Ancora tempo di Far west road, dev'esserci un'epidemia...
Stamattina, ore 7:30, esco di casa.
Dietro la mia automobile vedo che sta parcheggiando una donzella: lo spazio è quello che è, e alla fine la sua vettura resta per metà sulle strisce pedonali. Io mi avvicino, mentre lei scende e fa per andarsene...poi capisce che la macchina davanti alla sua è la mia, e risale.
Anche io salgo.
Nessun movimento: dietro di me la tipa pare non avere la minima intenzione di mettere una bella retro per lasciarmi lo spazio di uscire (cavoli, praticamente mi ha imbottigliato!).
Paziente, guardo nello specchietto con cipiglio interrogativo.
Niente: lei sorride.
Le faccio segno di andare un po' indietro, e lei sorride ancora. Inizio ad innervosirmi.
Con uno sguardo assassino tento di farle capire quale sia la situazione: tipa, ho capito che per non stare per metà sulle strisce stai aspettando che io me ne vada, per prendere il mio posto; se però non ti sposti prima tu, visto come hai messo la macchina, possiamo restare qui a guardarci per tutto il giorno.
Improvvisa, l'illuminazione: la tipa fa retromarcia. 15 centimetri di retromarcia che mi permettono, tra bestemmie e inni al cielo, di levarmi dalle palle e tentare di arrivare in ufficio in orario...
Lo ripeto: secondo me c'è un'epidemia.
Stamattina, ore 7:30, esco di casa.
Dietro la mia automobile vedo che sta parcheggiando una donzella: lo spazio è quello che è, e alla fine la sua vettura resta per metà sulle strisce pedonali. Io mi avvicino, mentre lei scende e fa per andarsene...poi capisce che la macchina davanti alla sua è la mia, e risale.
Anche io salgo.
Nessun movimento: dietro di me la tipa pare non avere la minima intenzione di mettere una bella retro per lasciarmi lo spazio di uscire (cavoli, praticamente mi ha imbottigliato!).
Paziente, guardo nello specchietto con cipiglio interrogativo.
Niente: lei sorride.
Le faccio segno di andare un po' indietro, e lei sorride ancora. Inizio ad innervosirmi.
Con uno sguardo assassino tento di farle capire quale sia la situazione: tipa, ho capito che per non stare per metà sulle strisce stai aspettando che io me ne vada, per prendere il mio posto; se però non ti sposti prima tu, visto come hai messo la macchina, possiamo restare qui a guardarci per tutto il giorno.
Improvvisa, l'illuminazione: la tipa fa retromarcia. 15 centimetri di retromarcia che mi permettono, tra bestemmie e inni al cielo, di levarmi dalle palle e tentare di arrivare in ufficio in orario...
Lo ripeto: secondo me c'è un'epidemia.
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