Questa mattina, a Milano, è morto Raimondo Vianello.
C'è chi lo ricorderà (probabilmente i più giovani) solo per Casa Vianello, c'è chi lo ricorderà semplicemente per essere stato uno dei protagonisti della storia della televisione italiana.
Io lo ricorderò semplicemente come l'ennesimo personaggio importante della mia gioventù (e non solo) che ora non c'è più; ricorderò una voce che mi faceva ridere e quegli sguardi da sopra gli occhiali testimoni della meraviglia maschile di fronte all'inenarrabile della femminilità.
Lo ricordo, e nonostante la tristezza mi scappa da ridere: qualcosa vorrà pur dire.
C'è chi lo ricorderà (probabilmente i più giovani) solo per Casa Vianello, c'è chi lo ricorderà semplicemente per essere stato uno dei protagonisti della storia della televisione italiana.
Io lo ricorderò semplicemente come l'ennesimo personaggio importante della mia gioventù (e non solo) che ora non c'è più; ricorderò una voce che mi faceva ridere e quegli sguardi da sopra gli occhiali testimoni della meraviglia maschile di fronte all'inenarrabile della femminilità.
Lo ricordo, e nonostante la tristezza mi scappa da ridere: qualcosa vorrà pur dire.
Roma, 7 maggio 1922 – Milano, 15 aprile 2010
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