Lo scemo del villaggio è colui che accetta tale ruolo.
Dapprima lo fa per comodità: si tratta di un modo come un altro per essere riconosciuto dalla società; trovare un ruolo nel grande scacchiere del mondo è difficile, e c'è chi si accontenta di recitare le parti più infime, pur di sentirsi parte di qualcosa.
In un secondo momento, lo scemo del villaggio accetta il ruolo per gioco: una volta iniziato a ballare, si finisce per accettare senza problemi particolari il gusto del ridicolo. A quel punto il guitto è già ben lontano da se' stesso.
E allora se ne accorge.
Quando gli insulti si fanno più pesanti.
Quando ormai la gente da per scontato che lo scemo del villaggio dica soltanto cazzate.
Quando ci si perde dietro ai dubbi di esserlo davvero, scemo.
Lo scemo del villaggio, però, non si sveglia. Violenta la sua personalità, e apre bocca solo per suscitare le risate degli altri.
Capisce di non poter dire certe cose, che tanto la gente non le capirebbe.
E non ha voglia di urlare.
Che pena.
Riempiamolo di calci in culo, questo dannato scemo del villaggio.
Comincio io.
Un calcio, e lo scemo è già arrivato sulla Luna.
29.9.06
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