A leggere le schede prodotto, ogni videogioco è il videogioco perfetto©: caratteristiche mirabolanti, tecnologie avanzatissime, trame hollywoodiane, interi generi ridefiniti da un unico, imprescindibile pezzo di software. In realtà le cose sono ben diverse, ma non ci vuole certamente un genio per comprendere che determinate sparate sono più figlie del marketing che della realtà.
Non me ne vogliano gli sviluppatori di Luma Arcade, ma a spingermi verso queste considerazioni è stato il loro gioco The Harvest, originariamente pensato per piattaforme Android e iOS e recentemente pubblicato anche su Steam: intendiamoci, The Harvest non è sicuramente un prodotto da buttare via, ma non è nemmeno il videogioco perfetto©. Eppure, leggendo la scheda prodotto su Steam e focalizzando la propria attenzione sulle caratteristiche principali del gioco, ci si imbatte in perle come queste: grafica 3D sbalorditiva (...che, detto di un gioco nato su mobile, fa sorridere), esperienza di gioco superiore (superiore...a cosa?!), comandi touch innovativi e intuitivi (in effetti su PC i comandi touch sono assolutamente innovativi...ma forse era meglio rivedere la scheda prodotto), trama profonda e intrigante che ti catturerà (nooo! Ed io che pensavo che una trama profonda e intrigante mi avrebbe, invece, frantumato le gonadi in tanti piccoli pezzettini!).
A leggere le schede prodotto, quella di The Harvest o quella di qualsiasi altro prodotto, numerose persone finiscono costantemente per restare obnubilate dalle meraviglie evocate, acquistano il gioco e - spesso - ne restano fortemente deluse. Per tale motivo, dalla prossima puntata di questa nuova serie dedicata a Il videogioco perfetto©, svelerò quali tristi verità si celino dietro le beltà propinate(ci) da persone che, pur di venderci il loro videogioco, sarebbero disposti a negare che la Terra gira intorno al Sole. Non fidatevi di queste persone. Mai.
The Harvest: grafica 3d sbalorditiva?
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