L'Olanda è il paese dei tulipani, i famosi fiori dai mille colori ritratti dal pittore Vincent Van Gogh in tutte le salse: lo spettacolo offerto dai tulipani vale sicuramente il viaggio in Olanda.
I TULIPANI - Le cronache ufficiali narrano che il nome "tulipano" deriva dal turco "tullband" (copricapo, turbante), a causa della forma del fiore che ricorda appunto un turbante. Il tulipano fu portato per la prima volta in Europa nel 1554 dal fiammingo Ogier Ghislain de Busbecq, che si trovava alla corte di Solimano il Magnifico come ambasciatore di Ferdinando I. Il buon Ogier spedì alcuni bulbi al responsabile dei giardini reali olandesi, tale Carolus Clusius, il quale iniziò a svilupparne una grandissima varietà, differenziata in colori e forme. Secondo alcune fonti apocrife, però, la storia è un'altra.
Quelli che oggi chiamiamo tulipani in origine avevano un nome differente: alla corte di Solimano erano infatti chiamati (in turco antico) "renkli çiçekler", che significa "fiori colorati"; oltre ad essere molto apprezzati per la vivacità dei colori, i renkli çiçekler venivano utilizzati anche in cucina (tanto che in Olanda, successivamente, avrebbero visto aumentare il loro valore anche in considerazione del loro utilizzo gastronomico). E poi successe qualcosa che avrebbe cambiato per sempre la storia: alla corte di Solimano arrivò un cuoco italiano (già allora i cuochi italiani avevano carattere infestante), il cui nome secondo le fonti apocrife era Carolus Crocus.
I cuochi italiani già ai tempi erano conosciuti ed apprezzati in tutta Europa per la loro abilità e bravura nel lavorare al meglio ogni ingrediente (solo ai cuochi francesi stavano sul cazzo). Un bel giorno Carolus Crocus, che come dice il nome stesso era conosciuto soprattutto per le sue ricette con fiori di ogni tipo, si trovò ad affrontare la sua sfida più difficile: cucinare un piatto sopraffino utilizzando solo i renkli çiçekler. Pensa che ti pensa, alla fine Crocus estrasse dal cilindro l'idea giusta: impanare i coloratissimi fiori, e friggerli. Il suo assistente, vedendolo armeggiare con pangrattato e uovo sbattuto, non potè fare a meno di chiedere sbigottito: "ah, tu li pani?"...e da quel giorno, complice anche la bontà del piatto, i renkli çiçekler vennero conosciuti come "tu-li-pa-ni".
Ma anche questa è una storia che non vi racconterà nessuno.
"Tu li pani?" (cit. Carolus Crocus)
Nessun commento:
Posta un commento