Alcuni giorni fa lo sguardo di mia moglie veniva rapito dal filmato che stava passando sullo schermo del mio smartphone di ultima generazione, il trailer "Killing Monsters" di The Witcher 3: Wild Hunt. Alla sua domanda "ma quello è davvero un videogioco?" sceglievo di omettere sofisticate dissertazioni sulla differenza tra filmati in computer grafica e video di gameplay puro, e rispondevo semplicemente di si. A quel punto la moglie se ne usciva con una frase che mi ha fatto riflettere: "ma allora quando ti perdi dietro ai tuoi videogiochi ti perdi in mondi che sembrano veri, mondi fatti e finiti". Il succo del videogiocare forse sta davvero tutto qui, nel perdersi in altri mondi, mondi che da 25 anni vengono raccontati da The Games Machine, la rivista dedicata al mondo dei videogiochi pc che con il numero di settembre raggiunge quota 300.
Come scrive Davide "ToSo" Tosini nell'editoriale del fatidico numero 300, "Ci siamo, finalmente". Anche la mia personalissima marcia di avvicinamento a questo traguardo (vedi anche i post dedicati al nr. 100 ed al nr. 200) si è conclusa, ed ammetto che vedere sulla copertina del numero di settembre la scritta "300 VOLTE TGM" mi fa improvvisamente avvertire molto più chiaramente di altri giorni il peso dell'età che avanza. E non vi dico che effetto mi fa voltarmi e guardare, sullo scaffale, la massa prima variopinta e poi nera di TGM che, mese dopo mese, si accumulano.
The Games Machine numero 300, dunque. Arriva nelle edicole il 24 agosto 2013, la mensilità è quella di settembre, le pagine sono 116, il prezzo di copertina è di 4,99 € e l'editore è Sprea. In copertina, ad accompagnare TGM verso il traguardo trecentenario, c'è un pensieroso strigo a bordo del suo destriero (come scrive Claudio "Keiser" Todeschini nella sua intro): a The Witcher 3: Wild Hunt e al suo protagonista Geralt di Rivia (lo strigo di cui sopra) è dedicata anche una preview. Il ToSo scrive forse il suo miglior editoriale di sempre, ma il mio giudizio non fa testo perchè agli anziani come me fa sempre effetto sentire (o leggere) qualcuno che parla di ricordi, di tempi che furono, e in qualche modo di eredità storica. Al buon Mario Baccigalupi spetta l'onore e l'onere di scrivere un dossier sul gaming pc, che dal 1991 rappresenta la "ragione sociale" della rivista, mentre Paolo Besser firma un ricco speciale celebrativo dei 300 numeri di TGM, con interventi dei redattori storici della rivista (da Stefano Gaburri ad Alex Rossetto, dal Raffo Sogni a Stefano Silvestri, da Max Reynaud a Stefano Gallarini) e due paginette dedicate agli eventi storici che hanno accompagnato i primi 25 anni di vita di The Games Machine.
In preview questo mese ci sono anche The Sims 4, F1 2013, Moebius (il ritorno di Jane Jensen) e soprattutto Total War: Rome II, lo strategico di Creative Assembly che il 3 settembre arriverà sugli scaffali (virtuali e non). Tra i giochi recensiti troviamo l'atteso Saints Row IV, sempre più folle, Trackmania 2 Stadium e Trackmania 2 Valley, The Walking Dead 400 Days (il DLC che apre una finestra su quella che sarà la seconda stagione dell'apprezzata avventura grafica di Telltale Games), Shadowrun Returns (il primo "pezzo da novanta" giunto nelle nostre manine pacioccose grazie a Kickstarter, e leggendo la recensione di Danilo "Dan Hero" Dellafrana direi che come inizio non c'è affatto male!), Civilization V Brave New World, Joe Danger 2 The Movie e Mortal Kombat Komplete Edition, che dopo due anni e rotti si ricorda che a questo mondo esiste anche il pc, e non solo le console. Il TGM Classic del mese è dedicato a Descent, e scusate se è poco.
La Indie Zone di Roberto "il Cinese" Turrini è la solita miniera di chicche provenienti dalla scena indie e di riflessioni, che stavolta vertono sull'anzianità e soprattutto sul dialogo (due fattori sui quali si base l'autorevolezza di TGM). A confrontare le pagine dedicate all'hardware con quelle del 2005 si scopre che i prezzi più o meno sono rimasti invariati, anche se 8 anni fa due schede video top gamma in SLI ti costavano 510 euri ed oggi ne dovresti sborsare 849. In questo numero fa il suo esordio una nuova rubrica dedicata al gioco mobile: The Mobile Machine è il suo nome e fin dall'inizio l'autore Aurelio Maglione spiega che l'intenzione non è quella di guadagnarsi le simpatie del Papa con un bestemmione (nonostante il parlare di giochi mobile su una rivista pc rischi di presentare pericolose affinità con tale incresciosa situazione). La Time Machine del mese è dedicata alla seconda parte della retrospettiva su quel geniaccio di Will Wright, peccato solo che si concluda con quella mezza delusione rappresentata dal suo Spore, del 2008. L'immancabile angolo Bovabyte tratta degli inquietanti coin op degli anni '10.
300 numeri. Un'enormità, soprattutto se pensi a come sono cambiate le cose nel corso di questi 25 anni: oggi ti ritrovi a guardare i trailer dei tuoi videogiochi preferiti sullo schermo del tuo smartphone di ultima generazione, ma allo stesso tempo sai benissimo che niente - niente - potrà mai superare il piacere di leggere una rivista, toccarla, conservarla, guardarla di sfuggita quando passi davanti alla tua collezione, cercare un vecchio numero e sfogliarlo ancora una volta a distanza di anni dalla sua uscita...e sentirti come se avessi incontrato di nuovo quel vecchio amico che non vedevi da tempo, e capire che anche se tante cose son cambiate ce ne sono alcune che, invece di cambiare, semplicemente crescono. Congratulazioni, The Games Machine: appuntamento al numero 400.
The Games Machine nr. 300, settembre 2013
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