Se io fossi un insetto, non vorrei mai adattarmi al mondo degli uomini.
Odierei gli orizzonti ristretti del mio enorme mondo, le inconcepibili barriere di cemento e asfalto che violentano la terra.
Riuscirei a vivere nel legno, nei sassi o nei cotoni; magari anche nelle polverose strade che l'acqua riesce ancora a dominare, quando piove.
Ma sarebbe finita lì.
Se io fossi un insetto metropolitano moderno, penso che spenderei la mia breve vita alla ricerca di un orizzonte infinito e accogliente.
Saprei che c'è.
Lo sentirei chiaramente in tutto il corpo.
E non mi accontenterei di restare dove il caso mi avrebbe fatto nascere.
Se fossi un insetto emigrerei, senza la pretesa di arrivare.
"se fossi un insetto emigrerei con la mia valigia di cartone verso il nord"
RispondiElimina...uheee!
RispondiEliminava che chichinsci a sa lavura, altar che! vegn su no a ruump i ball, che nunt semm già piin de jent cha la fa nagott tuch ul di!
;)
se fossi un insetto scenderei in piazza per protestare contro gli insetticidi, tanto ormai tutti protestano per tutto :D
RispondiEliminabel blog^^
se non fossi pigro protesterei contro quelli che protestano.
RispondiEliminama sono pigro.
...potrei protestare contro la pigrizia!