Se io fossi un insetto, non vorrei mai adattarmi al mondo degli uomini.
Odierei gli orizzonti ristretti del mio enorme mondo, le inconcepibili barriere di cemento e asfalto che violentano la terra.
Riuscirei a vivere nel legno, nei sassi o nei cotoni; magari anche nelle polverose strade che l'acqua riesce ancora a dominare, quando piove.
Ma sarebbe finita lì.
Se io fossi un insetto metropolitano moderno, penso che spenderei la mia breve vita alla ricerca di un orizzonte infinito e accogliente.
Saprei che c'è.
Lo sentirei chiaramente in tutto il corpo.
E non mi accontenterei di restare dove il caso mi avrebbe fatto nascere.
Se fossi un insetto emigrerei, senza la pretesa di arrivare.
1.8.06
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
4 commenti:
"se fossi un insetto emigrerei con la mia valigia di cartone verso il nord"
...uheee!
va che chichinsci a sa lavura, altar che! vegn su no a ruump i ball, che nunt semm già piin de jent cha la fa nagott tuch ul di!
;)
se fossi un insetto scenderei in piazza per protestare contro gli insetticidi, tanto ormai tutti protestano per tutto :D
bel blog^^
se non fossi pigro protesterei contro quelli che protestano.
ma sono pigro.
...potrei protestare contro la pigrizia!
Posta un commento