14.6.14

Orfani #9, chi dice donna dice danno

E' decisamente fresca la notizia (fonte: Comicsblog.it) secondo la quale Orfani, la serie a fumetti tutta a colori ideata da Franco Busatta, Emiliano Mammuccari e Roberto Recchioni ed edita da Sergio Bonelli Editore, avrà una terza stagione composta da 12 albi i quali usciranno senza soluzione di continuità dopo il termine della seconda stagione. Dopo aver letto il numero 9, intitolato "Freddo come lo spazio" e in tutte le edicole a partire da oggi sabato 14 giugno 2014, viene però da chiedersi chi tra i personaggi principali avrà la botta di culo di esser riuscito a portare a casa la pellaccia ed esserci ancora, nella terza stagione.

Eh si, dalla lettura di questo albo si evincono alcune verità assolute: la prima è che se affidi la prima parte della storia (quella ambientata nel passato) ad un geniaccio come Gigi Cavenago poi ti diventa difficile digerire il tratto di Werther Dell'Edera, che disegna la seconda parte dell'albo (quella ambientata nel presente)...ma come ho già avuto modo di specificare il sottoscritto è ignorante in materia, e dunque nessuno si offenda. La seconda cosa che si evince dalla lettura dell'albo è che il detto "chi dice donna dice danno" fu sicuramente inventato da qualcuno che la sapeva decisamente lunga: Juno e Mocciosa ne combinano talmente tante e sono indisponenti ad un livello talmente uber che ti verrebbe voglia di prenderle a ceffoni da mane a sera.

Nella prima parte dell'albo è Mocciosa a sputtaneggiare come se non ci fosse un domani, mettendo l'uno contro l'altro il buon Ringo (che se la fa) ed il cattivo Raul (che vorrebbe farsela), senza contare il fatto che si permette pure di mollare a tradimento una devastante ginocchiata nelle gonadi del mio nuovo personaggio preferito (appunto, Ringo). Nella seconda parte dell'albo, invece, sale a galla la devastante sete di sangue di Juno, che dopo aver covato per anni vendetta per la morte del fratello Hector (che tanto, lo sappiamo tutti, tornerà clamorosamente in scena nelle vesti di capo dei ribelli) non trova niente di meglio da fare che sparare a tutto quello che si muove, a tutto quello che non si muove e già che c'era anche alle robe invisibili. E poi lo chiamano il sesso debole.

La terza cosa che si evince dalla lettura di quest'albo è che il buon Franco Busatta non deve mica scherzare troppo quando, nel suo editoriale, dice che forse sarebbe stato meglio chiamare la serie con il nome di uno dei protagonisti; per dire, se l'avessero chiamata Ringo credo che nessuno si sarebbe risentito, a parte forse Raul ma...come dire...credo che a quest'ora gli sarebbe comunque passata. Ringo è il classico faccia da schiaffi duro fuori e tenero dentro, come le caramelle di menta col ripieno: in certi frangenti dimostra evidenti limiti intellettuali, quando ad esempio si comporta come quei divi dei film d'azione hollywodiani che abbassano la guardia e si fanno fottere quando ormai tenevano il nemico in pugno. Ringo però è talmente sbruffone che fa il giro e torna indietro, per risultare alla fin della fiera simpatico.

Ecco, semmai il vero problema di Ringo è il problema che affligge noi maschi: la vagina (o la sua mancanza). L'albo si chiude infatti con un faccia a faccia tra un intenerito Ringo e la sua "fidanzata" Mocciosa, che sembra essere animata dalle peggiori intenzioni. Il prossimo numero di Orfani sarà in edicola dal 16 luglio prossimo, sarà intitolato "Cuori sull'abisso" e, a guardar la copertina, viene da augurarsi che Roberto Recchioni non faccia scherzi e secchi la puttanell...ehm...la Mocciosa. Chi vivrà, vedrà (quindi non sto parlando di Raul).

Orfani #9, chi dice donna...

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