ma come ho scritto ogni volta che cucino mi avvicino soltanto alla perfezione.

Da qualche tempo, però, mi pare di aver imboccato la strada giusta. L'orlo rischia ancora di bruciarsi, ma sto capendo il trucco per evitare di far danni; ho trovato la giusta dose (e...miscela) di formaggi; la mozzarella di bufala la riservo per giorni migliori, quando sarò più pratico; i capperi fanno la loro comparsa in rare occasioni.

A forza di tentativi, questa pizza mi sta venendo proprio bene.
L'ente e l'essenza ancora non coincidono, è necessario lavorarci sopra tutti i giorni, ma è un periodo che stiamo mangiando proprio bene!...

Finirò con l'ingrassare???

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